7.2.22

Economia e vita sociale affossata, questa è anche una crisi di valori

                            Frosinone
LUIGI DE MAGISTRIS: “PRESTO DEMA FRA I FONDATORI DI NUOVO SOGGETTO POLITICO”

Appena finito di festeggiare il compleanno, due giorni fa, Romolo Rea da tempo nella componente di DEMA va avanti con la sua azione politica:

“I numerosi AUGURI ricevuti, tramite messaggi, telefonate ecc. (anche da chi non sentivo da molto tempo) mi infondono nuovo slancio e entusiasmo”.

L'appello è rivolto ai tanti amici, e non solo, che saranno chiamati nei prossimi giorni a partecipare alle iniziative: “Adesso, insieme, dobbiamo costruire subito il nuovo soggetto politico da contrapporre alle forze centriste e neoliberiste che ci governano e che hanno ridotto il Paese al disastro”.

Sulla crisi di questi tempi ormai generalizzata Romolo Rea, già consigliere regionale del Lazio, sindaco di Arpino e ora dirigente nazionale DEMA, afferma che: “Questa non è solo una crisi economica, politica e sociale, è una crisi di valori: stiamo attraversando un periodo buio, di decadenza morale e culturale! Occorre impegnarsi e lottare per ridare centralità alla dignità della persona non alle logiche del profitto!

Dobbiamo impegnarci TUTTI, nei limiti delle nostre possibilità, per costruire una nuova forza politica anticapitalistica, antifascista e chiaramente ispirata ai valori del Socialismo per ridare soprattutto alle future generazioni prospettive e fiducia nelle istituzioni democratiche nate dalla Resistenza, cui parteciparono e si immolarono migliaia di comunisti, socialisti e democratici per difendere la nostra libertà. DemA, il movimento politico fondato da LUIGI de MAGISTRIS e di cui sono componente dell'Ufficio di Presidenza, è protagonista determinante di questo processo costituente che non può più essere rinviato! Stiamo organizzando diverse iniziative cui presto sarete chiamati a partecipare”.

NEL M5S SI MANIFESTA TUTTA LA PERPLESSITA': “GREEN PASS AFFOSSA ECONOMIA E VITA SOCIALE. INASPRIMENTO INGIUSTIFICATO, ADESSO IL CERTIFICATO RAFFORZATO VA ELIMINATO”

Tra questi c'è anche la ciociara Enrica Segneri. Quindici parlamentari dei 5 Stelle manifestano perplessità e lanciano una critica chiara.

Enrica Segneri, parlamentare della Camera dei Deputati eletta in provincia di Frosinone, firma il comunicato stampa del MoVimento 5 Stelle.

“Il green pass rafforzato sta letteralmente affossando le attività commerciali, i settori alberghiero, turistico e della ristorazione; cinema, teatri e musei sono in fortissima difficoltà, e le società sportive si dichiarano non più disponibili ad accettare restrizioni palesemente discriminatorie, peraltro per un ambito che genera salute e contribuisce a fare reale prevenzione”: così i parlamentari del Movimento 5 Stelle: Maria Laura Mantovani, Marco Bella, Alberto Zolezzi, Gabriele Lorenzoni, Marianna Iorio, Vita Martinciglio, Antonella Papiro, Niccolò Invidia, Pietro Lorefice, Mauro Coltorti, Patrizia Terzoni, Mirella Emiliozzi, Sabrina Ricciardi, Carmen Di Lauro ed Enrica Segneri.

“E manifestiamo tutta la nostra perplessità e critica di fronte all’ultimo decreto-legge che inasprisce ulteriormente misure già non proporzionate rispetto all’attuale situazione. Pensiamo agli appelli accorati del settore alberghiero, cruciale per l’economia del nostro Paese: il comparto lamenta perdite ingenti e crolli delle prenotazioni. Il governo se n’è accorto, ma ha scelto la via peggiore per reagire, prevedendo addirittura un trattamento di favore (l’ingresso anche col solo tampone) esclusivamente per i turisti stranieri, un trattamento “speciale” che riserva loro maggiori diritti rispetto ai cittadini italiani: una cosa mai vista prima. E’ una proposta assolutamente controproducente, poiché inasprisce gli animi e difficilmente servirà a aumentare il flusso di turisti dall'estero” proseguono i parlamentari pentastellati.

“Altro settore fortemente penalizzato è quello della cultura, di cui l’Italia ha sempre fatto vanto. Troppe e immotivate le restrizioni e troppo oppressivo il clima di paura che si è generato; la situazione ci chiama a dare di nuovo respiro a teatri, musei, circuiti culturali, eventi che sono deserti e chiedono sostegno. Rendiamo più libera la fruizione e cerchiamo di riportare i nostri cittadini a una più realistica e proporzionata percezione dell’effettiva condizione epidemiologica”.

“Riguardo alla scuola e allo sport giovanile, ribadiamo con forza la posizione del Movimento 5 Stelle: no all’introduzione di discriminazioni tra vaccinati e non vaccinati, perché la scuola è il luogo dell’inclusione e non della discriminazione. Invece il governo, da quanto deciso nell’ultimo CDM, continua con misure divisive e di dubbia efficacia” proseguono i parlamentari.

“Intanto in Parlamento ci ritroviamo in questi giorni a convertire i decreti-legge di dicembre, che non sono più attuali. Ma invece di prenderne atto, il governo persegue scelte che non appaiono basate su una corretta valutazione del rapporto costi e benefici: ha poco senso imporre in maniera così pervasiva e impattante l'obbligo di green pass rafforzato, che oggi tocca anche ambiti cruciali quali quello del lavoro e delle attività produttive. Stiamo presentando emendamenti e chiediamo fermamente al governo di retrocedere dalle sue posizioni più estreme e meno giustificate”.

“Il tasso di letalità sotto i 50 anni fra persone non fragili è molto basso, la patogenicità è più bassa rispetto alle altre varianti, perciò le misure per le fascia di età più giovani e le restrizioni appaiono difficilmente giustificabili. Il governo italiano ha voluto introdurre misure restrittive più dure che in tutto il resto del mondo anche in quest'ultima fase, al prezzo di disagi e sofferenze per tanti cittadini e attività. Restrizioni esasperate che non hanno avuto effetto sulla circolazione della variante Omicron, che ha fatto il suo corso. Ora siamo nella fase calante dell'ondata, con meno criticità per gli ospedali. È ora di liberare le persone. Ognuno ha acquisito dimestichezza con le misure di sicurezza e le persone sapranno regolarsi da sole per difendersi, senza la necessità di un intervento da parte dello Stato Centrale”.

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