7.12.11

Riconoscimento ufficiale per la Ciammella sorana

Ieri mattina la presentazione nella sala della biblioteca comunale del marchio De.Co. La Ciammella sorana è stata presentata così alla città. Un prodotto che viene già esportata all'estero, in Canada soprattutto. Domani 8 dicembre nel pomeriggio in piazza sarà di nuovo offerta, con gli studenti dell'Istituto Alberghiero che faranno degustare dei piatti gustosi. La ciambella abbinata con salumi, formaggi e vini. La riunione in biblioteca è stata propedeutica alla giornata dell'8 dicembre. Erano presenti pochi giornalisti impegnati in commissariato per le note vicende della mattinata. Era presente però Pasquale Mazzenga che ha preferito la ciammella. La "ciammella sorana" che ha ricevuto dal Comune il marchio di Denominazione Comunale d'Origine. Ente che sta lavorando su altri prodotti eccellenti del territorio, si parla dei Calascioni, della Pigna e dei Tanni. La ciammella sorana è un prodotto di Sora che ha ingredienti semplici che i sorani già conoscono. Il giovedì viene venduta durante lo svolgimento del mercato settimanale e la si può trovare in alcuni supermercati. Sono due i produttori che hanno ottenuto il marchio, resta fuori il terzo produttore che al momento non ha voluto entrare nel progetto. Tutte e due le ditte devono ora rispettare l'impiego degli ingredienti originali. Nel 2010 è stato stilato il regolamento comunale e successivamente c'è stata l'iscrizione al registro e ora la commissione comunale ha fatto il disciplinare. Rodolfo Damiani che fa parte della commissione, che abita a Sora ma è romano, li ha chiamati "Ciammellari" ha ricordato che la ciammella deve essere fatta con prodotti più naturali possibili e ha rifatto un pò la storia della ciammella. Fin dal '500 c'erano scambi economici tra Roma e la Ciociaria e già si vendeva la ciammella. Le notizie storiche riportano già questi scambi nell'alto medioevo, si parlava di semi aromatici nell'impasto e di doppia cottura. "Il Vescovo Lucio Gallo concedeva dispensa di poter mangiare la ciammella dopo il tramonto del venerdì santo al fine di poter interrompere il digiuno tra il giovedì e il sabato santo". Qualcuno la fa risalire al "crustum" dei romani e per Damiani: "Niente di nuovo sotto il sole". C'era molta tradizione orale e poco scritta. Poche notizie in pratica sulla ciammella. Per Damiani ancora: "la città di Sora è poi troppo individuale", e se ne rammarica, spera però che pure il terzo "ciammellaro" entri nel progetto De.Co. La composizione della ciammella sorana è importante, vanno usati ingredienti naturali più possibili e oggi al posto del finocchietto troppo costoso e quasi introvabile si usano i semi d'anice. L'esperienza dei produttori deve essere fondamentale e il De.Co deve servire più ai sorani, a chi acquisterà la ciammella e non tanto ai produttori. Deve servire all'immagine della città. Per l'avvocato Marsella, da poco eletto rappresentante per la provincia di Frosinone dell'Accademia della Cucina Italiana, è importante incrementare questa attività, lui è disponibile a collaborare anche se dice che c'è stato uno stop a questo tipo di attività. Bisognerebbe fare di più e cose che restano. Si sta pensando ad un convegno. Marsella dichiara chiaramente che lui è contrario ai fast food, è invece per "il pane e formaggio". Gli ingredienti importanti, la farina che deve essere di grano tenero perché la ciammella è nata quando c'era una "farina solo spulciata", poi il "chicco di grano è stato massarato". Una farina che deve essere il più possibile meno raffinata. Il lievito è nato già nel 1200 e nella ciammella si usa solo il lievito madre e non il lievito di birra. "Non deve essere usato", lo ricorda uno degli imprenditori presenti. Col nuovo disciplinare sono state definite le dimensioni della nuova ciammella, è diventata più grossa e fissata in 300 g. Viene distribuita nei supermercati ma anche per farla cuocere da altri. La farina importante, come ripetuto spesso, ma il problema è dove trovarla. Si è ripetuto che non va usata, non va impiegata quella "esotica". Al Comune in conclusione va il compito dei controlli.

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