LA STRADA
di Gabriele Mattacola
Una volta, in un grande capannone, s'incontrarono due persone. Il primo era un signore di mezza età, il secondo un ragazzo. Parlando tra di loro, l'uomo gli disse: " Cosa fai di bello ?" Ed il ragazzo gli rispose: "Scrivo filastrocche per bambini".Parlarono a lungo, fino a quando, bloccati dalla pioggia, non poterono uscire dal capannone. L'uomo si presentò e disse: "Sono un cantante e scrivo anche le canzoni che interpreto. Peccato che esse sono a carattere religioso e nessuno le comprende. Non mi viene di scrivere ed interpretare una canzone a carattere sociale”. Allora il ragazzo, rimasto colpito dall'uomo, gli chiese: "Perché non mi fai ascoltare una tua canzone?" ed il cantautore acconsentì: "Va bene. La mia canzone più famosa s'intitola "La strada" ed io te la faccio ascoltare accompagnandomi con la chitarra”.
Detto ciò s'incamminarono insieme, lasciando il capannone e percorrendo circa cinquanta km da Macerata a Loreto per un pellegrinaggio di pace. Mentre camminavano, il ragazzo fu preso da un attacco d’asma e si fermò per un istante. Il cantautore gli stette vicino e fece in modo che il giovane si riprendette ma ciò avvenne a fatica. Parlarono ancora per un po' di tempo e il cantautore gli fece ascoltare un’altra sua composizione intitolata “Capitano”.
Mentre si trovavano in una contrada chiamata Sambucheto ( che nella realtà si trova vicino Macerata ), il ragazzo decise di non proseguire il cammino perché faticoso e prese il pullman che lo portò direttamente nella Santa Casa di Loreto. Il cantautore, al contrario, riprese a camminare e, ad un tratto, si ritrovò in mezzo ad una folla di pellegrini che lo reclamavano perché troppo lento nel muoversi. Lui si fermò e prese un altro mezzo di trasporto, un piccolo pulmino di colore bianco con scritto “Benvenuti nella Casa del Signore” e si diresse verso il Santuario dove ritrovò il giovane amico.
Aspettarono le otto di mattina e assistettero all’arrivo del pellegrinaggio di pace. Parlò un cardinale del luogo ed il presidente di Comunione e Liberazione ed infine si scambiarono un gesto di pace fraterna.
Foto in alto a sinistra da: www.italia.it
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