5.1.12

Fancesco Notarcola fa gli auguri di un buon 2012 ed interviene sulla situazione politica ed amministrativa del capoluogo


Francesco Notarcola fa gli auguri di un buon 2012 ed interviene sulla situazione politica ed amministrativa del capoluogo

2012 - GLI AUGURI DI BUON ANNO

Sappiamo tutti che il 2012 sarà l’anno di lacrime e sangue. Così voluto dai provvedimenti adottati dal governo Monti, sostenuto da una larghissima maggioranza che interpreta e difende gli interessi del capitale finanziario e delle banche.
Le banche, per salvarsi, avrebbero potuto vendere i grandi patrimoni immobiliari accumulati in danno delle imprese e dei cittadini trovatisi in difficoltà.
Gli evasori ed i corrotti continueranno a frequentare i salotti buoni della gente per bene e le segreterie politiche ed istituzionali che contano.
I poveri saranno più poveri, pagheranno le tasse, mangeranno di meno, non potranno curarsi, ma avranno salvato l’Italia.
La Città capoluogo è allo sbando, dominata dal caos amministrativo, sommersa dagli scandali e dalle inchieste della magistratura ( cimitero, forum, piazza Risorgimento, casa della cultura,ecc.)
Gli arresti e gli inquisiti eccellenti di questi ultimi giorni sono l’evidenza dello sfascio e della debolezza della politica che non governa, dell’asservimento ai poteri forti, del saccheggio del territorio e delle sue inestimabili risorse culturali, paesaggistiche ed archeologiche.
Una Città povera di servizi sociali e sanitari dove sprechi e malgoverno la fanno da padroni.
Si respinge il 50% delle domande per gli asili nido e le tariffe rasentano il doppio di quelle della capitale d’Italia.
In questi anni abbiamo assistito ai rimpasti continui della giunta e della maggioranza per rincorrere il potere, defenestrando coloro che erano stati eletti e votati da centinaia e migliaia di elettori.
Si è soppresso, per questi giochetti puerili, anche l’assessorato alla trasparenza.
Mentre nella nostra provincia la disoccupazione giovanile supera il 30%, la gestione clientelare della cosa pubblica trova sempre il modo per assumere parenti ed amici.
I lavoratori socialmente utili si lasciano volutamente in condizioni precarie e difficili. Se si fossero affidati a loro certi servizi, ad esempio la numerazione civica e la toponomastica, invece che darli in appalto, i cittadini avrebbero risparmiato ed i lavoratori avrebbero guadagnato.
Il fallimento di questa amministrazione è completo e vistoso. Manca il coraggio e la dignità delle dimissioni.
Per restituire un futuro ed una prospettiva di crescita sociale e civile al nostro Capoluogo occorre pulizia morale e politica.
C’è bisogno di un profondo rinnovamento per affermare trasparenza, partecipazione, correttezza e legalità.
Per salvare il Capoluogo i cittadini debbono trovare il coraggio dell’impegno e dell’unità, al disopra e al di fuori di quelle formazioni politiche, di maggioranza e di opposizione, che da 15 anni governano insieme contro i cittadini e contro la Città, a favore del privilegio e della speculazione.
Chi condivide questa necessità e queste valutazioni ci comunichi la sua volontà di impegno e trasmetta questo messaggio a tutte le persone che possono dare un contributo serio e costruttivo, disinteressato e volontario.

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