Tutti i siti e blog avevano annunciato le dimissioni, appena si era conclusa la prima diretta video chiusa in anticipo per un “problema tecnico”, ma bisognerà aspettare ancora qualche giorno per capire come l'Amministrazione comunale andrà avanti.
La seduta consiliare di questa mattina chiusa in anticipo, dopo le comunicazioni del sindaco sul contenzioso che riguarda il cimitero, per la mancanza inoltre dei consiglieri comunali: L. Di Stefano; A. Vinciguerra; F. Pintori e L. Di Stefano. Presenti invece per la maggioranza M. Bruni che dalle sue parti la connessione funziona bene (una battuta dello stesso Bruni quando risponde all'appello); S. Castagna e L. Caschera.
La verifica richiesta da V. Tersigni e da F. Pintori: solo in 7 presenti, il Consiglio comunale è stato sospeso per 5 minuti dalle 9:52, alle ore 10 il Consiglio comunale è stato sciolto, dopo il nuovo appello, perché definitivamente i numeri (contati sempre gli stessi) sono mancati.
Il sindaco annuncia di dimettersi dopo la chiusura del Consiglio comunale, di questa mattina, ma poi ci vuole pensare meglio e quindi ci ripensa
Il sindaco De Donatis aveva annunciato, dopo la seconda chiamata della segretaria comunale e al “triste spettacolo” che si era appena visto, che mezz'ora dopo la fine della diretta streaming sarebbe andato in Comune per consegnare le dimissioni. Secondo le norme e le leggi del TUEL. Invece ora c'è ancora da aspettare qualche giorno, però per il sindaco "è meglio un burocrate", conclude così.
Il gruppo politico “Insieme si può”, nonostante il proprio riferimento sia tra i banchi dell’opposizione, esprime vicinanza umana e politica al Sindaco di Sora, Roberto De Donatis
Il comunicato stampa di oggi pomeriggio continua così: "che stamani ha annunciato le proprie dimissioni dopo la riscontrata assenza dei consiglieri Mosticone, De Donatis F. e De Gasperis nonché il mancato raggiungimento del numero legale necessario per lo svolgimento della seduta del Consiglio Comunale in modalità telematica.
Insieme si può si dissocia perentoriamente dagli eventi di stamani, che testimoniano poco senso di responsabilità in questo particolare periodo storico. Se neanche una pandemia nella sua fase più acuta è in grado di rendere secondarie le questioni politiche, ma soprattutto, consentiteci, elettorali, vuol dire che siamo andati oltre il confine.
Fin dal nostro passaggio in opposizione, avvenuto nel 2019, il nostro gruppo si è espresso in modo decisamente critico nei confronti del primo cittadino, una scelta di cui non rimpiangiamo alcunché. Avremmo accolto positivamente queste dimissioni con largo anticipo, perché non scopriamo di certo oggi i tanti problemi politici che hanno penalizzato il percorso amministrativo iniziato nel 2016, quando noi stessi eravamo parte integrante e decisiva della coalizione.
In ogni caso, c’è un confine oltre il quale strategie, conteggi e tutto quanto attiene all’ambito del confronto politico/elettoralistico, non ha più senso: quel confine si chiama emergenza. Basta guardare Palazzo Chigi con quasi tutto l’arco costituzionale allineato, per capire quanto sia grave il momento e, nel contempo, inopportuno questo tipo di atteggiamento.
Insieme si può, in conclusione e in controtendenza rispetto a quanto riscontrato nella mattinata di oggi, per senso di responsabilità nei confronti dei cittadini sorani, si dichiara pronto ad affrontare il periodo che arriverà con spirito di estrema collaborazione.
Insieme si può si dissocia perentoriamente dagli eventi di stamani, che testimoniano poco senso di responsabilità in questo particolare periodo storico. Se neanche una pandemia nella sua fase più acuta è in grado di rendere secondarie le questioni politiche, ma soprattutto, consentiteci, elettorali, vuol dire che siamo andati oltre il confine.
Fin dal nostro passaggio in opposizione, avvenuto nel 2019, il nostro gruppo si è espresso in modo decisamente critico nei confronti del primo cittadino, una scelta di cui non rimpiangiamo alcunché. Avremmo accolto positivamente queste dimissioni con largo anticipo, perché non scopriamo di certo oggi i tanti problemi politici che hanno penalizzato il percorso amministrativo iniziato nel 2016, quando noi stessi eravamo parte integrante e decisiva della coalizione.
In ogni caso, c’è un confine oltre il quale strategie, conteggi e tutto quanto attiene all’ambito del confronto politico/elettoralistico, non ha più senso: quel confine si chiama emergenza. Basta guardare Palazzo Chigi con quasi tutto l’arco costituzionale allineato, per capire quanto sia grave il momento e, nel contempo, inopportuno questo tipo di atteggiamento.
Insieme si può, in conclusione e in controtendenza rispetto a quanto riscontrato nella mattinata di oggi, per senso di responsabilità nei confronti dei cittadini sorani, si dichiara pronto ad affrontare il periodo che arriverà con spirito di estrema collaborazione.
Cosa scrivono i siti e blog nei primi commenti arrivati nel pomeriggio?
Per AlessioPorcu il titolo è così strutturato: “Il sindaco: “Mi dimetto”. Anzi no, “lo faccio lunedì”. Si scrive: “Il sindaco di Sora ha annunciato le sue dimissioni durante la seduta di questa mattina del Consiglio”. "Sto andando a protocollarle”. Poi al momento di formalizzarle ci ripensa: "Le presento lunedì”. La conclusione del pezzo scritto da Maurizio Patrizi Rem tene, verba sequentur. “Questione di dignità. Il sindaco intanto arriva in municipio. Prepara la lettera di dimissioni. Ma non la protocolla. Lo attendono fino al momento della chiusura degli uffici. Alla fine c’è chi prende coraggio e va a chiedere: vuole evitargli la figuraccia di avere annunciato le dimissioni in Aula e poi di non presentarle. Roberto De Donatis lascia tutti stupiti dicendo “Andate, mi dimetto lunedì. Così ci aggiungo anche un altro paio di cose alla lettera”. È possibile che le presenti. Ed il 19mo giorno dopo averle protocollate le ritiri, uno prima della scadenza in cui diverrebbero irrevocabili. Se poi non le presentasse, sui palchi chiunque potrebbe accusarlo di prendere l’Aula per una specie di Dopolavoro dove tutti possono sparare qualsiasi fesseria. Non se lo può permettere”.
Invece Iowebbo (Soraweb), che si può considerare ultimamente il sito concorrente di Tg24.info, titola: “SORA – LE DIMISSIONI DEL SINDACO… A TEMPO SCADUTO E COL DUBBIO BLUFF”. L'articolo inizia così questa volta senza essere firmato: “Le dimissioni presentate dal sindaco o dal presidente della provincia diventano efficaci ed irrevocabili trascorso il termine di 20 giorni dalla loro presentazione al consiglio. In tal caso si procede allo scioglimento del rispettivo consiglio, con contestuale nomina di un commissario. E’ l’articolo 53 del Tuel: Testo unico enti locali. Questo dice la legge. Ma che dice la politica?”. La domanda e la conclusione: “E infine, che senso ha dimettersi a pochi mesi dalle comunali? Sempre che non sia un bluff! Perché in giro per la città così sono intese le dimissioni. Una finta con doppio passo alla Ronaldo nel tentativo di passare per vittima quando in politica le vittime non fanno molta strada. Il primo giorno, magari, trovi un po’ di solidarietà. Poi, arrivederci e grazie”.
Invece Iowebbo (Soraweb), che si può considerare ultimamente il sito concorrente di Tg24.info, titola: “SORA – LE DIMISSIONI DEL SINDACO… A TEMPO SCADUTO E COL DUBBIO BLUFF”. L'articolo inizia così questa volta senza essere firmato: “Le dimissioni presentate dal sindaco o dal presidente della provincia diventano efficaci ed irrevocabili trascorso il termine di 20 giorni dalla loro presentazione al consiglio. In tal caso si procede allo scioglimento del rispettivo consiglio, con contestuale nomina di un commissario. E’ l’articolo 53 del Tuel: Testo unico enti locali. Questo dice la legge. Ma che dice la politica?”. La domanda e la conclusione: “E infine, che senso ha dimettersi a pochi mesi dalle comunali? Sempre che non sia un bluff! Perché in giro per la città così sono intese le dimissioni. Una finta con doppio passo alla Ronaldo nel tentativo di passare per vittima quando in politica le vittime non fanno molta strada. Il primo giorno, magari, trovi un po’ di solidarietà. Poi, arrivederci e grazie”.
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