1.7.13

La scomparsa dell’architetto Antonio Valente

Gianni Fabrizio invia il seguente Comunicato stampa del regista Antonio Mantova: "In occasione del 38° anniversario della morte dell'architetto Antonio Valente, il Comunicato Stampa, predisposto dal regista Antonio Mantova, con la sintesi della poliedrica attività del "genio" sorano, conosciuto in tutto il mondo, anche grazie alla fervida azione di memoria e di amore svolta dalla moglie, donna Maddalena Del Favero, recentemente scomparsa".

Trentotto anni fa la scomparsa dell’architetto Antonio Valente

Il genio sorano sempre assistito dalla moglie Maddalena Del Favero

Il 30 giugno 1975, 38 anni fa, scompariva l’architetto Antonio Valente, uno dei più illustri figli di Sora.

Straordinario genio creativo, Antonio Valente primeggiò nella scenografia e nella scenotecnica; elevò ad arte l’illuminotecnica teatrale; curò la scenografia di dieci film; progettò e diresse, per 30 anni, il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, autentica fucina di artisti del settore; progettò varie città del cinema: la Pisorno di Pisa, gli Studios del Tuscolano. Come architetto “inventò”, dal punto di vista urbanistico, il Circeo, progettando ben 130 delle ville cosparse sul bellissimo promontorio; progettò 160 teatri in tutto il mondo; palazzi prestigiosi ovunque, portano la sua firma. Come pittore ha realizzato bozzetti di costumi teatrali che ancora oggi  affascinano per la loro bellezza, attualità e modernità. Il regista Antonio Mantova, nel 2009 ha realizzato un film sulla figura del poliedrico Antonio Valente. L’opera, tra l’altro, è stata proiettata nel centenario del futurismo, di cui l’architetto sorano è stato uno dei maggiori esponenti ed eccezionale interprete, a Roma Capitale. Ma se Valente è stato il genio, la moglie, donna  Maddalena Del Favero è stata la sua memoria: solo grazie a lei e al suo infaticabile e commovente impegno si deve che la figura di Antonio Valente sia stata conosciuta ed apprezzata nel mondo artistico, culturale, sociale ed umano. Alla signora Maddalena le future generazioni dovranno riconoscenza e riconoscimento per questo suo importantissimo servizio disinteressato di amore e di promozione. La città di Sora deve doverosamente ricordare entrambi con commozione e affetto. Lo meritano.

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