10.2.18

Un artista ciociaro conosciuto in ambito nazionale

Cascata di Isola del Liri 
GIAN CARLO RICCARDI: ARTISTA, REGISTA, SCRITTORE


Gian Carlo Riccardi ( 1933-2015 ), è stato uno dei pochi artisti frusinati conosciuti in ambito nazionale. Dopo essersi diplomato presso
l'Accademia di Belle Arti e il Centro Sperimentale di Roma, ha insegnato storia dell'arte e del costume presso l'Istituto professionale ad
indirizzo moda "Scuola Amica" di Frosinone. Tra gli anni '50 e '60 ha preso parte alla Sperimentazione teatrale romana assieme a 
grandi registi ed interpreti del teatro italiano tra cui: Carmelo Bene, Memè Perlini, Nino De Tollis, Pino Pascali e Filippo Torriero. 
Durante gli anni '70 ed '80 ha lavorato presso la RAI-Radiotelevisione Italiana come assistente-collaboratore dello scenografo Cesarini
Da Senigallia. Come disegnatore ha collaborato a vari periodici umoristici tra i quali ricordiamo: Il Marc'Aurelio, Il Bertoldo, L'uomo 
qualunque; Il Borghese ed Il travaso delle idee. In qualità d'artista lo ricorderemo per l'installazione "La stanza dei miracoli" ( 1995 )
che si trova nella già citata città natale in via Marco Tullio Cicerone. Il colore presente in quest'opera è multicromatico e risente della
tecnica mista e del collage. Essa è stata precedentemente esaminata dall'artista in "Donna allo specchio" (1990 ) in cui, all'arte, si 
affiancano i ritagli delle riviste e periodici da lui letti. L'opera d'arte "Le tre melarance" ( 1987 ), può essere colta sotto tre diverse
sfaccettature: in alto l'artista ha dipinto tre donne in costume d'epoca, al centro ha incollato la fotografia di un bambino ed infine, in
basso, una donna nuda con sul banco foglie di vario colore. L'amore del professor Riccardi verso la famiglia è presente nel quadro 
pittorico del 1977 in cui ritrae la primogenita Lucilla quando era ancora bambina. A partire dai primi anni '60 l'artista si è cimentato con il
teatro scrivendo, tra l'altro, "Non più vergine il tempo", in collaborazione con il poeta professor Alfonso Cardamone, "Arime", "Vita,
morte e miracoli di un anarchico calabrese", "Pirandello chi" e "Mia terra", scritto assieme al grande poeta nativo di Fondi Libero De
Libero. A Frosinone, per cinque anni, ha gestito il Teatro Club. Le sue opere hanno avuto la recensione di alcuni grandi della letteratura
italiana quali: Alberto Moravia ed Elio Pagliarani. Di lui ricordiamo anche l'opera letteraria "L'uomo a piombo" in cui troviamo il suo stile
umoristico presente anche nelle opere d'arte da lui dipinte nel corso dei suoi cinquant'anni di carriera.

* Veroli 10 febbraio 2018. Gabriele Mattacola. 

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