Poco più di un mese fa, in occasione della presentazione del libro “Pastorale Digitale 2.0” dell’ Ing. Riccardo Petricca, il Vescovo di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, Mons. Gerardo Antonazzo, nel suo intervento sottolineava l’importanza e la necessità di un uso consapevole e responsabile dei media e dei nuovi mezzi di comunicazione. Il 24 gennaio, durante la Festa di premiazione del Concorso “Ri-Clicca il Presepe”, organizzata dalla Pastorale Digitale nel Palazzo Ducale di Atina in vista della Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, lo stesso autore Riccardo Petricca osservava come oggi siamo troppo spesso di fronte ad una comunicazione malata e pressappochista che punta solo al sensazionalismo, e ricordava invece il compito della Pastorale Digitale diocesana, che in questo fiume di informazioni deve fare dei suoi operatori dei “canali portatori di acqua pura e vera”. Una profezia? No semplicemente la constatazione di quanto purtroppo accade, è accaduto e continuerà ad accadere se non ci si interroga veramente in maniera cosciente seguendo proprio quanto detto da Papa Francesco negli ultimi messaggi destinati a tutti gli operatori del mondo della comunicazione, in cui ha insistito sulla necessità di promuovere una “cultura dell’incontro”. E nel Messaggio di quest’anno, per la 50ª Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, il prossimo 8 maggio, sul tema “Comunicazione e misericordia: un incontro fecondo”, riferendosi all’ambiente sia fisico che digitale, Francesco afferma che nella comunicazione “si può accarezzare o ferire, avere una discussione proficua o un linciaggio morale”; la comunicazione, sottolinea Francesco, “ha il potere di creare ponti, di favorire l’incontro e l’inclusione”. La nostra Diocesi ha vissuto un momento drammatico sabato scorso, 2 aprile, proprio per un uso incauto e spregiudicato dei media che inopinatamente hanno scagliato contro il Vescovo Gerardo Antonazzo accuse terribili, utilizzando quella che viene ormai chiamata “la macchina del fango”. Una bolla ben presto sgonfiata, grazie a Dio, ma che ha fatto male. A molti. Ora, a distanza di una settimana esatta dal sabato degli ‘scandali’, forse la Pastorale Digitale riuscirà, se pur in minima parte, a portare un rivolo di acqua pura in quel fiume di acqua sporcata dalla maldicenza e dalla cattiveria di tanti che hanno voluto con astuzia, e purtroppo soprattutto con menzogna, andare su tutti i media nazionali. Forse oggi la Diocesi e la nostra terra andrà di nuovo sui media nazionali ma grazie ad un fatto vero e soprattutto positivo. Il libro “Pastorale Digitale 2.0” di Riccardo Petricca, che gode della prefazione della Prof.ssa Adriana Letta, dell’Ufficio diocesano Comunicazioni sociali e della postfazione del Vescovo Mons. Gerardo Antonazzo, è tra i finalisti del “Concorso Internazionale MEDUSA AUREA “Premio Giacomo Leopardi”, giunto alla XXXIX Edizione, organizzato dall’Accademia Internazionale d’Arte Moderna. L’A.I.A.M. è promotrice dei Premi della Cultura, presso l’Ufficio della Proprietà Letteraria, Artistica e Scientifica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ove è depositato il Trofeo Medusa Aurea, opera in bronzo dello scultore Nunzio Bibbò. La finale del Concorso si terrà domenica 5 giugno presso il Centro Congressi Auditorium San Domenico a Roma. Contestualmente alla premiazione del “Premio Giacomo Leopardi” per le sezioni Poesia e narrativa, ci sarà anche l’assegnazione del “Premio Giacomo Manzù” per le Arti Figurative ed il conferimento del Trofeo Medusa Aurea. Tra i vincitori delle passate edizioni del Premio si annoverano importanti artisti, pittori, scultori e poeti internazionali come il brasiliano Antonio H. Amaral, il messicano Felipe Castaneda, il francese Guillaume Corneille e gli italiani Pietro Annigoni, Bruno Barborini e Nunzio Bibbò’, solo per citarne alcuni. La Pastorale Digitale della Diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, formata da un numeroso gruppo di persone che curano l’informazione online avendo come scopo “mettere in comunione, non solo in rete” per lanciare il messaggio cristiano e costruire una vera comunità, nel giorno in cui da ogni parte si gridava allo scandalo, ha molto sofferto, pregato (per le vittime e per gli artefici della macchinazione) e manifestato al suo Vescovo vicinanza, confermandogli stima e affetto, ed ha avuto la forza di tacere e non innescare polemiche. Oggi continua più che mai nel suo impegno pastorale e gioisce per l’importante riconoscimento che giunge al libro di Riccardo Petricca, al quale va uno speciale ringraziamento perché si è messo in gioco, perché ha raccontato la sua storia e quella del gruppo di Pastorale Digitale, regalando questo primo frutto concreto di quasi due anni di lavoro comune.
* Sora 7 aprile 2016. Il comunicato stampa inviato da Gianni Fabrizio per conto della Pastorale Digitale Diocesi di Sora,Cassino,Aquino,Pontecorvo
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