s'assiste
al resoconto di un uomo ridotto da una malattia incurabile ad uno stadio
terminale. Il secondo racconto “Passeggiata col cane” ci parla di
un uomo
il quale, dopo mangiato, per digerire si fa una passeggiata assieme
al suo
cane dispettoso. “L'arretrato”, diviso in due parti, parla di un
impiegato dell'ufficio
provinciale del catasto di professione geometra mentre “Una battuta
di caccia” ha per protagonista un burino il quale sta aspettando la Cotral
per far ritorno al suo paese natale, Campoli Appennino, dove deve effettuare
una battuta di caccia. L'ultimo racconto “La vera veglia” parla
di una famiglia
dotata di tutti i confort fatta eccezione di una sveglia elettronica
il cui capofamiglia
va a procurarsi in un negozio. Nel leggere i “Racconti” scritti dal
professore colpisce la sensibilità nel descrivere la vita quotidiana
di esseri umani
come se li stesse pedinando ( ciò ricorda la teoria zavattiniana )
ed è significativa
la postfazione in cui l'autore afferma che non ci vuole molto per improvvisarsi
scrittori, basta avere l'ispirazione. L'associazione culturale Arti e
tradizioni popolari della Ciociaria ha sede a Sora in via Marsicana e
si propone
come obiettivo principale di far riscoprire il territorio attraverso
la creazione
di piccoli oggetti artigianali come : gnomi; brocche ed i famosi fischietti,
realizzati assieme alla moglie dottoressa Paola D'Orazio. Ho
conosciuto
i due coniugi a San Donato Val di Comino nell'agosto 1997, durante
la festa della co-patrona Santa Costanza. Rimasi colpito dalla loro bravura
e dal modo in cui dipingevano gli oggetti creati dalle loro mani. Da allora
ho spesso visitato il laboratorio ed ora mi sono permesso di scrivere questa
breve recensione sui “Racconti” da me letti con la speranza che
il
professor
Tersigni continui nell'intento di scriverne altri.
*
Veroli 16 settembre 2014. Di Gabriele Mattacola. La foto in alto è tratta dal blog: http://geniuslocimatera.blogspot.it/2013/03/paola-dorazio-e-roberto-tersigni-sulle.html
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