31.12.20

GLI AUGURI AD AUGUSTO VINCIGUERRA CHE DOPO SOLI 40 ANNI TORNA IN ATTIVITA'

                                       Nella foto Vinciguerra è il secondo da sinistra

30 dicembre 1980 30 dicembre2020

IERI LA LETTERA DEL MEDICO-CHIRURGO

Pensare che sono trascorsi "solo 40 anni" da quel giorno di fine dicembre del 1980 in cui davanti alla Commissione di Facoltà discussi la mia tesi Laurea non mi pare vero.

Forse perché ancora oggi mi sembra giusto guardare un malato e pensare che c'è qualcuno che ha bisogno di un'aiuto, forse perché esercitare la professione di medico ti pone un obbligo etico e morale di non voltarti mai da un'altra parte, ma principalmente "FARE IL MEDICO" è una spinta emotiva in ogni momento di confronto con un malato che ti tende una mano per cercare sia il professionista dell'arte Sanitaria che un uomo che lo rassicuri. Mai avrei pensato, dopo essere passato nel gruppo dei pensionati, di essere nuovamente risucchiato in un vortice di attività sanitarie di fronte ad un fatto di una portata mondiale quale una pandemia che tutto prende, che tutti coinvolge umanamente e socialmente.

L'esperienze vissute in quattro decenni di medicina si potrebbero riassumermi in poche righe, l'OSPEDALE, l'ELISOCCORSO, l'AFRICA, i MIGRANTI IN MARE. Ma su tutto ci sono le braccia che mi hanno sostenuto: la MIA FAMIGLIA. A LORO, TUTTI I MIEI CARI, DA MIA MADRE E MIO FRATELLO, A DANIELA, ELENA, ALESSIA, ANNA, VANNO I MIEI RINGRAZIAMENTI, IL MIO ABBRACCIO CARO, di un uomo che oggi uscirà per andare dove è giusto che un medico vada, vicino ad un malato.

Per concludere, GRAZIE a tutte le persone, che in questi anni hanno formato in me tale sentimento di assistenza professionalmente adeguata ed una passione verso una medicina che non può fare a meno di sentimento di collaborazione nell'assistenza sanitaria.

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