24.6.20

Torre Marica: cosa sta succedendo, Valli accese quale sarà la destinazione d'uso della Torre?


Foto A. Rea
Le valli attraversate dalle acque del Liri e del Fibreno

Sono un bene comune in continua trasformazione 

Sta emergendo una rete per una promozione sostenibile della Media Valle del Liri, della Valle di Comino e della Valle Roveto.
Foto P. Mariniello
I lavori procedono alacremente, il 23 maggio ha scritto così Valli accese: “Ieri il nostro post su dei lavori di natura apparentemente non precisata riguardanti la Torre Marica è stato molto letto e condiviso e, visto che abbiamo ricevuto molte richieste da parte di cittadini di sapere di più su cosa sta succedendo, abbiamo raccolto alcune informazioni da persone che ci hanno contattato, tra cui i legali della proprietà della Torre.

Prima un cenno storico: la Torre Marica è una torre d'avvistamento militare edificata nell'XI secolo per prevenire le invasioni saracene [1, 2] sull'attuale collina di San Sebastiano. Da questa posizione domina l'intera valle, godendo del panorama di Sora ed Isola del Liri. La sua importanza per la storia e la collettività risiede soprattutto nel suo nome: Marica era una ninfa Italica [3] che si credeva vivesse nel corso d'acqua che si trova proprio al di sotto della torre, nella zona che viene identificata con il nome Remorici.

Ieri abbiamo pubblicato delle fotografie che ci sono state inviate da cittadini preoccupati dai lavori che si stavano svolgendo presso la torre, soprattutto perché pare non ci fossero indicazioni sulla natura del cantiere. Per questo, abbiamo chiesto al Sindaco di Isola del Liri cosa stesse accadendo, ma nel frattempo tante altre persone e associazioni ci hanno fornito informazioni.

Il legale della proprietà in questione (quindi si, ci è stato detto che la Torre è di proprietà privata) ci ha contattati direttamente in un messaggio privato sul nostro account Facebook e successivamente per mail per dirci che sono state ottenute tutte le autorizzazioni necessarie per la ristrutturazione della Torre, sia da parte del Comune che ha rilasciato idonea concessione edilizia che dal Ministero per i Beni e le Attività culturali che ha approvato il progetto di restauro, ristrutturazione e manutenzione. Ci assicura che la Torre sarà restaurata nel pieno rispetto delle norme e della memoria storica.

Vogliamo riportare anche un'altra informazione (pienamente concordi nel non riportare alcuna inesattezza), fornitaci da un cittadino sotto il nostro post di ieri. La Torre Marica rientra nella categoria dei "Beni puntuali diffusi, testimonianza dei caratteri identitari archeologici e storici e relativa fascia di rispetto di 100 metri", come consultabile sulla Tavola B 32 390 del PTPR della Regione Lazio. [4] Ora, alla luce di queste informazioni, ma soprattutto dal momento che un considerevole numero di persone ieri si è mosso per capire cosa stesse succedendo, preoccupate da un possibile snaturamento di un bene che in molti vedono come un simbolo della collettività, avremmo la necessità di ricevere ulteriori rassicurazioni.

Quello che ci preme è che venga rispettata l'identità storico-culturale del sito e il suo essere un bene appartenente all'immaginario collettivo, anche se privato da un punto di vista della proprietà. Nella fiducia che il paesaggio non venga deturpato, come peraltro è stato già fatto anni orsono con l'abitazione che sorge a pochi metri dalla Torre, e che l'intervento miri alla valorizzazione di un bene storico, come cittadini_ ci chiediamo: quale sarà la destinazione d'uso della Torre?

1. https://it.wikipedia.org/wiki/Isola_del_Liri Architetture militari

2. http://www.prolocoisolaliri.it/torre-marica/

3. http://www.treccani.it/enciclopedia/marica/

4. Tavola: http://www.regione.lazio.it/urbanistica/Tavole_B/Tav_32_390_B.pdf - Elenco dei beni archeo tipizzati: http://dati.lazio.it/catalog/it/dataset/ptpr-tav-b-punti-archeo-tipizzati/resource/62210952-b6d1-4cc1-9735-3579c60bde91 - Questi documenti sull'Open Data della Regione Lazio sono datati 2015, ma non ci risultano aggiornamenti agli stessi da tale data.

Fonte della foto: http://www.alessandrorea.it/cartellasalvaguai/images/TORREMARIKA2new.jpg

Diego Collareda MOLTO (LIVORE) PER NULLA

Una tematica che, per sua natura, riguarda tutti noi cittadini, comunità, custodi di memorie e tradizioni.

Ci sono temi che necessitano di un confronto serio, chiarezza ed onestà intellettuale, senza la necessità di cadere nelle inutili sfide politiche o personali, il più delle volte, portatrici di ignoranza gratuita e disinformazione.

Il nostro paese concentra il 70% del patrimonio artistico mondiale.

La nostra esistenza è caratterizzata dal continuo contatto con le opere d’arte ed un paesaggio che non ha eguali. Ed è per questo che, senza rendercene conto, siamo così profondamente influenzati dalle meraviglie che ci circondano da essere, involontariamente, il popolo più straordinario del mondo. Con le sue contraddizioni, limiti, paradossi...ma così è.

Forse dovremmo crederci di più ed avremmo più rispetto per noi stessi, autostima e meno tendenza a darci da soli le martellate sui coglioni.

Detto questo, ben vengano le richieste di chiarezza sugli interventi in uno dei simboli più importanti del territorio, ben vengano le corrette informazioni e la trasparenza.

È legittima la preoccupazione dopo aver visto immagini con colate di cemento armato, materiale notoriamente non tradizionale, preoccupa molto l’autorizzazione ad effettuare opere impiantistiche in un’opera che notoriamente non mai avuto impianti e mai è stata usata a fini abitativi o similari (questo porta a pensare, pertanto, che siano previsti servizi igienici infissi e così via).

Dispiace che Torre Marica non sarà più fruibile e diventerà parte di un giardino privato. È un reato dispiacersene? È lesa maestà? È un attentato contro la proprietà privata? No! È una libera opinione.

Non ho mai creduto al pensiero unico e sono convinto che la civiltà di un popolo si misuri con la libertà con la quale può esprimere le proprie opinioni. Poi ognuno di noi è responsabile delle proprie azioni, oggi, e della memoria futura.

Lucio Maciocia: Proprietà privata e bene pubblico (1)

Credo che ci sia una grande differenza tra l'isolotto Mancini, splendido esempio di villa-fabbrica, il castello Boncompagni-Viscogliosi e la Torre Marica. Per i primi due il valore della proprietà privata ha un valore comprovato dal fatto che sono due posti da sempre abitati e fruiti, la Torre Marica è una torre di avvistamento inserita in un sistema di segnalazione che se anche fosse stata abitata, aveva una funzione ben diversa dall'essere considerata una abitazione. La Torre è stata sempre aperta e disponibile, luogo culturale di una bellezza paesaggistica straordinaria. Di per sé la Torre ha un relativo valore, significativa come testimonianza storica. se ne stiamo parlando è sostanzialmente per due motivi: l'uno è il cambiamento di destinazione d'uso, l'altro è la chiusura dell'accesso al sito. Rispetto ai due beni della villa e del castello, abbiamo a che fare con due abitazioni di straordinario valore architettonico e storico che sono sotto la cura e la protezione di due famiglie che ci abitano. Il giorno in cui la famiglia non ritenesse opportuno continuare ad abitarci e la mettesse in vendita sarebbe molto importante che la municipalità facesse ogni sforzo per acquisirne la proprietà e per garantirne la manutenzione. 

La Torre Marica è da sempre lì, con seri problemi statici. Il Luogo ha, per così dire, mantenuto la sua funzione storica di luogo di segnalazione e avvistamento, con la forte connotazione paesaggistica. Da adesso il sito non è più accessibile e diventa un’altra cosa, forse una abitazione? La proprietà privata è subentrata per una finalità diversa. Proprietà privata e bene pubblico per un rispetto reciproco: che senso ha trasformare la torre in qualcosa che non è mai stata?

Propongo di coinvolgere la cittadinanza in una discussione, non polemica, Vogliamo forse sulla valorizzazione dei beni pubblici e la valorizzazione dei beni privati per un processo di sviluppo sostenibile della nostra zona. Disponibili a questo confronto.

Lucio Maciocia: sui lavori in corso alla Torre Marica (2)

"Nella grande confusione di questi giorni c'è da registrare quello che sta accadendo in uno dei luoghi più belli della nostra zona: la Torre Marica, quella che domina la piana di Sora e Isola, proprio sopra l'Abbazia di San Domenico sta per essere chiusa al pubblico ed è oggetto di lavori di rifacimento non facilmente comprensibili. Si può rendere privato un luogo che è nei ricordi di generazioni? Si può farlo approfittando di una sciagura come il covid per realizzare lavori e presentare l'opera compiuta? Come Italia Nostra abbiamo chiesto l'intervento del comune di Isola del Liri, come cittadini possiamo chiedere conto di quanto sta accadendo (oltre alla recinzione si sta procedendo a cementificare l'ingresso e si sta intervento sulla struttura senza alcuna autorizzazione, sembra)"

Marco Viscogliosi: Privato e restauro, sono paroloni molto vaghi in cui ci può essere di tutto e di più.

La cosiddetta “torretta” è un patrimonio del nostro territorio e come tale deve rimanere chiunque sia il proprietario. Se verrà ristrutturata come Cristo comanda, secondo me ben venga, se verrà ristrutturata a “pene di segugio” sarebbe un vero peccato. Purtroppo privato non è garanzia di qualità e anche nella stessa famiglia ci possono essere culture e sensibilità diversissime e difficilmente si potrà essere certi che il privato di turno sia quello giusto. D’altra parte le norme per il restauro vietano di procedere in maniera “consona” all’età del bene in quanto utilizzare le tecniche e i materiali del 1200 sarebbe un falso!

Personalmente non condivido questo modo di pensare, ma sembra che le norme richiedano di fare interventi in cui sia ben visibile lo stacco tra il vecchio e il nuovo affinché non si confondano le varie epoche. È per questo che probabilmente vedremo una commistione di antiche pietre e moderno cemento che probabilmente non ci piacerà, ma che sicuramente corrisponderà alla “norma” sempre invocata.

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