10.1.12

1943-1979: Il libro di Tommaso Baris sulla Democrazia Cristiana (3)


Il libro di Tommaso Baris sulla Dc dal 1943 al 1979 in provincia di Frosinone (3)
Il libro è frutto di una ricerca dell'autore e di una borsa di studio finanziata dal senatore Giacinto Minnocci e portata avanti dal Centro studi "V. Patriarca". Alla fine degli anni '70 la provincia di Frosinone era tra le più industrializzate d'Italia e tra le più infrastrutturate, di primo livello fino al '73. "Poi ci fu tutta la polemica sulla Cassa per il Mezzogiorno che la sinistra non voleva. E il clientelismo, interviene Baris. "Dopo è arrivato il debito pubblico", continua così Pescosolido, "che oggi ci ritroviamo". Guido Pescosolido si ferma qui col suo racconto e passa la parola a Baris, tornerà a dire qualcos'altro nella seconda parte quando ci sarà il dibattito che sarà acceso pure questa volta con alcune critiche, pure questa volta, al professore di Roma. I politici locali cercavano l'industrializzazione ma sbagliavano, fu bagliato puntare sulle industrie. Lo disse lo stesso Andreotti in una intervista che tenne col professor Gulia. Per Andreotti si doveva puntare invece sull'agricoltura. Per Baris ci sono ora nuovi spunti di risposta ma Andreotti non ha mai risposto all'autore del libro che lo ha contattato per alcuni spunti del libro e sulle carte di Andreotti da consultare. Le carte di Andreotti sono ora conservate e si stanno sistemando, informa Baris, ma è difficile consultarle. "Sarebbe stato troppo lungo il percorso". Andreotti e il suo gruppo ha portato le industrie in provincia, per Baris, e anche il Senatore Minnocci ha rivendicato questa scelta di fondo. C'era però il dibattito sulle modalità e sulle scelte ma mancava un rapporto con le imprese piccole e medie locali. Un territorio per Baris, pure devastato con l'arrivo delle industrie. Poi Baris chiude con gli anni '70 perché mancano ulteriori fonti e perché i prefetti non inviano più lettere.  Si ferma il racconto anche perché mancano da noi gli archivi storici dei partiti, c'è solo qualcosa relativo al Pci. "La documentazione non è più adeguata". La grande industria cambia la vita dei cittadini e faccia alla provincia. La cecità della sinistra, per Baris, viene espressa anche da Franco Assante allora deputato. Il discorso èstato nazionale ed Andreotti è stato bravo ad inserirsi. Arrivano poi gli anni '80 e per la nostra provincia arrivano anni di stasi. Non c'è più un progetto del partito maggioritario. Nelle foto la copertina del libro e un manifesto elettorale dell'epoca da www.dipity.com

Il libro di Tommaso Baris sulla Democrazia Cristiana (2)
Il Pci e il Psi che sbagliano strategia. Il Psi che entra nel Fronte Popolare. Nel il libro di Baris c'è ripercorsa la storia della Dc. Arriva poi Giulio Andreotti ed il suo gruppo che ha in Ciociaria una parte importante della sua attività. "Nel' 90 non dava più pacchi di pasta", è l'affermazione di Pescosolido abbastanza chiara, ma conosciuta. C'è una foto fornita da Egidio Paolucci davanti la sede della Dc a Sora. C'era la povertà da noi e si espatriava. Al di sotto dei 100 mila che si sono recati all'estero con la provincia di Frosinone che ha dato un buon numero di questi. Un flusso importante. Andreotti e Fanelli puntano così sull'infrastrutture. Il Pci non voleva la Cassa per il Mezzogiorno e poi c'è il cosidetto "patto verolano". L'intervento pubblico per costruire il proprio consenso.  Non è la riforma agraria ma è l'industrializzazione che fa volare la Dc in Ciociaria. "E' l'arma vincente" per Pescosolido che continua dicendo che "si cambia faccia, la Ciociaria cambia agli inizi degli anni '70". La nostra terra cambia aspetto. Il professore che insegna alla Sapienza di Roma invita ad approfondire di più il periodo storico. I democristiani litigavano e i preti preoccupati per un eventuale consenso per il Pci. Iniziano a scrivere al ministro competente.


Il libro di Tommaso Baris sulla Democrazia Cristiana (1)
Il libro di Tommaso Baris è stato presentato questo pomeriggio a Sora. L'autore lo sta presentando in molti paesi e comuni della provincia di Frosinone. E' il terzo libro che la sua casa editrice pubblica, Baris che insegna a Palermo assieme all'altro ciociaro Luigi Alonzi, tutte e due alla Facoltà di Scienze politiche. "Due ciociari che reggono le sorti della facoltà siciliana", dice così Guido Pescolido. Il libro: "C'era una volta la Dc. Intervento pubblico e costruzione del consenso nella Ciociaria andreottiana (1943-1979)" è frutto di una ricerca universitaria, "è la storia della Dc". Per Guido Pescosolido il vero titolo è il sottotitolo al libro. Il libro però non chiude la storia della Dc, Andreotti va avanti ma poi successivamente va via dalla politica. Si è parlato nell'incontro dello strapotere della Dc nella nostra provincia senza una sinistra che è riuscita a bloccarla. La domanda di Pescolido è stata perché la Dc ottiene questo grande successo. Il libro tratta e fa la storia delle elezioni comunali, provinciali, regionali che si sono svolte nella nostra provincia. Si fa riferimento agli avanzamenti e agli retrocedimenti del partito e con la spaccatura del partito gli altri partiti non sono riusciti a prendere quota. Un libro che parla della Resistenza e dell'Occupazione tedesca che fece 344 vittime, tante vittime anonime senza storia e dimenticati. C'è poi nel libro l'azione antifascista dei parroci, l'affermazione della Dc nelle elezioni del '48 e qui iniziano gli interrogativi per il professore che insegna a Roma. Come ha fatto? I parroci e le gerarchie ecclesiastiche che ebbero un ruolo importante con le loro prediche domenicali, veri e propri comizi elettorali. Poi la struttura sociale della nostra provincia fece il resto. Non c'era il latifondismo ma il malessere per la campagna era ben presente. Per Pescosolido queste in via generale sono le posizioni di Baris riportate nel libro, ma per il professore vanno approfondite le dinamiche demografiche. perché si sono mossi qui da noi i flussi di emigrazioni più elevati di tutta Italia che con la Fiat nel '70 si sono smorzati.

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