11.6.20

L'unico tour operator italiano attivo a New York


Il mio viaggio a New York di Pietro Armenti

Chi ha scoperto da poco la pagina facebook di Pietro Armenti, giovane italiano a New York, può rimanere sorpreso dal fatto che è molto seguita con oltre un milione di follower, amici e tantissimi commenti. 

In 1.504.352 persone seguono la sua Pagina, “l'unico tour operator italiano attivo a New York, con tour ed escursioni in italiano, e un ufficio aperto al pubblico 7 giorni su 7, dalle 9 alle 18 in cui si parla italiano”. 

I colori di New York, i tramonti belli si possono ammirare dal suo balcone, quando non va in giro per le strade, e che ti fanno rilassare ma bisogna aspettare gli sblocchi per tornare, forse a giugno o luglio. Forse perché le limitazioni ci sono. 

I video che trasmette di cui alcuni sono rimasti storici. Il romanzo va alla grande, fa sapere, “è già in ristampa nemmeno a fine maggio ma già prima. E ora a maggio in piena emergenza Covid 19 anche negli Stati Uniti “Il grande momento è arrivato”, scrive, “perché martedì 19 maggio esce in tutte le librerie italiane il romanzo: "Una notte ho sognato New York", editore Mondadori. 

Potete acquistarlo presso la vostra libreria di fiducia, o direttamente a questo link https://amzn.to/3dJwrgi “. 

Solo 10 copie sono arrivate anche a New York a casa dell’autore. Il profilo di Pietro Armenti è pieno di prodotti della cucina locale ma anche italiani acquistati nei negozi ad hoc e arrivati anche a casa direttamente. Mangia un po’ troppo, troppi surgelati, possiamo dire guardando i video che gira in casa in questi giorni. Ma anche prodotti che lo fanno sentire a casa in Italia.

Come il panuozzo e la piadina che ha sognato. In pratica dà un colpo alla botte ed un colpo al cerchio. Sul libro l’autore continua con il suo racconto: “E' la prima edizione, prima stampa, l'unica che abbia valore da collezione, quindi affrettatevi prima che finisca”. 

Racconta il suo viaggio: “Ho capito che dovevo partire. Andare lontano, oltre qualsiasi luogo conosciuto”. In qualche video spiega anche il perché è rimasto a New York invece di tornare in Italia. Non bastava Milano, neanche Londra o Parigi. Dovevo metterci un oceano di distanza tra me e la vita. 

L'ho capito all'improvviso, mentre ero sdraiato in veranda, con gli occhi al cielo e le stelle sopra di me. Dopo qualche secondo il risultato era davanti a me: 'Complimenti, hai acquistato il tuo biglietto per New York'." Questa è la storia di un ragazzo come tanti, che ha appena finito l'università e non sa cosa fare della sua vita. Però di una cosa è sicuro: quando di notte abbraccia la sua fidanzata, in realtà pensa solo a New York. Un ragazzo che ha voglia di vivere, ha voglia di libertà. E New York per lui è libertà totale: è incontri inaspettati con persone diverse e insolite, è fare colazione con un bagel e non con il cornetto, preferire dei tacos alla pizza, non notare le stranezze della gente perché ti sembrano normali. Ma soprattutto New York è le luci dei grattacieli che sembrano stelle, storie che si intrecciano e mille sogni che al mattino non si dimenticano. Del resto, tutto ciò che accade di importante nella vita di una persona, lì avviene dopo il tramonto. Anche se non è sempre oro tutto ciò che luccica. 

New York, infatti, può essere anche solitudine: con la sua fredda indifferenza costringe a guardarsi allo specchio, a fare i conti con le proprie radici e con ciò che è veramente importante. Il protagonista di questo romanzo lo scoprirà sulla sua pelle: scegliere la famiglia, le sue origini, o il suo futuro, rinunciare agli affetti o cercarne di nuovi, tornare in Italia o vivere in America”.

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