La prima moglie del musicista, scomparso improvvisamente il 4.1.2015 alla sola età di 59 anni, si chiama Dorina Giampalmo ed è nata ad Atina. Dalla loro unione sono nati Alessandro e Cristina.
Nel 1980, inoltre, l’allora 25enne cantautore napoletano ha effettuato una tournèe ad Isola del Liri per promuovere il suo terzo album “Nero a metà”, che lo ha imposto all’attenzione di un vasto pubblico ed in cui conferma il suo blues mediterraneo, continuando a mischiare slong americano e partenopeo in un linguaggio più colloquiale che poetico senza però dimenticare la purezza del dialetto. Lo si può vedere ascoltando i brani “ I say i’ sto ccà” e “A me mi piace ‘o blues”.
La bellezza e la musicalità del dialetto la si può cogliere ascoltando i brani “Quanno chiove”, uno dei suoi più grandi successi in cui ascoltiamo l’incessante battito della pioggia che sta bagnando le scale nelle quali sta scendendo l’innamorata per far ritorno a casa. Lui la osserva e afferma “Quando piove, l’acqua ti prende da capo a piedi, ma l’aria, prima o poi, cambierà” ed “Alleria”, brano anch’esso romantico dedicato al tempo che trascorre inesorabile. Grazie a questo album, Pino Daniele ha anche inventato un linguaggio nuovo e lo possiamo constatare nella parola che allude al brano omonimo “Appocundria” ( nella traduzione italiana malinconia ).
Riproposto in versione integrale quest’estate a distanza di 34 anni dalla sua uscita, contiene anche un brano in lingua italiana che, assieme a “Quando” scritta a quattro mani con il grande Massimo Troisi, rimane il più conosciuto tra quelli che il musicista non ha scritto in vernacolo “Musica musica” in cui parla
dell’importanza che ha per lui la musica in ambito lavorativo.
1 L’Universale Cantautori Le Garzantine 2005 Pag.172
* Veroli 23 febbraio 2015. Di Gabriele Mattacola.
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