27.2.23

SOSPESE LE ATTIVITA' AL COMPLESSO SPORTIVO "G. PANICO" IN VIA TRECCE, POLEMICHE TRA IL SINDACO DI STEFANO ED IL CONSIGLIERE DI OPPOSIZIONE ALTOBELLI E ULTERIORI CONSIDERAZIONI

SCONTRO POLITICO TRA MAGGIORANZA ED OPPOSIZIONE

Come scrive, ieri sabato, il Messaggero è stato tutta colpa di una volpe la sospensione delle attività all'ex Trecce. Per la pagina locale del giornale romano l'intervento mentre si allenavano i bambini.


La nota diramata venerdì sera dal Sindaco Luca Di Stefano: "Nella giornata di oggi", venerdì 24 febbraio, ndb) "ho emesso un’ordinanza di sospensione delle attività sportive presso il complesso sportivo G. Panico. Ciò a seguito di un verbale notificato al Comune di Sora dalla ASL il giorno 23 febbraio 2023.

In seguito all’ultimo sopralluogo, effettuato con la Polizia Locale mercoledì scorso nel campo Trecce, è emersa una situazione a dir poco spaventosa, con evidenti rischi per l’igiene e la sanità pubblica: sono state rinvenute carcasse di animali in avanzato stato di decomposizione.

Tutta l’area risulta in stato di degrado, semiabbandono e precarie condizioni igienico-sanitarie. A tutela della salute pubblica le attività sono state sospese fino al ripristino delle idonee condizioni da parte del gestore".

In risposta al Consigliere Comunale Federico Altobelli il sindaco dice che: "la nostra Amministrazione lavora per il bene della collettività perseguendo la legalità.

L’Amministrazione Comunale sta verificando tutte le strutture per fare una ricognizione degli impianti sportivi che, fino a prova del contrario, sono di proprietà dei cittadini di Sora. In tal senso abbiamo già riportato nel patrimonio comunale il bocciodromo e la palestra ex GIL".

La nota di Federico Altobelli, Consigliere comunale di opposizione apparsa sulla sua pagina social nei giorni scorsi 

I passaggi salienti qui riportati dopo che il concessionario del "G. Panico" ha inviato una missiva, come dice Altobelli, "per conoscenza all'ente comunale e alla attenzione del consigliere comunale Altobelli in qualità di membro della opposizione": 

Scrive Altobelli: "Cosa c’era scritto? Anzitutto lamentava una disparità di trattamento tra i vari gestori: affermava, in sostanza, che, mentre nel caso della Polisportiva Sorana l’amministrazione si è dimostrata inflessibile, in altri casi, difronte ad aperte violazioni di legge e palesi irregolarità, gli uffici erano stati tolleranti e avevano chiuso un occhio e, poi, che l’Ente comunale non avesse dato risposta alle tante richieste per le autorizzazioni ad installare nuove attrazioni nell’impianto. Vero o meno quanto riporta, la lettera è arrivata lunedì".

La nota di Altobelli poi prosegue così: "Giusto il tempo di festeggiare il carnevale e, ieri, al Trecce ...".

Al Trecce per il consigliere Altobelli: "Il comandante della municipale, forte di alcuni agenti, diversi impiegati comunali con posizioni organizzative, l’avvocato del Comune e, badate bene, due assessori e il sindaco in persona, hanno fatto una spettacolare irruzione all’interno dell’impianto. Ora. Secondo la concessione il Comune, proprietario dell’impianto, può effettuare le ispezioni al fine verificare la corretta esecuzione della convenzione".

Le domande: "Questo sopralluogo, con uno spiegamento di forze tanto massiccio, rientra in questo contesto? E che competenze hanno i membri della Giunta in questa attività amministrativa?". Dopo le domande le conclusioni del consigliere comunale di FdI: "C’è una differenza mastodontica tra una ispezione di routine e un gravissimo atto intimidatorio nei confronti di un cittadino che esprime il proprio disagio e dissenso. Per chiarire questi dubbi chiederemo il motivo del sopralluogo, se cioè era già stato programmato che cosa cercavano gli amministratori ed i politici (intenti a fare foto e video!!!)".

Sergio Maciocia, già candidato alle ultime elezioni comunali con la lista dei 5 Stelle interviene sulla vicenda con un post che ottiene, tra i primi, il commento del collega Giulio De Gasperis.

"Sulla chiusura dell’impianto Trecce per ordinanza del sindaco in seguito ad una relazione della ASL per gravi carenze igieniche, al di là di ogni strumentalizzazione politica, vorrei fare delle considerazioni da semplice cittadino utente. Sono anni che la struttura è al centro di varie polemiche sul modo di gestire un bene pubblico che dovrebbe essere messo a disposizione della comunità, visto che dopo la sua realizzazione ad opera del CONI è stato “aggiornato“ grazie alle tasse dei cittadini anche con interventi a dir poco discutibili . Infatti per chi come me ha potuto ammirarlo già all’inizio della sua costruzione, ricorda benissimo che oltre la pista di atletica esistevano tutti gli annessi per la sua pratica più completa, mi riferisco: alla pedana per il salto in alto e a quello per il lancio del disco e del peso per esempio, tutti fatti sparire a discapito di una rete di protezione del campo di calcio. Poi c’era una pista in cemento per il pattinaggio che oggi è stata trasformata , valorizzandola a mio avviso, in un campo di basket coperto, dove si svolge un‘intensa attività sportiva giovanile di questa disciplina. C’erano anche dei campi da tennis, tutt’ora esistenti, che non hanno mai funzionato a pieno regime però. Adesso veniamo alle tristi note, con l‘avvento della gestione privata si sono succeduti una serie di interventi discutibili e spesso abusivi: vedi la realizzazione di una piscina fuori terra e soprattutto la trasformazione di un campo di bocce coperto, che è stato costruito in un secondo tempo, in una palestra privata. Altrettanto discutibile, a mio avviso, è stata la realizzazione di una fattoria didattica, di nobile principio per carità, ma completamente sbagliata come ubicazione, perché la presenza di animali a ridosso dell’impianto sportivo violava le più elementari norme di igiene pubblica (ragione per cui l‘ impianto risulta temporaneamente chiuso). Altrettanto poco chiari sono sempre stati i pagamenti delle utenze e dei lavori di manutenzione degli spogliatoi. Oggi la pista di atletica versa in uno stato di abbandono e di trascuratezza che la rende al limite della praticabilità e soprattutto indispettisce il fatto che il gestore chieda un ticket per la sua frequentazione. Infatti questo ha portato all’ allontanamento di tanti cittadini utenti, come me, che hanno sempre giudicato ingiusto questo balzello. In conclusione mi auguro che questo impianto sportivo ritrovi la sua vocazione sociale e ricreativa originale, casomai affidandolo ad un gestore che curi di più questo aspetto che quello economico e che se vorrà apportare dei miglioramenti lo faccia sempre nell’ambito della legalità". 

Giulio De Gasperis: “Quello che doveva essere un luogo di sport, aggregazione e socializzazione, di amministrazione comunale in amministrazione comunale, è invece diventato un concentrato di mala gestione, di irregolarità, di illegalità e di beceri favoritismi. Speriamo sia la volta buona e che l'attuale amministrazione sia capace di porre fine a questa vergogna e a fare chiarezza una volta per tutte sulla gestione di questa e anche di tutte le altre strutture sportive comunali”.

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