26.9.13

VOLLEY SERIE A2


IL LIBERO FEDERICO BONAMI ALLA CORTE DI COACH FENOGLIO

Alla Globo Banca Popolare del Frusinate Sora e alla corte di coach Fenoglio, è arrivato un nuovo interessante giovane, il libero Federico Bonami.

Chiamato dal Direttore Sportivo Vitullo per aiutare la squadra durante gli allenamenti in assenza dell'infortunato Marco Lo Bianco, Federico Bonami è venuto a Sora in prova per questo ruolo e invece lo staff tecnico ha deciso di integrarlo nella rosa 2013-2014.

Il libero fiorentino classe 1993 ha già mosso passi positivi e importanti nel modo del volley che conta aggiudicandosi anche il prestigioso riconoscimento di miglior libero del Campionato Nazionale Under 18 di Lega nella stagione 2010-2011 che gli ha permesso poi di entrare a far parte del giro della Nazionale Juniores, ma a Sora dovrà dimostrare ben altro.

Il suo viaggiare nel tempo libero da solo con la sua adorata “Pandina a metano”, come la chiama lui, in giro per l'Italia, L'Europa e non solo in capitali come Londra, Amsterdam, Innsbruck, o in Corsica, o in regioni come la Puglia e la Sicilia, dicono molto del suo carattere. E dell'assenza di alcun dualismo tra la sua vita quotidiana e quella sportiva ce lo conferma l'atleta stesso attraverso alcune definizioni che alla fine convergono:

In palestra sono innanzitutto grintoso, pieno di voglia di lavorare e libero; poi ovviamente sono sempre disponibile e pronto a tutto. Nella vita quotidiana sono molto accentratore, adoro stare al centro dell'attenzione e questo poi si rispecchia anche nella pallavolo perché il mio ruolo mi permette di essere tutto questo”.

Fare il libero significa comandare il reparto difensivo e farmi sentire in campo perché, se io non posso mettere la palla a terra, devo comunque cercare di sollevare i miei compagni con un po di grinta e di carattere, e quindi se io non posso fare quello che fanno loro devo compensare con altre doti e altre positività”.

A sedici anni, quando per regolamento in campo non può esserci il libero, Federico aveva già le idee chiare per il suo futuro pallavolistico, sapeva dove voleva arrivare e ha trovato la strada migliore per raggiungere il suo obiettivo.

Onestamente il libero è l'unico ruolo nel quale avrei potuto raggiungere l'alto livello considerando la mia statura di 183 centimetri, poi mi piace molto difendere e me la cavavo nel fondamentale del bagher e quindi già da piccolo avendo questa predisposizione, avevo cominciato a pensare che potesse essere il ruolo giusto per me. Il libero deve puntare sul carattere e sulla voglia di lavorare, e vincere quel premio come migliore in questo ruolo in un campionato nazionale per me ha segnato un passo in più verso l'obiettivo. È stata sicuramente una grande emozione e soddisfazione”.

La sua ambizione molto meticolosa è tenuta ferma e portata avanti con decisione dal temperamento che non lascia spazio a dubbi di sorta.

Cresciuto sportivamente nella giovanili della società Jumboffice Firenze dove all'età di sedici anni ha esordito in serie B2, nella stagione 2010/2011 Federico è passato ai Lupi di Santa Croce dove ha espresso al meglio il suo talento nella B2 del Centro Incontri ma soprattutto nell'Under 18 di Lega al termine della quale, anche se la sua squadra si è classificata quinta alle finali nazionali, si è aggiudicato appunto un prestigioso riconoscimento, quello di miglior libero della categoria.

Nel 2011/2012 è stato chiamato da coach Cannestracci, che poi ha passato il testimone a mister Bertini, nella prima squadra dei Lupi di Santa Croce dove ha fatto il secondo a Federico Tosi.

Di quella mia prima stagione in Serie A2 ricordo come se fosse successo ieri, l'esordio contro l'Isernia del mio attuale compagno Fiore – ci racconta Bonami. Io entrai subito in campo fin dal primo set e con il mio amico schiacciatore Bertoli tirammo fuori una gran bella prestazione per vincere poi il match al tie break”.

Anche se Federico è alla Globo da poco tempo, abbiamo voluto sapere da lui se e quali sono le differenze tra la sua scorsa esperienza in Serie A2 e questa che sta vivendo ora.

La differenza fondamentale l'avverto dentro: a Sora mi sento proprio un professionista venuto qui per disputare un campionato nazionale professionistico mentre a Santa Croce ero un ragazzo che sicuramente meritava di esserci ma comunque appena uscito dall'Under 18 di Lega. A livello di società non ci sono differenze sostanziali a parte quelle di territorio, di ambiente anche se entrambi professionistici. La differenza è la mia posizione e lo stato fisico e mentale con il quale vivo questa nuova e bella pagina di pallavolo della mia vita. Sicuramente è stato un grande colpo di sfortuna per Marco Lo Bianco ma un'ottima occasione per me per allenarmi a un ottimo livello, di lavorare bene con un allenatore come Fenoglio che struttura l'attività ad alti ritmi come piace a me”.

Federico ha fatto parte della Nazionale Italiana Juniores guidata da Bonitta:

Purtroppo agli Europei per i quali c'eravamo allenati tanto, non ho partecipato. Sono stato chiamato a tutti i ritiri a Vigna di Valle e poi sono andato a fare le Qualificazioni per i Campionati Europei che si sono svolte a metà aprile del 2012 a Bar in Montenegro. Poi di nuovo collegiali sul lago di Bracciano e alla fine dell'ultimo raduno che si è svolto dal 28 giugno al 7 luglio, prima della partenza per Zocca dove si sarebbero disputati i continentali, eravamo in quattordici e le scelte tecniche sono ricadute su altri dodici miei compagni. Mi è dispiaciuto ai Campionati dopo aver preso parte alle qualificazioni, e ora come ogni altro giocatore under 23, l'aspettativa c'è ma sicuramente non è il mio obiettivo stagionale, o meglio, devo prima pensare a fare bene con il club. Devo lavorare sodo ogni giorno, devo vivere al meglio la palestra per arrivare ad avere dei buoni risultati con la maglia del Sora perché se alla fine un premio ci deve essere, arriverà perché ho fatto bene con il club”.

Questo periodo è stato anche luogo di scelte di vita importanti per il giovane Federico:

Oltre la pallavolo mi piacerebbe continuare a studiare e per questo mi sono prenotato ad alcuni test universitari, ma appena si è presentata questa bella opportunità chiamata Sora ho preso la decisione di concedermi un anno sabbatico per dedicarmi anima e corpo al compito che sono stato chiamato a svolgere. Nel frattempo leggerò molto, terrò la mente allenata con il mio hobby preferito, la lettura”.

In ogni risposta dimostra di sapere il fatto suo Federico Bonami:

È inutile dire che il mio sogno nel cassetto ovviamente come ogni sportivo è la Nazionale ma da raggiungere dopo un lungo cammino fatto di esperienze che fortificano le ossa perché a indossare la maglia azzurra devi arrivarci pronto sia fisicamente che mentalmente.
A Sora mi trovo benissimo, sia come cittadina che è calda e accogliente con del cibo ottimo, e sia con la società e i miei compagni. Oramai il gruppo è molto unito e io non ho faticato a inserirmi con i più giovani e con i più esperti anche perché sono un tipo molto socievole e se mi lasci solo chiuso in un ufficio, faccio amicizia anche con la stampante. Sono molto a mio agio con tutti e sotto questo punto di vista non c'è alcuna cosa che per ora mi impensierisca ma sono solo molto contento di essere stato accettato in questo modo. Ringrazio tutti per l'accoglienza, per l'opportunità e per la fiducia che ripongono in me, e ora non mi resta altro che darvi appuntamento sul campo”.


* Sora 25 settembre 2013. Carla De Caris – Responsabile Uff. Stampa Globo Banca Popolare del Frusinate Sora.

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