8.4.17

ROCCO MORTELLITI: ADELMO


L’esordio alla regia di Rocco Mortelliti, nativo di Ceprano, avviene nel 1987 con il film girato in Super8 ed ambientato nel suo paese natale dal titolo “Adelmo”. Il lungometraggio ci parla di un trentenne, disoccupato, che vive ancora assieme all’anziana madre ( nel film interpretata dall’attrice di teatro, napoletana, Rina Franchetti, scomparsa all’età di 102 anni ). In paese gli abitanti, vedendolo molto cosi’ semplice, credono che abbia qualche problema psicologico, motivo per cui lo giudicano “lo scemo del villaggio”. Gira sempre con una bicicletta ed, una mattina come le altre, sarà investito dalla giovane dottoressa Paola, nuovo medico condotto di Ceprano da poco rimasta vedova. La giovane donna è molto bella e ciò porta Adelmo, mentre lo sta soccorrendo, a rimanere senza parole. Siccome questi ha una somiglianza con il marito defunto, tra i due nasce, prima una simpatia, in seguito se ne innamora. L’invidia da parte degli abitanti del paese, in primis il sindaco suo rivale in amore, porterà Adelmo ad essere umiliato e diviso da Paola. In preda all’alcool, il disoccupato diventa violento tanto da arrivare a ferire, col ferro arrugginito, più di qualche conoscente e farà ritorno a casa grazie al proprietario di un furgoncino ( Tony De Bonis ). Lo scrittore Andrea Camilleri, suocero del regista, ha firmato la sceneggiatura. Quattro anni dopo Rocco Mortelliti ha diretto, assieme a Francesco Ranieri Martinotti, il film ad episodi “I tarassachi”.

* Veroli 8 aprile 2017. Gabriele Mattacola.

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