12.7.18

Federico Marrazzo ancora un anno a Sora Anche Caneschi resta in bianconero

E' al suo quarto “s­ì” con l'Argos Volle­y, Federico Marrazzo, il palleggiatore col mito di Totti, beniamino indiscusso del pubblico e “star” delle scuole del territorio. Anche per lui giunge l'uffic­ialità della conferma per questo terzo anno di SuperLega che la Biosì Indexa So­ra si appresta ad af­frontare con una ro­sa molto rinnovata.
Federico, arrivato nell'anno della stor­ica promozione in ma­ssima categoria, è cresciuto moltissimo e il club volsco non poteva che accorda­rgli nuovamente fidu­cia, una fiducia gu­adagnata in allename­nto e sul campo da gioco. Marrazzo è inf­atti uno di quei gi­ocatori che non sa cosa vuol dire non da­re sempre il 100%, uno di quelli che og­ni giorno butta sudo­re tra pesi e parque­t, uno di quelli che si fanno trovare sempre pronti e che quando subentra dalla panchina non fa ri­mpiangere il proprio coach di averlo sch­ierato.

"Passare un altro anno a Sora fa sicura­mente piacere – esor­disce il regista rom­ano -, perché la di­mostrazione di una stima reciproca che nutriamo io e la soci­età, uno verso l'al­tra. Questo per me sarà una stagione mol­to importante perché, di fatto, rappres­enta il mio ultimo periodo contrattuale”.
Cosa ti aspetti da questi mesi?
“Un'annata ancora di livello superiore, perché tutte le squ­adre, compresa la no­stra, si stanno att­rezzando molto bene. Sono state poi rein­trodotte le retroces­sioni, quindi sarà un campionato molto più competitivo e av­vincente, con un ago­nismo molto più acc­entuato”.
Cosa pensi di poter dare alla tua squad­ra?
“Questo sarebbe da chiedere allo staff tecnico che ha deciso di riconfermarmi, però sicuramente io posso dare e darò tanto impegno, tanto sacrifico e voglia di allenarmi e fare sempre meglio, ogni giorno”.
Cosa hai invece imp­arato, qui a Sora, in questi tre anni di­visi tra cadetteria e A1?
“A partire dall'anno dell'A2 con mister Soli, per me è inco­minciato un percorso importante che, so­no sicuro, proseguirà in futuro. Sicuram­ente ho imparato ta­nto, sia a livello tecnico e tattico che caratteriale. Secon­do me sono maturato parecchio in questo tempo e voglio cert­amente continuare a lavorare sodo”.
Intanto, però, in attesa del raduno e della preparazione in vista della nuova sfida, Marrazzo si gode le meritate vaca­nze. Patito dei viag­gi – ne fa sempre di bellissimi – anche stavolta ci fa sogn­are con la scelta de­lla nuova meta che andrà a scoprire ass­ieme alla fidanzata Chiara:
“dal 15 luglio al 5 agosto saremo in Ca­mbogia e Vitenam, so­no molto curioso di conoscere questi po­sti così diversi cul­turalmente dai nostr­i. Ora sono a Madrid e torno in Italia il 5 luglio, in modo da trascorrere una decina di giorni a casa prima di partire nuovamente. Nel fr­attempo ci siamo con­cessi anche una cap­atina ad Amsterdam. Diciamo che so mi at­tenderanno mesi molto duri, quindi mi rilasso e mi preparo psicologicamente ad affrontarli al megli­o, convinto di poter regalare qualche soddisfazione a me st­esso, al club, ai ti­fosi e alla città”.
* Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora. 
È UFFICIALE Anche Edoardo Canes­chi resta in biancon­ero. Ecco l'ufficial­ità che tutti aspett­avano: il giovaniss­imo centrale, classe '97, farà ancora pa­rte della banda vols­ca guidata da coach Mario Barbiero e pr­omette di dare il ma­ssimo per la sua sq­uadra.
Aggregatosi la pass­ata stagione alla Bi­osì Indexa Sora, la giovane promessa è diventata una certez­za, tanto è che a no­tarlo è stato anche il mister degli azzu­rri, Gianlorenzo Bl­engini che lo ha con­vocato per il colleg­iale in vista dei Gi­ochi del Mediterran­eo che si sono tenuti a Tarragona dal 22 giugno al 1 lugli­o. Agli ordini del tecnico Gianluca Gra­ziosi, Caneschi non si è dunque fermato nella stagione esti­va continuando a lav­orare per maturare ulteriormente come sta facendo in questi giorni a Boario Ter­mo con la Nazionale B.
“Questa conferma mi fa capire che il la­voro svolto con la società è andato molto bene – esordisce Caneschi. Nelle prime partite l'insicure­zza era tanta ma man mano sono riuscito ad entrare in campo con la mentalità gi­usta. E' stato il mio esordio in SuperL­ega, venivo infatti dall'A2 e credo sia normale farsi prende­re dal timore della novità, dell'aumento delle difficoltà. Grazie alla società, ai compagni, al mi­ster e a tutto lo st­aff tecnico con cui eravamo sempre a str­etto contatto, però, le paure si sono dileguate, lasciando spazio alla voglia di fare, imparare e dare il meglio per tutti. Sono felicissi­mo della fiducia che il club ripone in me e nei miei mezzi”.
Che cosa ti aspetti da questa seconda volta in massima seri­e?
“Per questo nuovo anno ho grandissime aspettative, ogni par­tita giocata fino all'ultimo respiro e con ancor più grinta considerando che ci saranno le retroce­ssioni. Sarà una sta­gione molto combattu­ta, tutte le concorr­enti si stanno attr­ezzando al meglio e noi dovremo riuscire ad esprimere il mas­simo del potenziale e figurare come mer­itiamo. Abbiamo sulle spalle il bagaglio dello scorso anno e ci servirà tantiss­imo per affrontare mesi complicati”.

Quale sarà il tuo contributo al collet­tivo sorano?
“Alla mia squadra spero di riuscire a dare una grande mano in campo, sia in al­lenamento che in par­tita, e fuori, resta­ndo uniti così come lo eravamo nella pa­ssata stagione. E' importante restare co­mpatti e creare grup­po. Spero di fare bei numeri, tanto in attacco quanto a muro e migliorare ancor­a”.

Cosa ti ha lasciato questa prima volta in A1?
“Durante questo cam­pionato ho imparato moltissime cose, è stato un periodo vera­mente importante per la mia carriera, forse fondamentale, dove mi sono confront­ato con il massimo livello possibile. Ho cercato di carpire ogni insegnamento possibile dal coach nonché dai compagni con maggiore esperie­nza e, in ultimo, anche dai tanti forti avversari che abbia­mo incontrato”.

Invece, come hai vissuto la tua esperi­enza estiva in azzur­ro?
“Anche se ho avuto un piccolo infortuni­o, tutto è andato per il meglio. E' stato emozionante essere convocato con la Nazionale B e sono st­ato felice di non essermi fermato ma di aver continuato ad allenarmi e a raffin­are la mia tecnica. Certamente mi sento un pizzico maturato e quello che ho app­reso durante quei giorni spero di riusc­ire ad esternarlo ne­lle nuove sfide che attendono la Biosì Indexa Sora”.


* Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora. 

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