E’ la denuncia arrivata prima dell’inizio della riunione tra Amministrazione comunale e ambulanti.
LAVORI DI RIFACIMENTO. I lavori sui marciapiedi del
Lungoliri Mazzini, tra i due ponti, dovrebbero durare alcuni mesi (forse tre) e
iniziare fin da subito perché c’è già una ditta che ha vinto la gara ma che non
piace a Giancarlo Alonzi che ha chiesto di rinviare l’avvio dei lavori ad
ottobre quando la stagione estiva è conclusa. Le Associazioni presenti (che non
vanno d’amore d’accordo, lo si è visto e sentito benissimo in aula, dopo un
inizio incandescente) sono sul piede di guerra perché il mercato settimanale “così
andrà a scemare se spostato nella zona periferica”.
LE FIRME GIA’ RACCOLTE PER BLOCCARE LO SPOSTAMENTO. C’è
stata già una sperimentazione attuata anni addietro che fallì, con le firme dei
vecchi ambientalisti di Legambiente raccolte che ottennero un successo
positivo. Si fece un passo indietro perché si capì che il giovedì c’è per il
centro tantissima gente cosa che non succede negli altri giorni. E poi si capì
che il percorso era troppo lungo e off limits per gli anziani. Ma ora
l’Amministrazione comunale che è identica alla precedente ci vuole riprovare.
LA
RIUNIONE. Il sindaco Ernesto Tersigni e Antonio Lecce,
delegato al Commercio, hanno voluto ascoltare gli ambulanti prima di decidere.
Ma ormai è stato già deciso: il mercato dopo i lavori di rifacimento dei
marciapiedi si sposterà a Pontrinio. Lo hanno detto chiaramente gli stessi
amministratori presenti in sala giovedì scorso. E’ stato tutto già deciso c’è
solo da rifinire alcune cose “che devono andare bene a tutti”. Per gli
ambulanti: “E’ un piccolo tassello per spostare in seguito il mercato a
Pontrinio”. Le valutazioni della riunione per recare meno disagi: ci sarà lo
spostamento dei pochi banchi (non quelli sul lato fiume) dal Lungoliri Mazzini
alle vie adiacenti, Via Quinto Valerio e Via Vittorio Emanuele III° per la
continuità fisica del mercato. Sono una quarantina, e i banchi che resteranno
non saliranno più sui marciapiedi. I nuovi marciapiedi realizzati conteranno “una
pista ciclabile e le piantine”. (Oramai si piantono solo piantine nei centri
delle città). Si era pensato anche ad un restringimento del marciapiede ma poi
si è desistito su tale scelta.
SU CORSO VOLSCI NON SI PUO’. L’altra proposta era quella di
Corso Volsci ma i banchi attrezzati non lo hanno permesso per le loro
dimensioni. Dice Antonio Lecce. Per la loro profondità in primis.
SORA IN FASCIA A. Ma per il Corso (anche se compatibile per
gli ambulanti) c’è poi il problema inquinamento. Qui è intervenuto il tecnico
Urbani presente in aula. “Sora passerà in Fascia A e la Regione Lazio vuole un centro
urbano quello di Sora chiuso al traffico”. Pedonalizzato. La nota portata in
aula dall’ing. Urbani che ha lasciato alquanto stupidi. “Il traffico va
decongestionato e snellito” ma la tesi contrapposta degli ambulanti è stata
quella dei mezzi meccanici che stanno invece fermi per mezza giornata. Per Giancarlo
Alonzi in pratica “si guarda il moscerino e non la trave nell’occhio” di tutti
i giorni.
IL PROJECT FINANCING. Poi c’è stata la notizia in anteprima.
Ci sarà un progetto finanziato da privati per realizzare un Mercato coperto
giornaliero a Pontrinio. Dove già c’era stato un esperimento però fallito.
L’atto di Giunta già c’è per liberare Piazza Indipendenza dal mercato della
frutta e verdura.
IL MERCATO OGGI FUNZIONA PERCHE’ E’ AL CENTRO DELLA CITTA’. Le
raccomandazioni iniziali del sindaco: “C’è posto per tutti i sorani e non ma
c’è una evasione forte da chi viene da fuori”. Per “Ambulanti Oggi” è così: c’è
da far pagare (con una delibera) chi non paga e il mercato va regolarizzato.
“Ci sarà la Società
di riscossione che sarà”, per il sindaco, “coinvolta” nella vicenda evasione.
Per gli ambulanti però bisogna andare indietro a ritroso dal 2013 e c’è
l’autorizzazione da revocare a chi non si mette in regola. E poi “deve essere
funzionante l’Ufficio Tributi del Comune”, dicono ancora con chiarezza. Si è
capito che a Sora sul mercato settimanale siamo ancora all’anno zero. E non
tutto è chiaro. Equitalia, ad esempio, in questo caso non arriva.
L’INDAGINE. C’è l’80% degli ambulanti che non si vuole
spostare a Pontrinio. Per il rappresentante della Cisl c’è il rischio di
riconsegna delle licenze una volta andati a Pontrinio perché caleranno le vendite
per loro. Anche l’Amministrazione comunale deve fare alcuni sacrifici, chiedono:
spostare i banchi per il Corso perché per loro il problema spazio si risolve. I
banchi non sono più di 50
metri quadri. La Confcommercio
nettamente contraria perché c’è già uno studio realizzato a Cassino,
dall’Università, che dice chiaramente che i mercati lontani dai centri storici
vanno a morire. Ed anche la
Federconsumatori dice che i consumatori devono trovare il
mercato il più vicino possibile con tutte le sicurezze; trasporti ed ambulanze
subito a disposizione. La riunione si chiude con la messa a verbale di due o
tre cose chieste dagli ambulanti presenti.
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