Nel 1961 Domenico Modugno prese parte al film diretto da Riccardo Pazzaglia "L'onorata società", satira sulla mafia alla quale
partecipò Vittorio De Sica nel ruolo del boss dell'onorata società Salvatore "il Capintesta". Modugno, invece, nel lungometraggio veste
i panni del marito della protagonista Rosaria ( Rosanna Schiaffino), anch'egli chiamato Salvatore. Il cantautore pugliese compose
anche la colonna sonora del film incidendo il brano in dialetto siciliano "Mafia". Due anni dopo Domenico Modugno diresse il suo unico
lungometraggio: "Tutto è musica", film autobiografico di cui è anche protagonista. Nel 1968, cinque anni dopo, prese parte al film
collettivo: "Capriccio all'italiana" nell'episodio "Che cosa sono le nuvole ?" nel ruolo del monnezzaro che, cantando il brano dal titolo
omonimo, getta in una discarica le marionette di Iago ( Totò ) ed Otello ( Ninetto Davoli ). In "Lo scopone scientifico" ( 1972 Luigi
Comencini ), Domenico Modugno interpreta Righetto er Baro, spasimante della protagonista femminile Antonia ( Silvana Mangano )
che tenta il suicidio dopo aver perso al gioco delle carte. Due anni dopo, nel 1974, è protagonista della commedia sexy diretta da
Alfredo Malfatti "La sbandata", della quale ha composto anche le musiche. Nel film interpreta l'emigrante Salvatore Cannavone il quale,
di ritorno dagli Stati Uniti dove aveva lavorato come calzolaio, torna nella natia Sicilia accolto in casa del fratello Raffaele ( Pippo
Franco ). Durante la convivenza, nasce una tresca tra il maturo "zio d'America" e la ventunenne nipote Mariuccia ( Eleonora Giorgi ), al
fine di ricavarne un vantaggio economico. "Piange il telefono" ( 1975 Lucio De Caro ), ispirato all'omonima canzone, vede il
compositore ed attore nel ruolo di Andrea Balestrieri, pilota dell'Alitalia innamorato perdutamente di Colette Vincent, affascinante
modella francese sua promessa sposa. Dopo che il medico gli riscontra problemi al cuore, l'uomo decide di pilotare aerei privati.
Questo nuovo lavoro lo porta a condurre un aereo carico di armi diretto in un luogo non identificato dell'Africa Saharaiana dove rimane
per ben sette anni, prigioniero di alcuni ribelli. Rilasciato, torna in Italia dove scopre che Colette è diventata madre di Chiara
( Francesca Guadagno ), la figlia da lui mai conosciuta e che si è rifatta una vita assieme al precedente medico. A seguito di un
colloquio con quest'ultimo, padre e figlia trascorrono una giornata insieme osservati, da lontano, dall'ex-moglie e madre della bambina
Colette. L'ultimo film da protagonista di Domenico Modugno è, nel 1976 "Il maestro di violino", per la regia di Giovanni Fago, in cui il
cantautore pugliese è Giovanni Russo, insegnante di violino in un conservatorio in provincia di Perugia, il cui passato misterioso attira
l'attenzione di molte signore e signorine portandolo ad innamorarsi della giovane Laura ( Rena Niehaus ).
* Veroli 3 febbraio 2018. Gabriele Mattacola.
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