Nel dicembre del 2007 lo scrittore arpinate Carlo Scappaticci pubblica il libro “Il mestiere del papà-favole per grandi e piccini”. Il prologo e l’epilogo sono autobiografici in quanto in essi l’autore si racconta facendo riferimento alla sua esperienza di insegnante all’estero e alla professione di cuoco in Italia. Dieci sono le favole che compongono l’opera: “La casa appesa al cielo” parla di un bambino, diventato da grande ingegnere, che osserva una casa appesa al cielo e meravigliato si rivolge al padre; “La gara di sci” ha come protagonisti tre compagni di scuola, Tony, Federico e Simone, appassionati della gara di sci.
La successiva favola dal titolo “I tre draghi” ha riferimenti mitologici mentre “Una preziosa scoperta” ha come protagonista Anselmo, un bambino il cui sport preferito è quello del nuoto. “Il gatto e la cuoca” è una favola breve che narra le vicende di una cuoca ed un gatto, entrambi golosi. Ai riti magici sono ispirati i racconti successivi “Il cucciolo di mare” e “Il cilindro magico”. “La storia di Angelino ”narra le avventure di un unicorno. A chiusura della terza opera di Carlo Scappaticci, già autore del libro di cucina “A tavola con i monaci di Casamari” e dell’opera narrativa “O Bo pepe”, vi sono le favole “Un re troppo ambizioso”, ambientato nella foresta equatoriale di Ayetoro e “Il buco nel sacco”, racconto tragicomico che si svolge tra Siena ed Arpino ed in cui, all’inizio, l’autore opera una distinzione tra ricchi e poveri.
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