20.6.20

L'impegno nella Scuola al tempo del coronavirus L'esperienza del Thinglink al 3° Comprensivo di Sora


di Gianni Fabrizio 

L'impegno nella Scuola dell'Infanzia del 3° Comprensivo di Sora al tempo del coronavirus

L'esperienza della ins. Barbara Saccucci, delle colleghe con la guida della dirigente Marcella Maria Petricca

"Questa esperienza del Thinglink, ha rappresentato, il vero spirito del lavoro a distanza D.A.D (didattica a distanza) o come meglio definita, per la scuola dell’infanzia, LEAD (legami educativi a distanza).

Si è creato un lavoro di squadra veramente eccezionale tra colleghe di sezione e non, anche di Istituti diversi, nel periodo più difficile per tutti, del lock down, e delle lunghe giornate di emergenza.

E’ stato proprio in quel periodo che è arrivato il Thinglink, in nostro aiuto, che è una piccola piattaforma dove poter mettere tutto il lavoro iniziato a scuola e poi continuato con video, vocali, immagini, racconti e foto.

Ogni singola mattina, noi colleghe di sezione, ci siamo connesse per comunicarci, confrontarci, scambiarci idee, concordarci, mettere insieme lavori e attività per i bambini, anche attraverso tutorial, affinché ogni singolo bambino potesse vedere, attraverso uno schermo, e lavorare con delle immagini di supporto.

La storia de “ IL MURO” iniziata a scuola con i bambini nel mese di gennaio, che affrontava tematiche come inclusione, solidarietà, si è trasformata e adattata al vissuto dei nostri giorni.

Avere bisogno degli altri, ma a distanza.

E’ cosi che i genitori, i bambini e le insegnanti, insieme alla partecipazione di una studentessa universitaria e la nostra rappresentante di sezione, hanno potuto realizzare, in stretta collaborazione, questo piccolo, ma utile legame di attività, belle da vedere e da ascoltare e illuderci per qualche istante di essere vicini.

Chiaramente, stando a scuola in presenza, tutto questo sarebbe stato eseguito molto più facilmente e automaticamente, ma anche così, siamo riuscite ad emozionarci.

Perché i nostri bambini ci hanno emozionato anche da casa, attraverso le immagini che ci sono state inviate, dei loro visetti sorridenti, le loro vocine allegre e spensierate, dalle loro rappresentazioni grafiche e ciò che ci hanno trasmesso, attraverso il loro linguaggio non verbale".

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