11.9.13

Trekking col treno ma non sulla Avezzano-Roccasecca. "Riaprire la ferrovia Avezzano - Roccasecca"

Nella foto la ferrovia che porta verso Melpignano
L’intervento di Enzo Di Stefano sulla ferrovia che chiede di tornare a riunirsi, di riconvocare un tavolo di discussione con tutti gli enti interessati. Di Stefano chiede poi <quali sono questi tempi di realizzazione>. Ne vuole conoscere i dettagli. Enzo Di Stefano interviene contro il taglio
della ferrovia, vuole sapere cosa si sta facendo per salvare il famoso “trenino del Liri” che per esperti di ferrovie non può chiudere perché il sorano è zona sismica di prima categoria. L’ex Onorevole si rivolge al comitato che si sta battendo per salvare la tratta chiedendo di continuare nella sua battaglia che approva in tutto. C’è poi l’ipotesi della Regione Abruzzo di gestire la tratta ferroviaria. Arriva ora la nota dell’On. Pilozzi (SEL):

L'ambientalista, per andare a Melpignano è partita da Cassino
Riaprire la ferrovia Avezzano - Roccasecca

Riaprire il prima possibile la tratta ferroviaria tra Avezzano e Sora dopo i necessari interventi di manutenzione: questa la richiesta di Nazzareno Pilozzi, deputato di Sinistra Ecologia Libertà, in un'interrogazione presentata oggi al Ministro dei Trasporti in seguito al rinvio sine die dell'apertura della tratta ferroviaria annunciato da Rete Ferroviaria Italiana.

"Una delle più antiche tratte ferroviarie d'Italia, utilizzata ancora oggi da migliaia di persone - soprattutto studenti - non può e non deve essere abbandonata dal gestore pubblico" continua Pilozzi.

La richiesta del deputato ciociaro è quella di trovare subito i fondi necessari per completare le opere di manutenzione della struttura e terminare i lavori.

Secondo i dati dell'Osservatorio Regionale Trasporti dell'Abruzzo (TRAIL), la tratta ha oggi un traffico medio giornaliero feriale pari a ben 28 mila viaggiatori/chilometro, con un incremento negli ultimi anni pari al 16%, dunque niente affatto una tratta in via di abbandono ma, anzi, una struttura sempre più utilizzata dai tanti pendolari del territorio.

"La cosa è ancora più assurda se si pensa che, negli ultimi anni, RFI ha investito molti soldi per mettere in sicurezza tutti i 79 km della tratta, la quale oggi risulta avere standard di sicurezza tra i più moderni. La chiusura a tempo indeterminato comporterà l'inevitabile. 

"Oltre agli inevitabili disagi per gli utenti della tratta, anche in presenza di un servizio sostitutivo, la chiusura della ferrovia costituisce un errore strategico fondamentale, in contrasto con una politica nazionale dei trasporti volta a incentivare l'utilizzo di mezzi a basso impatto ambientale, riducendo le emissioni di gas serra e l'inquinamento ambientale" ha concluso Pilozzi.

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