Il silenzio del Ministro
e la paura del PD di perdere consenso viste le imminenti elezioni
Luca Frusone (M5S) interveniva prima delle elezioni del 31 maggio 2015: “Deposito di scorie nucleari in Provincia di Frosinone? Il silenzio del
Ministro e la paura del PD di perdere consenso viste le imminenti elezioni”
“Da qualche mese, sulle testate locali, si è iniziato a parlare di
un deposito di scorie nucleari previsto nella provincia di Frosinone. La Sogin,
l’ente statale che si occupa di rifiuti nucleari, infatti, avrebbe stilato una
lista dei siti di tutta Italia morfologicamente più adatti e avrebbe
individuato in pole position proprio la provincia di Frosinone, seguita dalle
miniere dismesse del Sulcis ed al terzo posto un sito in Basilicata. L’elenco
non è pubblico e sembra non sia possibile recuperarne copia, tutto si svolge
nel silenzio assoluto e lontano dagli occhi indiscreti dei cittadini. Occorre
ricordare che il Ministero dell’Ambiente e quello dello Sviluppo Economico
avrebbero dovuto procedere alla pubblicazione della carta nazionale, entro il
13 aprile, permettendo così la successiva fase di consultazione e condivisione
allargata, rendendo note al grande pubblico le aree dove dovrebbe essere
costruito il deposito e dando la possibilità, ai cittadini interessati, di
muovere osservazioni. Ci si chiede se la motivazione di questo ritardo non sia
nella ricaduta, che la notizia potrebbe avere, in termini di consenso e di
voto, sul PD di Renzi viste le imminenti elezioni. Forse il silenzio del
Ministro, la pubblicazione posticipata e l’apparente immobilità del progetto, sono
tutte dinamiche correlate.
Questa situazione dimostra come questo Governo e i
vecchi partiti, come il PD, vedano nei cittadini solo dei distributori di voti
e non persone con diritti e doveri, come il diritto alla salute e il dovere di
partecipazione. La provincia di Frosinone, già soggetta a una sbagliata
politica ambientale che la vede protagonista in una fallimentare gestione dei
rifiuti, dove gli abitanti respirano la peggior aria d’Italia, dove si registra
un livello d’inquinamento pericolosamente alto, di un sito d’interesse
nazionale come la Valle del Sacco, con infrazioni sui depuratori e molto altro
ancora, non può addossarsi questo enorme, ennesimo, fardello ambientale.” E
conclude - “Lo stato di desolazione ambientale è il frutto del lavoro compiuto
dalle amministrazioni, di centrodestra e di centrosinistra, che nel tempo si
sono avvicendate sulle poltrone di Comuni, Provincia e Regione. Oggi, quelle
stesse poltrone, non hanno il coraggio di parlare di scorie radioattive alla
popolazione, per non perdere un pugno di voti. Al peggio non c’è mai fine.”
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