15.12.23

OMAGGIO AL PROFESSOR DOMENICO ROTUNDO DETTO "MIMMO"

di Gabriele Mattacola

Il 13 dicembre, all'età di 77 anni, è venuto a mancare il professor Domenico Rotundo, per gli amici "Mimmo". Nato a Reggio Calabria nel marzo del 1946, si è trasferito a Veroli per ragioni lavorative familiari agli inizi degli anni '60. 

Diplomatosi presso l' Istituto Magistrale "Ada Negri" di Veroli, ha poi conseguito la laurea in Pedagogia presso "La Sapienza" di Roma. Fino al 2011 è stato docente di scuola primaria al Giglio di Veroli dedicandosi, con passione, all'insegnamento dei piccoli allievi. 

Ricorderemo il professor Rotundo come cultore di storia della propria terra natia alla quale, nonostante non vivesse più lì, rimase sempre legato. Ha pubblicato una ventina di saggi ed articoli su riviste quali "Calabria sconosciuta" e "Lazio ieri e oggi", in cui riscopre le origini della Calabria e dei Templari, suo argomento preferito a cui ha dedicato, nel 1983, il suo primo saggio intitolato "Templari, misteri e cattedrali". 

Nelle sue ricerche non mancano riferimenti alla sua città d'adozione, Veroli, che ha ricordato in un'opera monografica dal titolo "Salome-Salomè". Interessante anche il saggio del 2001 intitolato "Nel regno di Sion" in cui accenna alla figura del cardinale vissuto nel '200 Bonaventura da Bagnoregio. Grazie alla sua opera il professore è stato insignito di vari premi tra cui il Premio Nazionale "Cronache del Mistero" ad Arcinazzo Romano nel 2014. 

Gli interessi principali della sua opera restano legati al mondo dei templari, dei quali fu fine cultore, da lui descritti magistralmente con eleganza e sobrietà. Con la sua scomparsa perdiamo "Un vero intellettuale" come oggi giorno ne rimangono pochi. 

Ho conosciuto il maestro Domenico Rotundo nel 1997 e mi diede una ricerca sul pronipote di Noè "Aschenez-Capostipite degli Indù da Regio". Da allora nacque una stima reciproca che mi portò a scoprire i suoi autori preferiti del '900: Giuseppe Berto, Guido Morselli ( autore di "Un dramma borghese") e Carlo Alianello che ricordiamo per "L'eredità della priora". Nel gennaio del 1999 lo ospitai a pranzo a casa ed in seguito siamo stati soci dell' "Accademia Teretina" di Frosinone, alla quale prendeva parte assieme alla sorella Caterina ( Rina ).

Foto da: ilpuntodelmistero.it

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