“La chiesa di Santa Maria degli Angeli ed il ritiro dei Padri Passionisti a Sora”, nel pomeriggio la presentazione del libro di Cosimo SpassianiSi è tenuta, oggi pomeriggio, presso la Chiesa di S. Maria degli Angeli del Convento dei Padri Passionisti, la presentazione del volume “La chiesa di Santa Maria degli Angeli ed il ritiro dei Padri Passionisti a Sora” di Cosimo Spassiani.
Per il Comune di Sora, che ha patrocinato l'evento, ha portato i suoi saluti l'Assessore alle politiche culturali e Vice Sindaco Maria Paola Gemmiti.
"Il volume ripercorre la lunga vita del Ritiro di Santa Maria degli Angeli e dei religiosi che vi hanno dimorato, raccontando anche le caratteristiche del territorio a cui è legato e della comunità sulla quale i Padri Passionisti hanno vegliato con fede profonda, da quando, nel 1842, furono qui chiamati per portare la loro testimonianza evangelica".
I dettagli portati dall'Amministrazione Comunale: “Adagiato alle pendici del Colle Sant’Angelo, da secoli esiste un luogo dove la bellezza della natura e l’opera dell’uomo si fondono nella spiritualità cristiana: il Ritiro di Santa Maria degli Angeli. Fin dalla sua origine questo convento non è solo riconosciuto nel suo valore di luogo di devozione e di preghiera dai sorani, ma esercita anche un grande fascino sui visitatori che entrano in città. Fulcro visivo e morale del territorio, rappresenta il punto d’incontro, ideale e geografico, tra la laboriosa comunità locale, il suo ambiente e la fede che emana. In occasione della festività di San Gabriele dell’Addolorata ed a conclusione del Giubileo straordinario celebrato in questo anno per il centenario della canonizzazione del santo, la Comunità Passionista di Sora organizza una conferenza di presentazione in occasione della stampa del libro di Cosimo Spassiani sulla storia della chiesa e dell’annesso ritiro". E per concludere con quello già visto: "Il volume ripercorre la lunga vita del luogo e dei religiosi che vi hanno dimorato, raccontando anche le caratteristiche del territorio a cui è legato e della comunità sulla quale i Padri Passionisti hanno vegliato con fede profonda, da quando, nel 1842, furono qui chiamati per portare la loro testimonianza evangelica”.
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