Mi
riferivo alle tre serate del ”Lir’Opera
Festival” , mi riferivo alle tre sorane,
G. Zappacosta, M. Lecce e C. De Gasperi che
si sono distinte, mi riferivo alle tre Artiste che si sono esibite nella serata
di chiusura, mi riferivo ai tre Maestri Flauto, Pianoforte e Fisarmonica che
hanno eseguito il commento musicale, mi
riferivo al Maestro Donato Di Stefano,al Maestro Patrizia Biccirè e al fantasioso Ivano Capocciama (Foto da www.verolidomusartis.it), che hanno programmato questa ultima serata su tre basi musica, canto e poesia.
riferivo al Maestro Donato Di Stefano,al Maestro Patrizia Biccirè e al fantasioso Ivano Capocciama (Foto da www.verolidomusartis.it), che hanno programmato questa ultima serata su tre basi musica, canto e poesia.
Degno
coronamento ad un progetto futuribile
l’evento ospitato in P.zza Anunziata, tutto giocato fra elementi classici, assemblati per regalare al pubblico una
bellissima sorpresa.
Credo che
pochi ricordino il Teatro Flajano, il teatro dei paradossi, della
sperimentazioni e del non sense che poi
il senso lo aveva. Di solito più artisti
sulla scena interferivano fra di loro ed erano interattivi con il pubblico e non necessariamente
sacrificavano alla stessa Musa.
La
sceneggiatura opera del pirotecnico Capocciama , che certo ricorda Flajano,
presenta tre Artiste che si alternano ai
microfoni e recitano poesie, cantano e si muovono seguendo il pulsante sostegno
della musica.
Ricordate
questi tre cognomi Sorbo, Scarponi e la giapponese Okomo, sono già più di una
promessa, e hanno ben interpretato la sceneggiatura predisposta dall’Amico
Ivano e dal Maestro Patrizia Biccirè, di
cui hanno seguito i corsi con evidente profitto.
In pochi
giorni le Interpreti hanno imparato a porgere le poesie e immediatamente dopo a
cantare un’aria lirica in qualche modo collegata alla lettura.
A volte da
sole a volte in coppia hanno creato momenti di buona interpretazione mimica,
superando la staticità che di solito accompagna l’esecuzione lirica.
Dopo un
inizio, in cui l’emozione e le
difficoltà insite in un’azione dinamica che presentava recitazione, canto e
mimica,in sordina, la bontà degli insegnamenti e la coerenza dello studio
impartiti nel corso dei Master dal
Maestro Biccirè, hanno preso il sopravvento e come le serate precedenti abbiamo ascoltato la Giapponese Okomo,
una voce di buona tonalità e una personalità
già chiara da Artista di qualche
esperienza; Sorbo , recitazione da buon interprete, ben adatta ai testi, voce ben impostata, tendente a volte ad
arricchire l’acuto, ottima nelle parti mimiche; Scarponi, una recitazione
arricchita da ammiccamenti quasi a cercare consenso dal pubblico, una buona
voce che sotto una guida esperta quale
quella del maestro Biccirè avrà una sicura evoluzione positiva e attualizzare
tutte le potenzialità che ha lasciato intuire.
Commento
positivo sulla Mission di P.zza Annunziata, un richiamo all’attenzione dell’Assessore Petricca per
serate di grande cultura , quale quelle del Lir’Opera Festival e sul progetto complessivo di rilancio del
territorio attraverso attività culturali
che rappresentino un riferimento
internazionale come Accademia di Studio, come programmi di esecuzioni di
qualità, come centro studi critici di
estetica musicale e di sperimentazione
artistica, quali li sta definendo il Maestro Donato Di Stefano.
Applausi a
scena aperta dal numeroso pubblico, proveniente anche da altre località delle
Provincie limitrofe e dimostrazioni di affetto nei confronti dei giovani
artisti che si erano esibiti nelle serate precedenti.
Particolarmente
festeggiata Chiara De Gasperi, che malgrado un fisico minuto sorprende per
potenza vocale, per personalità e per la naturalezza con cui si esibisce.
Confido che
con l’aiuto di tutti gli uomini di cultura, la condivisione degli
Amministratori, i Sindaci Duro di Isola e Tersigni di Sora si sono già espressi in positivo, il Maestro
Donato Di Stefano sia PROFETA IN PATRIA.
* Sora 11 settembre 2013. Damiani Rodolfo.
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