16.7.13

SANITA’ SENZA FUTURO

di Rodolfo Damiani

……… e  se l’Italia continua così, il futuro non ci sarà per nessuno. Vantiamo la costituzione più bella del mondo sul piano storico culturale ,peccato che non riesce a controllare  i privilegi  della “casta”. La Casta sa che i suoi privilegi sono funzionali ad un
determinato assetto, che se modificato andrebbe a suo discapito; l’interesse nazionale non ha alcun rilievo, anzi l’intero quadro politico si fa dipendere dalle vicende
personali e non politiche di un solo “oligarca”, mentre la Stato è alla deriva. Il problema Sanita’ nel Lazio si deve leggere con questa chiave di lettura, si sono costituite, nel tempo, rendite di potere che condizionano tutti e tutto. Le lobbies interne sono talmente forti che le scelte tanto vituperate della Polverini, le ritroviamo con Zingaretti, che doveva rappresentare l’alternativa.  Nessun ridimensionamento degli apparati, nessuna riparametrizzazione al centro, si continua discriminando in periferia. “Paura di un maggior danno” è una definizione giuridica che consiste nel prospettare una rovina maggiore quando si vuol convincere qualcuno a subire  provvedimenti chiaramente ingiusti. E’ in pratica cosa sta accadendo nella sanità ciociara e sorana in particolare. Per mesi hanno martellato di tagli disastrosi, che, alla luce delle prime illazioni sul nuovo atto aziendale, molti commentano “beh” tutto sommato abbiamo mantenuto gli stessi livelli, badate bene quei livelli sono quelli contro cui ci siamo battuti perché insufficienti e discriminatori. E’ rimasto l’aberrante scelta delle macro aree contro cui si erano spesi in campagna elettorale gli stessi che li avevano votati; continua pervicace la scelta dei due poli lungo l’asse Autostradale, escludendo una parte importante della provincia, che si ricorda essere  storicamente, culturalmente, territorialmente e orograficamente  tripolare. Probabilmente i nostri illuminati politici, purtroppo sostenuti anche da qualche sorano, escludendo il bacino dell’Alta Terra di Lavoro, hanno creduto di privilegiare i loro feudi elettorali senza accorgersi che stanno penalizzando tutta la Provincia, perché i due Ospedali di Cassino e Frosinone, nati insufficienti, senza il completamento costituito dall’Ospedale di Sora sono condannati a creare solo liste di attesa e migrazioni bibliche verso l’Abruzzo e  il Molise. Per mio costume ho sempre dato alle cose il loro nome e cognome e ho sempre firmato le mie denunce per cui interpretando la delusione dei cittadini quale Portavoce de Comitato dei Cittadini del Territorio per la Difesa dell’Ospedale di Sora e con piena assunzione di responsabilità  esprimendomi come segue:

PROTESTO CONTRO LA DISCRIMINAZIONE CHE SI CONTINUA AD OPERARE A DANNO DI MIGLIAIA DI CITTADINI ; DENUNCIO L’ARBITRARIA E STRUMENTALE MISTIFICAZIONE DELLE MACROAREE; STIGMATIZZO L’ATTEGGIAMENTO ACCOMODANTE DI PERSONAGGI CHE AVREBBERO IL DOVERE DI RICORDARE  I DIRITTI  AFFIEVOLITI E CHIEDERNE RAGIONE AI POTENTI DI TURNO; INSISTO NELLA NECESSITA’ DI UN MAGGIOR RISPETTO DEI DIRITTI DEI CITTADINI DELLA PROVINCIA DI FROSINONE; INFINE ESORTO TUTTI A NON CADERE NEL TRUCCO DI CONTRAPPORRE SORA A CASSINO E FROSINONE, CI VOGLIONO SOLO FAR FARE UNA GUERRA TRA POVERI.

L’atto Aziendale non sono le Tavole della Legge,  il ridimensionamento della Sanità Ciociara è anche un attacco ai livelli occupazionali e alle speranze dei giovani. Chi ci governa lo fa per nostra delega, cominciamo, come nostro diritto, a chiedere che ci si dia ragione di quanto viene fatto. Il Sindaco Ernesto Tersigni, ha portato ai livelli istituzionali  le necessità del territorio, guardiamo a lui con rinnovata fiducia e saremo insieme a lui nella battaglia dei nostri diritti.  

* Sora 16 luglio 2013. Rodolfo Damiani Fnp Cisl  

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