23.4.21

La richiesta di un incontro sul ritrovamento archeologico denominato terme romane nei pressi del Fiume Cosa, in località Ponte della Fontana a Frosinone

 

“Valorizzare il patrimonio archeologico della Città Capoluogo"

Lettera inviata da un gruppo di associazioni molto attivo nel capoluogo ciociaro alla Gent.ma D.ssa Paola Refice Sopraintendente ABAP per le provincie di Frosinone e Latina Presso Sabap Lazio in Piazza Angelo Celli n. 1 a Latina

"Abbiamo appreso dagli organi di informazione che il 9 aprile si è tenuta una conferenza stampa presso la Villa Comunale di Frosinone per presentare il valore ed il significato del ritrovamento archeologico denominato terme romane nei pressi del Fiume Cosa, località Ponte della Fontana. Ciò alla presenza del sindaco e degli amministratori della città. Ci dispiace molto prendere atto che né l’amministrazione comunale, né la sopraintendenza si è premurata di invitare l’associazionismo cittadino ad intervenire a tale conferenza.

Si premette che, dal 2011 ad oggi, l’associazionismo volontario della città capoluogo di Frosinone, guidato dalla locale consulta delle associazioni, è stato fortemente impegnato con una serie di iniziative pubbliche e di confronti istituzionali Per scongiurare la realizzazione in quel sito di un mostro di cemento denominato “Progetto Portici” e per salvaguardare e valorizzare tutto il sito archeologico, comprese le terme romane esistenti in esso nel territorio adiacente alla “Villa Comunale.” Le associazioni hanno anche promosso una proposta di delibera popolare al consiglio comunale, a norma di statuto, votata all’unanimità il 14 settembre 2011, con una serie di impegno assunti e mai attivati.

Concordiamo con la Sua valutazione in base alla quale il carattere pubblico del complesso termale, di cui il ritrovamento è parte, presuppone la presenza di un insediamento urbano esteso nel territorio del capoluogo. Infatti tutti i reperti archeologici ritrovati dagli anni ’60 fino ad oggi (teatro romano di Viale Roma , Tombe Volsche, Terme Romane, basolato di Via De Matthaeis scavi effettuati nei pressi della Villa Comunale di cui non si trovano più le relazioni) confortano queste Sue affermazioni.

Le associazioni, perciò, sono fortemente interessate a conoscere il significato ed il valore storico e culturale di questi nuovi ritrovamenti e sono fortemente desiderosi di sapere qual iniziative possano essere messe in atto, in modo condiviso e partecipato, per valorizzare il nuovo rinvenimento e per avviare un progetto di ricerca nell’area enunciata. Si richiede, per tanto, un incontro con S.V. e con gli archeologi che hanno operato sul sito, al fine di avere una corretta informazione e uno scambio di idee teso alla costruzione di un percorso comune.

Tale incontro si può tenere nella sala convegni della Casa del Volontariato (CESV) di Frosinone in Via Pier Luigi da Palestrina nel pieno rispetto delle norme anti-Covid".

Lettera firmata da: Francesco Notarcola, Cittadinzattiva Tribunale per la Difesa dei Diritti del Malato; Paolo Iafrate, Oltre l’Occidente; Riccardo Spaziani, Spazio Arte Rigenesi Frosinone; Luciano Granieri, Aut Frosinone, Osservatorio Peppino Impastato; Davide Toro, Frosinone Bella e Brutta.

Come fare per aderire: La presente lettera sarà inviata lunedì 26 aprile con tutti i nomi e le associazioni che faranno pervenire la loro adesione entro le ore 22 di domenica 25 aprile. Si prega specificare professione e luogo di residenza.

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