Ieri il decreto che scioglie e commissaria l’Ente.
Il presidente Giuseppe Patrizi
è diventato commissario in attesa di altri due commissari...
La sua “è una sfida”
ma non si perde d’animo. La prefettura di Frosinone ha telefonato per dare la
notizia. “Sarà dura” dice Patrizi, “lavorare con i due commissari che
arriveranno”. Nominati dal prefetto Soldà. Il direttore generale Raponi è intanto andata
via non senza polemiche. Si pensa però al ricorso a Piazza Gramsci. (Ma è poco il
commissariamento, ci vorrebbe l’eliminazione totale degli enti Provincia come è
successo per la prima volta in Sicilia con la prima tappa in attesa della nuova
legge. Saltano le elezioni di maggio e arriveranno i commissari). Ora Giuseppe Patrizi dovrà
pensare anche alla società Aeroporto. Ad esempio. (Ma non tanto perchè è da
abolire pure quella). “L’ente potrà avere ancora un futuro, continua Patrizi
intervistato, “con tante funzioni importanti che ha”. (Funzioni importanti che però si affidono alle Province che sono completamente inutili). Ieri nel Palazzo
della Provincia quella dei commissari era la notizia principale. Tante le televisioni presenti ma in
molti parlavano dell’errore di Antonello Iannarili che si è candidato per un
posto nel consiglio regionale. 
Nel pomeriggio
nel Salone dell’Amministrazione provinciale la presentazione, il taglio del
nastro, del progetto: “Via Benedicti Il Cammino delle Abbazie da Subiaco a Montecassino
sulle Orme di San Benedetto”
Al convegno non c’era Patrizi impegnato questa
volta seriamente. Presente in sala all’inizio poi è andato via perché “impegnato
veramente” come ha detto il giornalista Facci che presentava gli ospiti illustri
che sono intervenuti sul progetto turistico della Provincia di Frosinone. “Le Province
ridimensionate, c’è chi vuole così”. Esordisce.
Un progetto quello della Via Benedicti partito 8 anni fa quando l’assessore era Campanari, poi ripreso da Menichetti e ora quasi concluso da Abbate. Con Patrizio Cittadini che “ha dato una mano”. La fase più importante ora che è quella del funzionamento. 160 chilometri segnalati dal Cai regionale. Scerrato che invita tutti a fare due passi in Ciociaria. “Un percorso religioso”, dice il presidente del Cai, “ma che è aperto a tutti”. Un progetto, un sentiero per tutti che ha però alcuni punti più difficili da superare. I 13 pannelli informativi sui percorsi sono stati già posizionati. E poi c’è la ricettività. C’è un progetto europeo, la Regione Lazio lo vuole presentare in Europa. C’è una grossa potenzialità nelle nove tappe del progetto, che vuole ripercorrere il viaggio intrapreso da San Benedetto tra l’anno 525 ed il 529, facendo ora escursioni. E il Cai, con i suoi 315 mila soci, può contribuire alla riuscita oltre alle passeggiate in alta montagna. Il Cai come dice il suo presidente si regge ancora bene rispetto alle altre associazioni. (Non lo dice chiaramente ma forse fa riferimento agli iscritti). Un progetto finanziato dalla Regione Lazio col Cai Gruppo regionale del Lazio che ha collaborato con la Regione Lazio. Il Cai di Alatri che all’inizio ha lavorato al progetto poi sono arrivati il Cai Cassino, Sora, Subiaco e Tivoli. Antonello Bianchi che lo ha messo su carta. Per la dirigente della Regione è veramente un bel progetto che fa parte di una rete di percorsi. Un percorso che si dovrebbe ricollegare alla Via Francigena che passa anche in Ciociaria. Subiaco che si ricollega a Roma con la Via Francigena per arrivare fino a Monte San Angelo. Sono tappe straordinarie con una spiritualità eccezionale. Dice nel suo intervento. Una rete di itinerari.
Mercoledì 20 marzo 2013 tre tappe simboliche a Subiaco, Casamari e Montecassino per inaugurare i percorsi sentieristici. Ora è importante la collaborazione con le attività economiche di ricezione.
Per informazioni: www.viabenedicti.it – www.cailazio.it
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