Prima però l’altra notizia.
“Una decisione che può costare una carriera televisiva”. Quella della presentatrice del Kilimangiaro che “quasi sicuramente” non rifarà l’anno prossimo la trasmissione per questioni di linea editoriale. Fino a due anni fa andava in onda e ci metteva il cuore nelle trasmissioni. Ora non più. Dal Kenia alle dive della tv di oggi. Le interviste che le piacevano ma poi sono arrivate le ultime dive che stanno in televisione nei talk show (invece di Margherita Hack o altre) che fanno le vacanze alle Seycelles. E che a lei non interessano. Non interessano a Licia Colò e quindi va via.
A Sora la scrittrice (con tutta la famiglia; la bambina e il
suo compagno) per presentare il suo libro: “Per te io vorrei Ti racconto che il
mondo può essere bellissimo” che parla del rapporto con sua figlia.
IL LIBRO. Le domande di Tonino Bernardelli che ha moderato
l’Incontro con l’autrice il primo di questa nuova stagione.
Nel libro la scrittrice
parla di tanti personaggi femminili ma di un solo maschio: Papa Francesco. Bergoglio
sta cambiando la Chiesa
e sta conquistando i fedeli di tutto il mondo. Ha conquistato anche Licia Colò.
Dice ai presenti che ha scelto un nome che è “tutta una promessa” e “siamo
sulla buona strada” con il nuovo Papa. Perché Francesco parla di natura. Lei è
molto legata al Papa ma c’è anche qualche critica per il Vaticano che non ha ratificato
alcuni trattati. Fa l’esempio delle statuette d’avorio che si possono ancora
vendere.
IL PONTE LAMELLARE A SAN DOMENICO E’ CROLLATO.
Martedì mattina durante la cerimonia di intiolazione del parco fluviale alla Famiglia La Posta gli amministratori locali erano abbastanza preoccupati. Pensavano anche a rafforzare il divieto di passaggio sul ponte. Perché ogni tanto si vedevano ragazzi attraversarlo.
Ieri il crollo. Il sindaco presente è uscito dalla sala dell’Auditorium ma poi è tornato e ha dato la notizia (anche a Licia Colò) del crollo del ponte. Poi è corso sul posto assieme ai due tecnici comunali, gli ingegneri Facchini e Tersigni e con il maggiore dei Vigili Urbani Dei Cicchi. Questa mattina presto è previsto il sopralluogo con una ditta del nord della Ciociaria che ha le attrezzature adatte per tirare fuori dall’acqua la struttura in legno che ( durata 15 anni) si è adagiata nel letto del fiume. Dalle prime stime per rifare il ponte con materiale più resistente ci vorrebbero almeno 400 mila Euro.
Ieri il crollo. Il sindaco presente è uscito dalla sala dell’Auditorium ma poi è tornato e ha dato la notizia (anche a Licia Colò) del crollo del ponte. Poi è corso sul posto assieme ai due tecnici comunali, gli ingegneri Facchini e Tersigni e con il maggiore dei Vigili Urbani Dei Cicchi. Questa mattina presto è previsto il sopralluogo con una ditta del nord della Ciociaria che ha le attrezzature adatte per tirare fuori dall’acqua la struttura in legno che ( durata 15 anni) si è adagiata nel letto del fiume. Dalle prime stime per rifare il ponte con materiale più resistente ci vorrebbero almeno 400 mila Euro.
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