Mostra personale di LAMPA FALY Giovedì 3 novembre, si è inaugurata la mostra di Lampa Faly che resterà aperta fino al 15 novembre presso i locali della Villa comunale di Frosinone.
Le opere dell’artista senegalese, che è anche cantante di strada, saranno visitabili ogni giorno dalle ore 11.00 alle 19.30
LAMPA FALY: un’anima piena di colore
di Errico ROSA (architetto, già docente di Disegno e Storia dell’Arte)
Senegalese, cantante di strada dalla voce potente e trascinante, debutta come pittore a Frosinone esibendosi al centro culturale della villa comunale con una sua performance pittorica-musicale dai vibranti ritmi "raggae".
Lampa è un giovane dallo spirito libero e cosmopolita, trasferitosi in Italia con il desiderio di comunicare il suo mondo interiore e confrontarsi con una realtà che gli può offrire "luci" e opportunità.
I quadri esposti raccontano la sua Africa – un continente in veloce e inesorabile trasformazione – di cui coglie i tratti primordiali e più genuini, aspetti di una cultura destinata ad essere presto fagocitata dall’inesorabile processo di globalizzazione.
Tele coloratissime e di impatto, dall’espressione originale e variegata ove si percepiscono influenze di varia natura dell’astrattismo occidentale ma anche evidenti elementi di una pittura simbolista e spirituale, quest’ultima più personale e genuina. Egli tratta gli aspetti della società tribale - rituali di natura cerimoniale e religiosa solo apparentemente ripetitivi - con un linguaggio carico di significati, modulati da remoti stilemi antropomorfi.
Un mondo pieno di colori quello raccontato da Lampa, ove spesso la donna, da lui stilizzata, generalmente impegnata nel sostentamento del nucleo familiare, è colta nelle mansioni del suo gravoso destino esistenziale, con slanci anatomici che rimandano ai tipici dipinti di matrice etnica resi qualche volta materici mediante sovrapposizioni di stoffe e tessuti policromi.
I personaggi della tradizione locale – stregoni, chiaroveggenti, musici – sono i protagonisti dei suoi dipinti da sempre riferimento di una società destinata all’oblio ma ad eternarsi nei fotogrammi pittorici di questo artista-musicista.
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