10.9.15

BUONA SCUOLA, LA RACCOLTA DELLE FIRME

A proposito della Legge 107, quella della cosiddetta “BUONA SCUOLA”, CHE RISCHIA DI DANNEGGIARE GRAVEMENTE IL FUNZIONAMENTO E SOPRATTUTTO L’IMPIANTO DEMOCRATICO DELLA SCUOLA (istituzione preposta alla formazione dei futuri cittadini): vedasi ad es. la possibilità che i presidi, a loro discrezione, scelgano o allontanino gli insegnanti - incoraggiando fra questi atteggiamenti subalterni e limitando così la libertà di insegnamento sancita dalla Costituzione. Giornali e Tv non ne stanno parlando ma da fine luglio è in corso una RACCOLTA FIRME PER CHIEDERE L’ ABROGAZIONE TOTALE DELLA 107: una raccolta purtroppo ignorata/boicottata da molti partiti e sindacati, nonché guardata con sospetto da alcuni insegnanti perché INTORNO ALL’INIZIATIVA REFERENDERIA È STATO INNALZATO UN MURO DI DISINFORMAZIONE E A VOLTE ADDIRITTURA DI MENZOGNA. Io ho già firmato e (se non l’hai fatto) invito a firmare anche te, entro e non oltre il 24 settembre, recandoti con un documento di riconoscimento presso l’Ufficio elettorale del tuo Comune di residenza. I MOTIVI DEL MIO INVITO, SE HAI ANCORA UN ATTIMO PER LEGGERLI, SONO I SEGUENTI. 1) Il Comitato promotore della raccolta firme (“Leadership alla scuola”) è stato accusato di essere ambiguo e inaffidabile; ma IN DEMOCRAZIA UN REFERENDUM NON APPARTIENE AL GRUPPO CHE LO PROPONE (qualunque siano le sue credenziali) BENSÌ A COLORO CHE LO SOTTOSCRIVONO E POI LO VOTANO. 2) Il Comitato promotore della raccolta firme è stato accusato di aver agito in modo solitario ed affrettato; in realtà ALTRI GRUPPI DI CONTRASTO DELLA “RIFORMA” SCOLASTICA, CONSULTATI SULL’ARGOMENTO, HANNO PREFERITO POSTICIPARE OGNI DECISIONE SULLE PROPRIE SULLE MODALITÀ DI LOTTA – MENTRE I TEMPI SONO STRETTISSIMI (gran parte della legge va in vigore già dal corrente anno scolastico). 3) Si è detto che la 107 non sia suscettibile di abrogazione in quanto di natura finanziaria; invece TALE LEGGE SI LIMITA SEMPLICEMENTE A INDICARE QUALI SIANO LE RISORSE FINANZIARIE CUI INTENDE ATTINGERE PER LA SUA ATTUAZIONE – e del resto un pronunciamento sull’ammissibilità del referendum non compete a “quattro amici al bar” bensì solo alla Corte Costituzionale. 4) Si è detto che risulta impossibile raccogliere le 500.000 firme necessarie per indire il referendum, e poi portare alle urne il 50% più uno degli aventi diritto affinché la consultazione sia valida: P R O V I A M O C I ! Anche perché non è vero, come dicono alcuni, che in caso di insuccesso nella raccolta delle firme o nel raggiungimento del “quorum” la legge non potrebbe più essere oggetto di successivi referendum. PERCIÒ FIRMA, FAI FIRMARE E FAI GIRARE QUESTO MESSAGGIO… LE FIRME RACCOLTE SONO OLTRE 350.000, E L’OBIETTIVO È VICINO!!!

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