23.5.14

E’ STATO UN AUTOGOL MINISTRO DELRIO PENSACI TU

Il Consiglio Comunale a Sora del 22 maggio 2014.

Le criticità che si sono presentate (scoperte in ritardo) sulla Tasi “perché è stata studiata poco”. Solo in tre in Commissione che hanno prodotto solo sgravi per le famiglie con figli a carico e disabili. Un po’ poco per la verità, tanto è vero che nella discussione si è arrivati ad una sospensione ma è stato solo un escamotage. La frittata ormai era stata fatta. Forse non tutto era stato previsto. 

PER I SORANI ORA C’E’ LA SCADENZA DEL 16 GIUGNO. Stabilito le aliquote i sorani pagheranno la prima rata entro il 16 giugno. A Cassino, ad esempio, se ne riparlerà ad ottobre. Perché l’Assessore ai Servizi sociali, contattata da Pontone Gravaldi, ha deciso per il rinvio. Se ne riparlerà, come per tutti i Comuni che non hanno deliberato entro venerdì 23 maggio, al 16 ottobre. Il rebus sorano poco digeribile per i consiglieri in aula. Lo si vedeva e sentiva chiaramente. 

IL DUBBIO ANTICIPATORE. La domanda è arrivata qualche giorno prima sui social network: “Portare la Tasi in Consiglio Comunale è stato un gol o un autogol a pochi giorni dal voto di domenica 25 maggio per l’Amministrazione comunale di Sora?” Un autogol, ormai è chiaro, per tutta la squadra schierata in aula. Maggioranza e minoranza: le grandi intese perché anche il centrosinistra (R. De Donatis ed E. Petricca) ha votato con la maggioranza. Il voto conclusivo arrivato all’unanimità. Approvati i punti sul regolamento e sull’aliquote della Tasi. (Studiati poco e in fretta che forse porteranno degli errori). E qualcuno già prospetta le nuove file davanti l’Ufficio Tributi. 

UFFICIO TRIBUTI GIA’ CRITICATO QUALCHE ORA PRIMA. Preso di mira anche dagli ambulanti che si sono riuniti, alcune ore prima del Consiglio comunale, con il consigliere delegato A. Lecce sullo spostamento del mercato settimanale a Pontrinio. Per gli ambulanti il mercato settimanale va regolarizzato e ci vuole una delibera per far pagare chi non paga anche da anni. “L’autorizzazione da revocare a chi non paga e con un Ufficio Tributi funzionante”. Le richieste. “Ma ci sarà la società di riscossione che sarà coinvolta” invece per l’Amministrazione comunale. (Equitalia, qui si è capito che non arriva). 

SULLA TASI L’ISEE NON APPLICATO. Non è stato usato l’Isee perché, come dice il sindaco, sarebbe stato troppo complicato. “Ci saranno casi di ingiustizia, ci saranno casi che non avranno bisogno degli sgravi” lo riconosce il sindaco, ma hanno preferito così senza l’indicatore Isee. 

I COMPLIMENTI E IL PROGETTO CONDIVISO. Il sindaco fa i complimenti all’opposizione che in aula è apparsa moderata, pacata nella discussione e “ha capito la situazione”. Il progetto finale è stato così condiviso anche dall’opposizione. (Ma forse non avevano capito, tutti, come sarebbe finita a pochi giorni dal voto. Maggioranza e minoranza non hanno avuto la vista lunga nemmeno questa volta, non hanno pensato al dopo). Ora sono andati alla sospensione del Consiglio Comunale per votare poi su una commissione e su un fondo sociale che dovrà venire in seguito. L’inutile escamotage. Tutta la “squadra” si è riunita nella sala della Giunta… ma sta per retrocedere. 

IL VOTO. Si torna in aula c’è la decisione. Parla il solo De Donatis (ma perché?): la legge va rispettata anche se è ingiusta, il fondo di solidarietà sociale viene previsto e approvato con una commissione consiliare che dovrà ripartire i fondi anche ad altre categorie da determinare. 

SONO 1000 LE FAMIGLIE. Gli aiuti riguardano ora 1000 famiglie. Ancora in aumento, erano 800 e ancora prima 600. Il sindaco dice che mensilmente vengono sostenute, dai Servizi sociali, tutte. Ma in pratica non è così.       

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