Come FP-Cisl e FNP-Cisl
Territoriali per l ‘Ospedale di Sora , siamo stati chiamati in
causa numerose volte in questo periodo di calma apparente , le prese
di posizione dei cittadini si sono ulteriormente infittite da quando
si sono sapute le nuove prodezze della nostra ASL.
Ovviamente alcuni
cittadini hanno cercato di avere notizie ma tolte poche indicazioni
generiche, sono stati forse ritenuti non adeguati ad essere
informati, come se non bastasse essere cittadini italiani, di quelli
che pagano le tasse e mantengono in piedi le Bengodi della Casta.
Ci preoccupa la mancata
presa di distanza dalle notizie vere o presunte di tutta una serie di
personaggi “Amici” di tutti e di coloro sempre pronti a difese
d’ufficio fuori tempo quale forma per farsi notare dal potente di
turno.
Comunque le notizie stampa
di oggi sulla posizione chiara del Direttore Sanitario della ASL e la
smentite di prammatica , con addirittura tre soluzioni da dare in
pasto alla gente e tirate fuori dal cappello a cilindro di qualche
incantatore di serpenti, al momento giusto ci confermano che
qualcosa bolle in pentola , speriamo che non sia la Patacca
autunnale.
Allo stato dell’arte,
stigmatizziamo l’atteggiamento della direzione della ASL, nel
perseguire un modello ingiusto e discriminatorio nei confronti dei
“Ciociari”, nell’essere strumento delle scelte delle Lobby
romane, da più parti bollate di ricerca solo del proprio tornaconto,
chiaramente chiamiamo in causa Zingaretti, ricordandogli che lui
dovrebbe essere il Presidente di tutti, facciamo appello a tutti
coloro che rappresentano la Provincia di Frosinone nelle stanze del
potere a rispettare il mandato degli elettori, che hanno diritto alla
salute come tutti gli altri, hanno diritto a sapere cosa si trama a
loro danno e soprattutto hanno diritto ad essere rappresentati in
modo adeguato.
Come CISL , vorremmo
ricordare che qualunque ipotesi di adeguamento dei bisogni sanitari
della provincia deve iniziare con la cancellazione delle illegittime
macroaree, senza questo passo indispensabile, ogni proposta non può
avere fondamento, è sempre annullabile e vanificabile nei fatti.
Ovviamente non basta prometterlo, le macroaree vanno cancellate “de
jure”, altrimenti è una pianta che continuerà a dare frutti
avvelenati.
Più volte la CISL ha
affermato che la Sanità non può essere gestita con criteri
ragioneristici , anzi con la politica della lesina nei confronti di
alcuni, mentre per altri si adottano criteri di allegra finanza.
Non vogliamo rifare il
doloroso elenco delle scelte che hanno annichilito la sanità nel
Lazio in generale e con particolare gravità nel Frusinate , scelte
rigorosamente bipartisan, a cui non si è mai messo riparo colpendo
rendite parassitarie, nomine di comodo,duplicazioni di funzione,
premi e prebende, ma si continua sparando nel mucchio , continuando
nell’attentare alla congruità delle prestazioni ai cittadini. Ci
sarà pure qualcuno che uscirà dalla logica della democrazia
dirigistica di chi ha il potere, anzi di chi è nelle stanze del
potere, ci sarà un Papa Francesco anche in politica che dica “Il
re è nudo” e dia inizio ad una ricostruzione prima morale e poi
civile, economico e sociale di questa Italia , che va alla rovina tra
le dispute degli interessi personali e il mantenimento dei privilegi.
Ancora una volta la CISL
scesa in campo, come per il passato, chiede alle forze politiche del
distretto di incalzare i loro apparati a tutti i livelli, chiede alle
altre forze sindacali di mantenere la mobilitazione unitaria della
giornata di grande democrazia di San Giovanni e ai cittadini tutti
di testimoniare il loro dissenso da questo modo di fare politica.
* Comunicato stampa a firma di FP-CISL FNP-CISL FROSINONE. L’incaricato della Comunicazione Damiani
Rodolfo.
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