Il re del liscio Raoul Casadei, che il 15 agosto ha compiuto 80 anni, nel 1997 ha inciso l’album dal titolo “La canzone del mare” il cui brano omonimo è una canzone di forte impegno sociale in quanto l’autore fa riferimento alle madri di Tirana e Sarajevo, popolazioni che in quello stesso anno erano devastate dalla guerra. Il pezzo successivo dal titolo “L’amicizia” è una riflessione sul valore dell’amicizia la quale non morirà mai se ognuno di noi crede in essa ed ha la fede in Dio. Nelle composizioni successive il musicista nativo di Gatteo riprende i generi musicali inerenti il liscio precedentemente affrontati in altri vinili e cd: tango, mazurka e bachata. “L’albero della musica” è una canzone d’ispirazione country in cui l’autore fa riferimento alla “Musica Solare” che è alla base della sua discografia.
In “Italia star” Casadei ci parla delle bellezze della nostra Italia definita “belpaese” attraverso le notti trascorse in pizzeria osservando i neri occhi della giovane cantante del gruppo Maria. Il successivo pezzo “Sentimento” è un omaggio al violinista Stradivari. “Chitarre marinare” è una composizione in cui il musicista emiliano, precedentemente docente di scuola primaria, fa riferimento alla riviera di Cesenatico in cui risiede. “La canzone del mare” è uno dei lavori discografici meno conosciuti di Raoul Casadei ma, a mio avviso, vuole essere un messaggio di pace rivolto a “tanti popoli fratelli” ai quali deve arrivare un canto di amicizia.
* Veroli 17 agosto 2017. Gabriele Mattacola.
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