29.7.13

A PESCOSOLIDO ASSAPORANDO LE TRADIZIONI


TUTTI IN CORO

di Rodolfo Damiani *

Pescosolido è un balcone privilegiato sulla confluenza delle tre valli, questo panorama, l’aria incontaminata, i prodotti da colture senza tempo, l’ospitalità franca e rispettosa dei cittadini sono i fattori unici e irripetibili che lo fanno meta favorita di un turismo ancora di occasione e che meriterebbe altri flussi.

La cittadina vanta una serie di frazioni dove si svolgono eventi di grande appeal e di ragguardevole impegno economico accanto a ricorrenze semplici, popolari che ci riportano ai tempi in cui si festeggiavano i raccolti e le fasi dei lavori agricoli, simboli della speranza e dei ringraziamenti per la prosperità della comunità.

Forcella, la contrada più grande, vanta un gruppo di “Festaroli” di grandi risorse, che riescono tutti gli anni a stupirci.

Il Gruppo Giovani, organizzati nell’Associazione Culturale “Il Murajone”, scaldano i motori in vista dei più impegnativi eventi agostani e presentano per la sera del 3 agosto il contenitore “Assaporando le Tradizioni”, una frase che farà torcere il naso ai puristi, ma che esprime con completezza lo spirito della serata.

Ad onor del vero dobbiamo dire che la serata è frutto di uno sforzo collettivo, è tutto il paese che prepara prelibatezze, appronta le “trameggiane “ per “trammenà” le “uine” quello ancora fatto con uva,piedi e fatica, i “tajerine” e li “maccherone” impastati dalle donne con il caratteristico va e vieni , che è espresso in modo molto colorito in dialetto,le crespelle, un trionfo di fior di farina, lavorata a mestiere e dorata dal prelibato olio locale.
Fave alla vignarola, gnocchi di patate di montagna, insaccati di maiale, alimentato con le ghiande non con gli sfarinati,arrosto e formaggi che sanno dei pascoli dei monti della Meta, dei Simbruini, di Monte Cornacchia e di quelli dell’alto Lacerno,

Tutta questa “grascia” si può gustare attraverso il percorso del borgo con scene di vita tradizionale, un salto nel passato al ritmo del “Saltarello” con cioce, zinali, scialli e fazzulettoni.

Regaliamoci una serata diversa , dove ristorare il corpo e sgombrare la mente dal tran tran quotidiano.

Scusate per gli incorreggibili abbiamo dovuto accettare qualche birra e solo per i bambini viziati quelle orrende bibite colorate, ai miei tempi un bicchiere di rosso e non si conosceva il medico.

Nessun commento:

Posta un commento