CHI LA DURA………….
Gli eventi a Sora sembrano che
non finiscano mai. Abbiamo esaurito il contenitore VIVISORA, ma soprattutto la CULTURA sembra voler riprendersi la scena e smentire quanti giudicano la
Cultura come un
optional costoso e di scarso richiamo. Un settore importante invece , che in molti comuni è fonte di lavoro e di ritorni economici come a
Viareggio il Carnevale, a Spoleto il Festival, a Ceppaloni la rassegna dei film comici, a Montenero di Bisaccia
il Premio e le rievocazioni del “Tratturo”, ricordate “I pastori”,
rievocazioni storiche, rassegne spesso
inventate di sana pianta, convegni di studio, parliamo della “CULTURA”.
BASTA CREDERCI BASTA AFFIDARSI A CHI …………
BASTA AVERE COSTANZA
Sotto il segno di Donato Di
Stefano, si è riconfermato il ruolo
centrale di P.zza Annunziata, nella programmazione di eventi all’aperto, con pari soddisfazione dedichiamo l’attenzione a P.zza Mayer Ross, un comprensorio vasto e articolato dedicato alla cultura :
Auditorium, un solo difetto doveva essere grande il doppio, il” parterre en
plein air” adatto a numerose tipologie di spettacolo, il Museo
Archeologico, centro ideale delle nostre radici e della nostra cultura,il Museo
della Media Valle del Liri e l’annesso chiosco, veramente proteiforme nella
flessibilità di uso. Nelle due sere del
14 e 15 , il Chiostro del Museo e, per
cause contingenti, l’Auditorium sono stati
palcoscenici privilegiati della prorompente vitalità diArtisti sorani, gratificati da una
presenza massiccia di concittadini. La
sera del 14, si è rievocata la figura di
Alberto Santucci, Dirigente di cui tutti
avvertiamo la perdita in termini sociali e di amicizia, con i presenti stretti con grande affetto alla
vedova e ai due figli. Nel corso
dell’evento il Chiostro è passato dall’essere
palestra dell’arte calligrafica , illustrata dai capolavori del maestro Franco Taglione e
dei suoi amanuensi, con un commosso
omaggio alla memoria dell’Amico Alberto, subito dopo si è trasformata in una
sala concerto con Sandro Gemmiti al
pianoforte (Foto), da cui ha tratto melodie che hanno annullato il tempo e la distanza , dal classico, al
folklorico, al moderno in sinergia con
la magica fisarmonica di suo fratello Fabio (Foto), con un saggio di alta scuola da Mozart
a Rimski Korsakof a Piazzolla a Fletcher a Sullivan a
Ellington, dalla serenità mozartiana, al ritmo spasmodico della scuola russa , al sincopato dello swing, in un crescendo di emozioni ci ritroviamo in un conventillos argentino dove due danzatori di Tango interpretano “Milonguando por la Historia”, il duo GIOIA ABBALLE
SIMONE FACCHINI (Foto), mostrano la
perfezione dei loro movimenti e giustificano la definizione di Tango: la sublimazione del coraggio, è il paradigma
dell’amore, l’uomo, la donna, la storia della loro unione e non un pensiero triste che si balla. Commovente
l’omaggio canoro della bravissima Erika Ferrari, recente vincitrice di Talent in Canto , a Alberto Santucci. Brava come sempre la solare Roberta
Pugliese (Foto), nel ruolo d presentatrice, fascinosa Francesca Bellino e la sua voce, che ha letto una dedica del
Maestro Taglioni all’Amico Alberto, una
breve poesia in memoria di Alberto
stesso del poeta Rodolfo Damiani, di
cui ha anche letto una poesia dedicata ai Maestri Tangueri. Seguiva la visita alla Mostra dell’Artista Sorano
Michele Rosa, che tra i suoi impegni internazionali, dimostra sempre il suo
attaccamento a Sora e la visita al Museo Archeologico illustrata dalla Direttrice Manuela Cerqua, che sta rilanciando il museo
e le attività di ricerca archeologica e
che ha coordinato e amalgamato le parti della serata con la Dott.ssa Stefania
Tersigni, Sandro Gemmiti e Franco Taglione. Dobbiamo stigmatizzare l’azione
intelligente e fattiva della Dott.ssa Cerqua, che in sintonia con quanto avviene
in musei più blasonati cerca sinergie che pongano poi al centro
dell’attenzione il museo stesso. Visibilmente soddisfatti il Sindaco Ernesto Tersigni e l’Assessore Petricca, per il successo della serata e
per la qualità del pubblico presente , tra cui
personaggi del mondo culturale della Provincia, uno per tutti il
Poeta Massimo De Santis, vincitore di
numerosi premi internazionali.
Nel tardo pomeriggio del 15 , nell’Auditorium ,
abbiamo assistito ad un'altra performance di talenti sorani. Già nelle tre
serate targate Di Stefano avevamo avuto la gradita sorpresa di riascoltare
Gabriela Zappacosta e per la prima volta
Marina Lecce e Chiara De Gasperi, tre
voci diverse ma di ottima lega. Chiara De Gasperi, una giovanissima, minuta ,
occhi di brace, labbra sempre atteggiate ad un sorriso indecifrabile, a vederla
sembrerebbe impossibile ma non ha niente da invidiare come voce ai giunonici soprani , come è tradizione.
Credo che nei suoi progressi è ben visibile la mano del Maestro Di Stefano in
veste di talent scout e di creatore di talenti. Marina Lecce, ricorda le nobil donne meridionali dallo sguardo
altero e dai capelli corvini, una voce
dalle grandi qualità interpretative
drammatiche, una voce che ha le
inflessioni delle cantanti
americane di Swing, dei falsetti sincopati,
ricordate “Stormy weather”, dice che sta studiando, ma per me i suoi maestri
l’hanno già iscritta all’università.
Gabriella Zappacosta, coraggiosa, pur avendo già raggiunto dei
traguardi, ha voluto fare il salto di qualità, con umiltà ha ripreso a studiare
e i risultati si vedono, sia nel modo che nell’intensità del canto, potrei dire
è assolutamente padrona del metronomo e
del pentagramma e soprattutto della scena. Una compilation di stili , di epoche e di contenuti in cui particolare risalto hanno avuto i
duetti tra Marina e Gabriella, a mio avviso eccellono nelle grandi romanze
classiche napoletane. Chiara in una serata di musica leggera ha
dato un saggio della sua voce , di sicuro avvenire e della sua umiltà,
che è la caratteristica dei grandi artisti. Impareggiabile il linguaggio
corporale della danzatrice che
accompagnava il canto, di alta scuola, grande concentrazione e assoluta
fluidità di movimenti. Adeguato il
commento musicale. L’evento descritto è parte di un progetto musicale di più ampio respiro, frutto
dell’incontro delle cantanti Gabriela e Marina con il prof. Nicola Di Nardo. Il Prof. Di
Nardo è un genio universale, un personaggio versatile come gli umanisti del
Rinascimento, che accanto ai titoli accademici e alle lezioni “ex chatedra” ha la passione e il carisma della musica, in
cui eccelle come pianista e come elaboratore di testi e loro adattatore alle
necessità sceniche e di esecuzione. Sala piena, ancora la
soddisfazione del Sindaco , che alla mia domanda di candidare Sora per almeno un evento culturale
importante ha annuito con convinzione,
la stessa convinzione con cui si è espresso Jula nel portare i saluti
dell’Amministrazione. CULTURA e TRADIZIONI deve essere il binomio del rilancio di SORA.
* Sora 17 settembre 2013. Rodolfo Damiani.
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