di Carla De Caris *
Lavora al centro della sua
Globo Banca Popolare del Frusinate Sora il Direttore Sportivo Alberico Vitullo
che a pochi giorni dall'annuncio dell'arrivo dello schiacciatore austriaco
Marcus Guttmann, mette a segno un altro colpo di mercato portando nel club di
corso Volsci, Marco Cittadino.
Il centrale lametino di 201 centimetri
classe 1984, nei suoi 10 anni di carriera pallavolistica ha frequentato poco il
giro della serie A2 ma ha sempre vissuto la B1 da vero protagonista militando nelle società
più accreditate di tutto lo stivale. Anche Marco è un atleta dall'indubbia
duttilità, dimostrata soprattutto nelle ultime due stagioni durante le quali
per problemi societari è stato chiamato a ricoprire il ruolo di opposto dove si
è trovato a proprio agio facendo molto bene tanto da far parlare classifiche e
statistiche.
Cittadino ha iniziato a
giocare a pallavolo nel suo paese natale, Lamezia Terme, dove tra le fila della
Volo Virtus ha disputato il campionato di Serie C nell'anno sportivo 2002/2003.
Alla fine di questa stagione ad attenderlo c'è stato subito un salto triplo che
l'ha portato direttamente nella cadetteria ingaggiato dalla Pallavolo Cosenza
che a soli 19 anni gli ha dato l'opportunità di vivere questa esperienza.
La società calabrese ha
tenuto con se il posto 3 anche per il campionato seguente, quello 2004/2005,
quando ha disputato la B1.
Si aprono così per Marco nove lunghi anni di militanza e di lotte in questa
serie, ogni anno in società diverse tra ottime prestazioni e ritorni come nel
caso di Lamezia Terme e Brolo dove ha giocato ad anni alterni.
Per il torneo del 2005/2006 la Pallavolo Lamezia
lo ha voluto e riavvicinato a casa ma già nella stagione seguente il centralone
ha attraversato lo stretto stretto per vestire la maglia del Camicia Castello
Brolo sempre in B1.
Dopo l'esperienza sicula di
nuovo una stagione a Lamezia Terme, quella 2007/2008, e prima di ritornare al
Volley Brolo nel 2009/2010, anno in cui ha vinto il premio come miglior
centrale alle Final Four di Coppa Italia di Serie B, è sbarcato al Cortona
Volley.
L'anno sportivo 2010/2011 è
stato quello della Kerakoll Catania mentre il 2011/2012 quello della Dress
Lines Pineto. In Abruzzo Marco ha vissuto il momento di rivoluzione del suo
ruolo perché la squadra, rimasta orfana del suo opposto D'Angelo, ha trovato
un'ottima soluzione nello spostamento di Cittadino in zona 2. In questo nuovo ruolo il
giocatore si è dimostrato talmente a suo agio che dopo un'occhiata alle
statistiche di fine gara la società ha deciso di acquistare un altro centrale
confermandolo opposto titolare.
“È stata per me una
stagione molto particolare – ci racconta Marco Cittadino, - non credo sia
andata male, anzi! e non nascondo che nelle ultime battute di campionato ho
accusato una pressione che non conoscevo e che sicuramente mi tornerà utile”.
Dopo questa prolifica
esperienza all'atleta non è venuta una crisi di identità di ruolo, bensì una
grande voglia di continuare ad attaccare fuori mano. Così la Pallavolo Genova
gli ha dato questa possibilità accogliendolo tra le sue fila come opposto per
disputare il campionato di serie B1 dopo la mancata iscrizione a quello di A2.
“Ho giocato sette
partite bellissime assieme ai miei compagni – ci spiega Marco -, con i quali
avevamo meritato il secondo posto in classifica, ma poi sono subentrati dei
problemi insormontabili così a dicembre, in accordo con la società siamo giunti
alla rescissione consensuale del contratto. Per giorni ho pensato di smettere
di giocare per sempre o forse solo per quella stagione... ero demoralizzato. Ma
poi la passione e la voglia di fare quello che faccio ha prevalso su tutto e ho
accettato la proposta della Carrefour Lamezia che mi voleva per rinforzare la
sua squadra di B2. Anche se io vivo a Cortona, ho pensato che a Lamezia sarei
stato bene perché comunque vicino alla mia famiglia che mi avrebbe trasmesso
tanta tranquillità, e allora senza pensarci troppo ho attraversato l'Italia e
dalla Liguria sono tornato in Calabria. La mia idea era quella di continuare a
fare l'opposto anche se la società mi conosceva più come centrale e quindi
aveva qualche riserva ma poi, una volta lì, tra infortuni e le varie ed
eventuali che ogni club deve mettere sempre in conto, ho finito anche per fare
all'occorrenza lo schiacciatore. La regoular season l'abbiamo chiusa al secondo posto della
classifica a solo un punto dalla prima, Trapani, e dai Play Off siamo usciti
alle semifinali per mano del Pulsano. Un'esperienza chiusa con le ultime gare
giocate da centrale, ma che comunque mi ha dato una nuova linfa per rimettermi
in corsa nel mondo della pallavolo che conta e per rimanere sempre più della
convinzione che tutte le esperienze, belle o brutte, sono importantissime per
la crescita personale e professionale”.
“Se vado a pensare alla cosa
inserita nel particolare periodo che sta vivendo il movimento pallavolistico
italiano, sicuramente una chiamata del genere non me l'aspetterei, ma se fossi
io al loro posto... mi chiamerei! Scherzi a parte, non me l'aspettavo. In
considerazione del fatto anche delle poche squadre iscritte e del grande lavora
che si sta svolgendo per la crescita dei giovani, dei quali per ovvie
motivazioni non ne faccio più parte già da un po. Per cui è stata per me una
bella notizia arrivata dopo tanta attesa. Fa davvero piacere sapere di essere
nella testa di Direttori Sportivi e di allenatori validi e dalle ottime
capacità, per i loro progetti specie quando sono di grande spessore come quelli
sorani.
Sono felicissimo di far
parte della Globo Banca Popolare del Frusinate Sora perché è tra le poche
società serie rimaste, con un patron che è “un Signore” cioè una persona
sincera che si impegna e che soprattutto mantiene gli impegni presi. Un altro
tra i motivi per i quali ho scelto Sora è sicuramente per l'allenatore al quale
piace lavorare tanto e io sono un po come lui e poi dovrò impegnarmi al massimo
se vorrò ritagliarmi uno spazietto per me in campo. Sono passati tanti anni da
quando ho fatto la serie A2 ed io come questo campionato siamo molto diversi da
allora per cui aspetto con ansia di viverla”.
A oggi, la tua soddisfazione più importante qual'è?
“Lasciare
ogni stagione un buon segno di me, oltre ovviamente al bel ricordo all'interno
dei vari gruppi, società e tifoserie perché il lato umano per me è importante”.
I
tuoi obiettivi stagionali quali sono?
“Nella
pallavolo non si finisce mai di imparare e migliorare quindi per me stesso
vorrei puntare a questo. Poi ovviamente il mio obiettivo più grande è quello di
essere utile: mettermi a disposizione della squadra e dell'allenatore sperando
che si formi un gran bel gruppo e una gran bella squadra. Mi piace dare molto
in campo, nello spogliatoio e nella vita di tutti i giorni perché credo nel
gruppo che lavora e lotta per guadagnare e raggiungere lo stesso obiettivo. Ho
tanta voglia di cominciare!
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