26.11.13

OMAGGIO A LUIGI MAGNI TERZA ED ULTIMA PARTE STATE BUONI SE POTETE ( 1983 ) GIRATO AD ANAGNI

E’ il 1983 l’anno in cui il regista romano Luigi Magni dirige il film “State buoni se potete”. La pellicola ebbe due versioni, sia cinematografica ( 105 minuti ) che televisiva ( due parti ) e ricevette due David di Donatello: miglior attrice ( Federica Mastroianni ) e miglior musicista ( Angelo Branduardi )


Quest’ultimo è anche attore nel ruolo di Spiridione. Alcune sequenze sono state girate ad Anagni e lo possiamo vedere nel momento in cui, nel ruolo del diavolo, compare lo scultore ed artista del luogo Tommaso Gismondi che cinque anni dopo interpreta in televisione un sacerdote nello sceneggiato diretto da Giacomo Battiato “Cellini-Una vita scellerata”. Tornando a parlare del film di Magni, esso ha la sua ambientazione a Roma nella seconda metà del ‘500. L’inizio vede Cirifischio ( Rodolfo Bigotti ) il quale, dopo aver rubato una piside aurea ed essere stato inseguito dalle guardie, si rifugia presso la bottega del fabbro Mastro Iacomo ( Renzo Montagnani ) che gli consiglia di andare a prendere dimora in una vicina chiesa. Giunto in essa incontra il sacerdote fiorentino Filippo Neri ( Johnny Dorelli ) il quale offre vitto ed alloggio ai tanti pellegrini venuti da lontano e si prende cura di alcuni poveri bimbi le cui madri, dedite alla prostituzione, li hanno lasciati in mezzo alla strada. Il fabbro istiga le guardie ad entrare in chiesa alfin di trarre in arresto il diciassettenne ladruncolo ma, grazie ad uno stratagemma del sacerdote, l’adolescente si salva e resta ad aiutare questi nel  suo oratorio dove vengono cantati inni liturgici  tra cui “Vanità di vanità”. Filippo, per poter sfamare i piccoli ospiti, deve chiedere l’elemosina ricevendo, delle volte, spiacevoli sorprese. Molti saranno gli ostacoli che il prelato dovrà subire, primo tra i tanti l’incontro con il giovanissimo cardinal Duca di Caprarola. Questi, contrario al gesto dell’elemosina, picchia il sacerdote grazie anche alla pedata d’un asino. Cirifischio vuol vendicarsi e il giorno dopo scopre che questi altro non è che la bambina, figlia della prostituta Madama Lucrezia, Leonetta ( Federica Mastroianni ). La madre della piccola è morta di malaria e ciò porta il sacerdote don Filippo a chiedere che il duca venga scarcerato. Alfin di dare alla bambina un futuro migliore ed una buona educazione, l’accompagna nella scuola dei gesuiti diretta da Padre Ignazio di Loyola ( Philippe Leroy). I metodi didattici insegnati nell’istituto non piacciono alla piccola tanto che vuole evadere dal luogo e per far ciò chiede aiuto al ladruncolo. I due, con il trascorrere degli anni, si fidanzano per poi unirsi in matrimonio. Il rito religioso verrà celebrato dal sacerdote fiorentino e ad esso prendono parte eminenti personalità religiose tra cui Carlo Borromeo ( Piero Vivarelli ). Subito dopo, il giovane si scontra ancora una volta con il Duca di Caprarola ma il giovane Cirifischio lo uccide con una coltellata. Alla fine deve nascondersi in un luogo protetto perché ricercato. Trascorrono anni e don Filippo, ancor più anziano, raccoglie altri orfanelli. Il diavolo, ancora una volta, bussa alla porta e viene a manifestarsi nella figura di una bella mora ( Iris Peynado ) che alletta i piccoli con dolci e cibi prelibati. Il sacerdote, che riceve dal Papa l’incarico di riconoscere se il miracolo di una monaca sia vero o falso, incontra Leonetta diventata suora e prega insieme a lei per la redenzione di Cirifischio, divenuto brigante, Per far ciò si dirige da Papa Sisto V (Mario Adorf) ma rimane sbalordito perché in lui riconosce il frate incontrato precedentemente. Ormai vecchio e stanco, don Filippo fa ritorno all’oratorio e continua, nella gioia di seguire Dio, a dedicarsi ai suoi piccoli orfanelli. Arriva il sarto del Vaticano Mastro Elia che deve preparare il vestito cardinalizio per il sacerdote. Quest’ultimo, avendo compreso che il diavolo ha bussato ancora una volta alla sua porta, lo manda via e termina i suoi giorni dentro questa piccola oasi beata, composta dalla gioia dei bambini e dall’amore di Dio.

Veroli 26 novembre 2013 di Gabriele Mattacola. Lavora privatamente con il docente a riposo Professor Francesco Sole.

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