IL
LIBERO FEDERICO BONAMI ALLA CORTE DI COACH FENOGLIO
Alla
Globo Banca Popolare del Frusinate Sora e alla corte di coach
Fenoglio, è arrivato un nuovo interessante giovane, il libero
Federico Bonami.
Chiamato
dal Direttore Sportivo Vitullo per aiutare la squadra durante gli
allenamenti in assenza dell'infortunato Marco Lo Bianco, Federico
Bonami è venuto a Sora in prova per questo ruolo e invece lo staff
tecnico ha deciso di integrarlo nella rosa 2013-2014.
Il
libero fiorentino classe 1993 ha già mosso passi positivi e
importanti nel modo del volley che conta aggiudicandosi anche il
prestigioso riconoscimento di miglior libero del Campionato Nazionale
Under 18 di Lega nella stagione 2010-2011 che gli ha permesso poi di
entrare a far parte del giro della Nazionale Juniores, ma a Sora
dovrà dimostrare ben altro.
Il
suo viaggiare nel tempo libero da solo con la sua adorata “Pandina
a metano”, come la chiama lui, in giro per l'Italia, L'Europa e non
solo in capitali come Londra, Amsterdam, Innsbruck, o in Corsica, o
in regioni come la Puglia e la Sicilia, dicono molto del suo
carattere. E dell'assenza di alcun dualismo tra la sua vita
quotidiana e quella sportiva ce lo conferma l'atleta stesso
attraverso alcune definizioni che alla fine convergono:
“In
palestra sono innanzitutto grintoso, pieno di voglia di lavorare e
libero; poi ovviamente sono sempre disponibile e pronto a tutto.
Nella vita quotidiana sono molto accentratore, adoro stare al centro
dell'attenzione e questo poi si rispecchia anche nella pallavolo
perché il mio ruolo mi permette di essere tutto questo”.
“Fare
il libero significa comandare il reparto difensivo e farmi sentire in
campo perché, se io non posso mettere la palla a terra, devo
comunque cercare di sollevare i miei compagni con un po di grinta e
di carattere, e quindi se io non posso fare quello che fanno loro
devo compensare con altre doti e altre positività”.
A
sedici anni, quando per regolamento in campo non può esserci il
libero, Federico aveva già le idee chiare per il suo futuro
pallavolistico, sapeva dove voleva arrivare e ha trovato la strada
migliore per raggiungere il suo obiettivo.
“Onestamente
il libero è l'unico ruolo nel quale avrei potuto raggiungere l'alto
livello considerando la mia statura di 183 centimetri, poi mi piace
molto difendere e me la cavavo nel fondamentale del bagher e quindi
già da piccolo avendo questa predisposizione, avevo cominciato a
pensare che potesse essere il ruolo giusto per me. Il libero deve
puntare sul carattere e sulla voglia di lavorare, e vincere quel
premio come migliore in questo ruolo in un campionato nazionale per
me ha segnato un passo in più verso l'obiettivo. È stata
sicuramente una grande emozione e soddisfazione”.
La
sua ambizione molto meticolosa è tenuta ferma e portata avanti con
decisione dal temperamento che non lascia spazio a dubbi di sorta.
Cresciuto
sportivamente nella giovanili della società Jumboffice Firenze dove
all'età di sedici anni ha esordito in serie B2, nella stagione
2010/2011 Federico è passato ai Lupi di Santa Croce dove ha espresso
al meglio il suo talento nella B2 del Centro Incontri ma soprattutto
nell'Under 18 di Lega al termine della quale, anche se la sua squadra
si è classificata quinta alle finali nazionali, si è aggiudicato
appunto un prestigioso riconoscimento, quello di miglior libero della
categoria.
Nel
2011/2012 è stato chiamato da coach Cannestracci, che poi ha passato
il testimone a mister Bertini, nella prima squadra dei Lupi di Santa
Croce dove ha fatto il secondo a Federico Tosi.
“Di
quella mia prima stagione in Serie A2 ricordo come se fosse successo
ieri, l'esordio contro l'Isernia del mio attuale compagno Fiore –
ci racconta Bonami. Io entrai subito in campo fin dal primo set e con
il mio amico schiacciatore Bertoli tirammo fuori una gran bella
prestazione per vincere poi il match al tie break”.
Anche
se Federico è alla Globo da poco tempo, abbiamo voluto sapere da lui
se e quali sono le differenze tra la sua scorsa esperienza in Serie
A2 e questa che sta vivendo ora.
“La
differenza fondamentale l'avverto dentro: a Sora mi sento proprio un
professionista venuto qui per disputare un campionato nazionale
professionistico mentre a Santa Croce ero un ragazzo che sicuramente
meritava di esserci ma comunque appena uscito dall'Under 18 di Lega.
A livello di società non ci sono differenze sostanziali a parte
quelle di territorio, di ambiente anche se entrambi professionistici.
La differenza è la mia posizione e lo stato fisico e mentale con il
quale vivo questa nuova e bella pagina di pallavolo della mia vita.
Sicuramente è stato un grande colpo di sfortuna per Marco Lo Bianco
ma un'ottima occasione per me per allenarmi a un ottimo livello, di
lavorare bene con un allenatore come Fenoglio che struttura
l'attività ad alti ritmi come piace a me”.
Federico
ha fatto parte della Nazionale Italiana Juniores guidata da Bonitta:
“Purtroppo
agli Europei per i quali c'eravamo allenati tanto, non ho
partecipato. Sono stato chiamato a tutti i ritiri a Vigna di Valle e
poi sono andato a fare le Qualificazioni per i Campionati Europei che
si sono svolte a metà aprile del 2012 a Bar in Montenegro. Poi di
nuovo collegiali sul lago di Bracciano e alla fine dell'ultimo raduno
che si è svolto dal 28 giugno al 7 luglio, prima della partenza per
Zocca dove si sarebbero disputati i continentali, eravamo in
quattordici e le scelte tecniche sono ricadute su altri dodici miei
compagni. Mi è dispiaciuto ai Campionati dopo aver preso parte alle
qualificazioni, e ora come ogni altro giocatore under 23,
l'aspettativa c'è ma sicuramente non è il mio obiettivo stagionale,
o meglio, devo prima pensare a fare bene con il club. Devo lavorare
sodo ogni giorno, devo vivere al meglio la palestra per arrivare ad
avere dei buoni risultati con la maglia del Sora perché se alla fine
un premio ci deve essere, arriverà perché ho fatto bene con il
club”.
Questo
periodo è stato anche luogo di scelte di vita importanti per il
giovane Federico:
“Oltre
la pallavolo mi piacerebbe continuare a studiare e per questo mi sono
prenotato ad alcuni test universitari, ma appena si è presentata
questa bella opportunità chiamata Sora ho preso la decisione di
concedermi un anno sabbatico per dedicarmi anima e corpo al compito
che sono stato chiamato a svolgere. Nel frattempo leggerò molto,
terrò la mente allenata con il mio hobby preferito, la lettura”.
In
ogni risposta dimostra di sapere il fatto suo Federico Bonami:
“È
inutile dire che il mio sogno nel cassetto ovviamente come ogni
sportivo è la Nazionale ma da raggiungere dopo un lungo cammino
fatto di esperienze che fortificano le ossa perché a indossare la
maglia azzurra devi arrivarci pronto sia fisicamente che mentalmente.
A
Sora mi trovo benissimo, sia come cittadina che è calda e
accogliente con del cibo ottimo, e sia con la società e i miei
compagni. Oramai il gruppo è molto unito e io non ho faticato a
inserirmi con i più giovani e con i più esperti anche perché sono
un tipo molto socievole e se mi lasci solo chiuso in un ufficio,
faccio amicizia anche con la stampante. Sono molto a mio agio con
tutti e sotto questo punto di vista non c'è alcuna cosa che per ora
mi impensierisca ma sono solo molto contento di essere stato
accettato in questo modo. Ringrazio tutti per l'accoglienza, per
l'opportunità e per la fiducia che ripongono in me, e ora non mi
resta altro che darvi appuntamento sul campo”.
* Sora
25 settembre 2013. Carla De Caris – Responsabile Uff. Stampa Globo
Banca Popolare del Frusinate Sora.
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