“Sopra tutte queste cose rivestitevi della carità” (Col 3,14).
Consapevoli che “bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini” (Atti 5,29), desideriamo che il bene supremo della pace e della concordia resti il principio e la regola dell’ordinamento sociale e della comunione ecclesiale.
Rivestiti di tale responsabilità, confermiamo e desideriamo accrescere la centralità delle comunità parrocchiali nel tessuto civile e religioso di Cassino. La piena autonomia della vita pastorale della Città è illuminata dalla comunione sacramentale con il proprio Pastore, il Vescovo, in obbedienza docile e filiale alla volontà della Chiesa.
Pertanto, desideriamo guardare con fiducia e serenità al futuro della nostra Città offrendo un percorso di riflessione e di approfondimento sul ricco ed articolato patrimonio spirituale che la caratterizza, perché nulla e nessuno sia escluso, ma ogni elemento sia valorizzato per la crescita e la promozione personale e comunitaria. Tale processo di discernimento condurrà senza dubbio a pensieri concordi e unanimi che rendano pubblica ragione anche della radicata fede e devozione nei riguardi della Vergine Maria Assunta in cielo. Saranno maturi i modi e i tempi per un Atto pubblico di riconoscimento della Città mariana.
Il nostro è un atto di saggezza, non certo di mancata considerazione del desiderio e delle aspettative della gran parte del popolo cassinate. A tutti voi carissimi fedeli, devoti della Vergine Assunta, chiediamo comprensione, carità e perdono verso chiunque abbia offeso o offuscato i sentimenti sinceri della devozione popolare. Ce lo chiede la Madonna Assunta nel nome del suo Figlio, e a Lei noi rispondiamo con la nostra autentica e filiale obbedienza. Così vivono i cristiani!
La vostra straordinaria partecipazione al solenne Rito di Incoronazione del 14 agosto prossimo manifesterà ancora una volta e per sempre il secolare affetto filiale e grato di tutti verso la Vergine Maria.
Diremo grazie alla Madonna con il solenne Atto di affidamento per la sua protezione, sperimentata anche in tempi recentissimi nella dura prova della pandemia. L’Incoronazione del sacro e venerato simulacro dell’Assunta porterà a compimento ogni nostro anelito verso di Lei.
Prevalga ora il buon senso da parte di tutti, perché l’intera comunità rafforzi il suo cammino di coesione, di cui tutti noi, pastori e fedeli, vogliamo essere costruttori.
Rivestiti di tale responsabilità, confermiamo e desideriamo accrescere la centralità delle comunità parrocchiali nel tessuto civile e religioso di Cassino. La piena autonomia della vita pastorale della Città è illuminata dalla comunione sacramentale con il proprio Pastore, il Vescovo, in obbedienza docile e filiale alla volontà della Chiesa.
Pertanto, desideriamo guardare con fiducia e serenità al futuro della nostra Città offrendo un percorso di riflessione e di approfondimento sul ricco ed articolato patrimonio spirituale che la caratterizza, perché nulla e nessuno sia escluso, ma ogni elemento sia valorizzato per la crescita e la promozione personale e comunitaria. Tale processo di discernimento condurrà senza dubbio a pensieri concordi e unanimi che rendano pubblica ragione anche della radicata fede e devozione nei riguardi della Vergine Maria Assunta in cielo. Saranno maturi i modi e i tempi per un Atto pubblico di riconoscimento della Città mariana.
Il nostro è un atto di saggezza, non certo di mancata considerazione del desiderio e delle aspettative della gran parte del popolo cassinate. A tutti voi carissimi fedeli, devoti della Vergine Assunta, chiediamo comprensione, carità e perdono verso chiunque abbia offeso o offuscato i sentimenti sinceri della devozione popolare. Ce lo chiede la Madonna Assunta nel nome del suo Figlio, e a Lei noi rispondiamo con la nostra autentica e filiale obbedienza. Così vivono i cristiani!
La vostra straordinaria partecipazione al solenne Rito di Incoronazione del 14 agosto prossimo manifesterà ancora una volta e per sempre il secolare affetto filiale e grato di tutti verso la Vergine Maria.
Diremo grazie alla Madonna con il solenne Atto di affidamento per la sua protezione, sperimentata anche in tempi recentissimi nella dura prova della pandemia. L’Incoronazione del sacro e venerato simulacro dell’Assunta porterà a compimento ogni nostro anelito verso di Lei.
Prevalga ora il buon senso da parte di tutti, perché l’intera comunità rafforzi il suo cammino di coesione, di cui tutti noi, pastori e fedeli, vogliamo essere costruttori.
* COMUNICATO DEI PARROCI DI CASSINO Domenica 9 agosto 2020.
TRE GIORNI FA LA LETTERA DEI PARROCI RIVOLTA AL SIGNOR SINDACO DELLA CITTA' DI CASSINO
Comunicato dei Parroci di Cassino in riferimento alla nota del Sig. Sindaco datata 04/08/2020 riguardante il conferimento del titolo di Civitas Mariae alla Città
Egregio Sig. Sindaco,
in riferimento alla Sua Nota, pervenutaci in data 04/08/2020,vogliamo esprimere il nostro dispiacere per la revoca della Delibera di Giunta in relazione alla nostra proposta di esprimere da parte vostra parere favorevole al conferimento del titolo di Civitas Mariae alla città di Cassino, previsto per il prossimo 14 agosto, durante il rito religioso dell’Incoronazione del venerando simulacro della Madonna Assunta. Al tempo stesso, mentre la ringraziamo per il garbo istituzionale che anche in questa vicenda ci ha riservato come Pastori delle comunità parrocchiali a noi affidate, ci preme precisare alcuni punti, perché si è scritto e parlato tanto in questi giorni, spesso a sproposito, soprattutto sui social.
La richiesta che noi sacerdoti di Cassino abbiamo rivolto a lei, come primo cittadino, e al Consiglio Comunale non è irrituale o difforme dalla procedura, perché risponde ad una prassi consolidata. Il conferimento del titolo di Civitas Mariae ad una città, nei Comuni che già si fregiano di questo titolo, ha una valenza tale che il passaggio in Consiglio Comunale, anche se è intermedio rispetto al Decreto di proclamazione che spetta al Vescovo, risponde ad una volontà di condivisione che un corretto senso di laicità accoglie e caldeggia. Con una semplice ricerca, anche su internet, è possibile leggere e visionare quanto di bello Sindaci e amministratori, in tante parti d’Italia, hanno potuto scrivere e deliberare in Consiglio Comunale, interpretando e dando voce alla devozione mariana dei loro concittadini e presentando ai Vescovi la parte migliore della nostra tradizione religiosa, ispirata a sentimenti di coesione sociale, civile e non solo confessionale. Nella nostra lettera di richiesta, il richiamo al dialogo interreligioso e ai valori condivisi della solidarietà e dell’accoglienza aveva proprio questo significato.
Riguardo poi agli infondati dubbi su un presunto intento sostitutivo nei confronti del Patrono San Benedetto, vogliamo dire con chiarezza alla Sua Amministrazione e a quanti cercano di ingenerare nella Città confusione e allarmismi ingiustificati, che l’intenzione di noi sacerdoti di Cassino era ben lontana da questi ipotetici scenari. Sappiamo bene che la festa patronale nella nostra città è fissata al 21 marzo, giorno in cui si ricorda la nascita al cielo di San Benedetto, e sappiamo bene che ad essa è legata anche la festa civile. Era il 1994 quando la ricorrenza civile del Santo Patrono dal 30 ottobre, festa di san Germano, passò al 21 marzo, giorno del Transito di San Benedetto. Fare memoria è necessario e spesso anche la memoria a breve termine è necessaria. Speriamo infatti che tutti ricorderanno che, in occasione del 21 marzo di quest’anno, in pieno lockdown, noi sacerdoti della città a mezzogiorno abbiamo suonato contemporaneamente le campane delle nostre chiese, come segno di unità e di comunione nel giorno in cui Cassino non avrebbe potuto festeggiare come di consueto San Benedetto. Questo non ci ha impedito il 25 marzo, pochi giorni dopo, nella solennità dell’Annunciazione di Maria, di elevare contemporaneamente la nostra unanime preghiera di supplica alla Madonna Assunta. Il nostro legame con la spiritualità benedettina è un fatto, così come lo è la nostra devozione alla Vergine Maria, che a Cassino veneriamo in particolar modo sotto lo speciale titolo della Madonna Assunta. Come spetta a s. Benedetto il titolo di Patrono, così vorremmo per la Città un riconoscimento che richiami al popolo devoto il suo amore alla Madre di Dio con il titolo di Civitas Mariae.
TRE GIORNI FA LA LETTERA DEI PARROCI RIVOLTA AL SIGNOR SINDACO DELLA CITTA' DI CASSINO
Comunicato dei Parroci di Cassino in riferimento alla nota del Sig. Sindaco datata 04/08/2020 riguardante il conferimento del titolo di Civitas Mariae alla Città
Egregio Sig. Sindaco,
in riferimento alla Sua Nota, pervenutaci in data 04/08/2020,vogliamo esprimere il nostro dispiacere per la revoca della Delibera di Giunta in relazione alla nostra proposta di esprimere da parte vostra parere favorevole al conferimento del titolo di Civitas Mariae alla città di Cassino, previsto per il prossimo 14 agosto, durante il rito religioso dell’Incoronazione del venerando simulacro della Madonna Assunta. Al tempo stesso, mentre la ringraziamo per il garbo istituzionale che anche in questa vicenda ci ha riservato come Pastori delle comunità parrocchiali a noi affidate, ci preme precisare alcuni punti, perché si è scritto e parlato tanto in questi giorni, spesso a sproposito, soprattutto sui social.
La richiesta che noi sacerdoti di Cassino abbiamo rivolto a lei, come primo cittadino, e al Consiglio Comunale non è irrituale o difforme dalla procedura, perché risponde ad una prassi consolidata. Il conferimento del titolo di Civitas Mariae ad una città, nei Comuni che già si fregiano di questo titolo, ha una valenza tale che il passaggio in Consiglio Comunale, anche se è intermedio rispetto al Decreto di proclamazione che spetta al Vescovo, risponde ad una volontà di condivisione che un corretto senso di laicità accoglie e caldeggia. Con una semplice ricerca, anche su internet, è possibile leggere e visionare quanto di bello Sindaci e amministratori, in tante parti d’Italia, hanno potuto scrivere e deliberare in Consiglio Comunale, interpretando e dando voce alla devozione mariana dei loro concittadini e presentando ai Vescovi la parte migliore della nostra tradizione religiosa, ispirata a sentimenti di coesione sociale, civile e non solo confessionale. Nella nostra lettera di richiesta, il richiamo al dialogo interreligioso e ai valori condivisi della solidarietà e dell’accoglienza aveva proprio questo significato.
Riguardo poi agli infondati dubbi su un presunto intento sostitutivo nei confronti del Patrono San Benedetto, vogliamo dire con chiarezza alla Sua Amministrazione e a quanti cercano di ingenerare nella Città confusione e allarmismi ingiustificati, che l’intenzione di noi sacerdoti di Cassino era ben lontana da questi ipotetici scenari. Sappiamo bene che la festa patronale nella nostra città è fissata al 21 marzo, giorno in cui si ricorda la nascita al cielo di San Benedetto, e sappiamo bene che ad essa è legata anche la festa civile. Era il 1994 quando la ricorrenza civile del Santo Patrono dal 30 ottobre, festa di san Germano, passò al 21 marzo, giorno del Transito di San Benedetto. Fare memoria è necessario e spesso anche la memoria a breve termine è necessaria. Speriamo infatti che tutti ricorderanno che, in occasione del 21 marzo di quest’anno, in pieno lockdown, noi sacerdoti della città a mezzogiorno abbiamo suonato contemporaneamente le campane delle nostre chiese, come segno di unità e di comunione nel giorno in cui Cassino non avrebbe potuto festeggiare come di consueto San Benedetto. Questo non ci ha impedito il 25 marzo, pochi giorni dopo, nella solennità dell’Annunciazione di Maria, di elevare contemporaneamente la nostra unanime preghiera di supplica alla Madonna Assunta. Il nostro legame con la spiritualità benedettina è un fatto, così come lo è la nostra devozione alla Vergine Maria, che a Cassino veneriamo in particolar modo sotto lo speciale titolo della Madonna Assunta. Come spetta a s. Benedetto il titolo di Patrono, così vorremmo per la Città un riconoscimento che richiami al popolo devoto il suo amore alla Madre di Dio con il titolo di Civitas Mariae.
Non c’è conflitto né contrasto, anzi. E come potrebbe essere diversamente, visto che Lei, la Madonna è la Regina di tutti i Santi?Per noi sacerdoti di Cassino è un onore avere come Patrono San Benedetto e la Vergine Maria come Madre e Protettrice e crediamo fermamente che per tutta la città sia un onore avere come Patrono San Benedetto ed essere al tempo stesso Civitas Mariae.
Le esprimiamo la ferma volontà di continuare a confrontarci e il profondo desiderio di collaborare proficuamente per il bene della comunità e le porgiamo, come di consueto, cordiali saluti.
* Cassino, 6 agosto 2020. Festa della Trasfigurazione del Signore. Il Vicario della Zona pastorale di Cassino, don Nello Crescenzi e i Rev.mi Parroci della Città.
Le esprimiamo la ferma volontà di continuare a confrontarci e il profondo desiderio di collaborare proficuamente per il bene della comunità e le porgiamo, come di consueto, cordiali saluti.
* Cassino, 6 agosto 2020. Festa della Trasfigurazione del Signore. Il Vicario della Zona pastorale di Cassino, don Nello Crescenzi e i Rev.mi Parroci della Città.
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