Nella
prefazione al libro di Gabriele Pescosolido il medico e chirurgo Cristiano
Cristini (insieme sono stati alunni presso le Suore di Carità di Santa Giovanna
Antida Thouret) riflette apprezzando il rigore morale dell’autore unito alla
passione civile e la coerenza delle scelte maturate nella fedeltà ai valori
appresi sui banchi di scuola, nell’associazionismo cattolico, nell’impegno
politico, in quella straordinaria stagione che è stato il periodo
postconciliare, con la riscoperta sempre più approfondita che l’orizzontalismo,
se fondato su una valenza trascendentale, corrisponde allo stile di Dio.
Segue la prefazione la lettera che mons.
Loris Francesco Capovilla ha inviato a Gabriele Pescosolido nel settembre del
2013: “Caro fratello e amico. Poco leggo e meno scrivo. Tuttavia penso, credo,
amo, offro. La sua poesia mi incanta e mi consola”.
Gianni Fabrizio ha inviato
la nota: “Un poeta, un vecchio amico e
suo figlio, un preside, un libro di settantadue pagine. Una serata di
riflessione, di memorie, di cultura e di poesia”. E’ stato tutto questo
l’incontro che si è tenuto venerdì, 23 giugno, dalle ore 18:30, a Sora presso la Sala “San Tommaso d’Aquino”,
in piazza Indipendenza. In tale occasione, si è presentato la nuova opera
di Gabriele Pescosolido: “I miei giorni”, con il patrocino del Centro di Studi
Sorani “Vincenzo Patriarca” e con l’artistica fotografia in copertina di
Camilla Rugghia. L’invito di Fabrizio è stato rivolto a tutti. L’evento della
presentazione del libro “I miei giorni”, si è aperto con l’introduzione del
preside Luigi Gulia, quindi è proseguita con la presentazione del prof.
Cristiano Cristini, seguito dall’intervento di Urbano Cristini. Quindi l’autore
in conclusione ha espresso le proprie considerazioni. “Sfogliare, leggere e
scoprire la nuova opera di Gabriele
Pescosolido”, continua Gianni Fabrizio, “è l’occasione, per la Città, per “ascoltare esausti battere il cuore di questi
lunghi interminabili non facili anni”. Gabriele Pescosolido si rivela
ancora una volta un autore sempre originale ed autenticamente vero nel far
conoscere sentimenti, ansie, memorie, certezze, riflessioni ed altro ancora.
Con “I miei giorni” l’attualità di
oggi viaggia in compagnia della suggestione di una vecchia e solida amicizia,
quella con Cristiano Cristini, con il quale Gabriele ha condiviso i circa mille
giorni sui banchi della Scuola Elementare, nutrendo poi nel tempo una solida e
continua complicità. Da qui emerge un frammento di passato che fa appunto, ora,
battere il cuore di questi lunghi
interminabili non facili anni. Come
le altre numerose opere di Gabriele Pescosolido anche questa raccolta ha
origine dalle sue molteplici e poliedriche esperienze e riflessioni, quasi come
a voler “fermare quel tempo” e
così sono nati i tanti pensieri e le osservazioni che si sono
concretizzati in un appassionato libro, che rappresenta pure un segmento di
Storia locale. Tutto da leggere e da sfogliare con attenzione e
ammirazione”. Ai presenti all’incontro Gabriele ha fatto omaggio di una copia
del libro”.
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