L'8 giugno Luigi Comencini avrebbe compiuto 100 anni essendo nato Salò nel 1916. Nel corso della sua carriera ha diretto gli attori ciociari Vittorio De Sica, Nino Manfredi e Marcello Mastroianni . Nel presente articolo parlerò di 4 film con protagonisti questi ultimi. Il primo, del 1961, s'intitola “A cavallo della tigre” ed in esso Nino Manfredi interpreta il ruolo di Giacinto Rossi, un uomo ingenuo e sprovveduto il quale, dopo aver commesso un reato, trascorre tre anni nel carcere di Civita Castellana e condivide la cella assieme ad altri tre criminali: l'assassino Tagliabue ( Mario Adorf ), Papaleo ( Gian Maria Volontè ), incriminato per un delitto d'onore e “il sorcio” . I tre lo costringono a partecipare ad un piano d'evasione. Alla riuscita del piano “il sorcio” viene fermato dalla polizia mentre Papaleo muore dopo essersi sottratto alla cattura . Giacinto ed il violento ed orrido Tagliabue espatriano come clandestini e il primo, per procurarsi un po' di soldi, torna a casa sua dove trova la moglie che convive assieme ad un anziano malandato ed i figli che non riconoscono in lui il padre che avevano . Secondo il nuovo compagno della moglie, la soluzione migliore è la cattura . Alla fine, ripreso dalla polizia assieme a Tagliabue, Giacinto torna in carcere ottenendo vitto ed alloggio.
Nel
1968 Nino Manfredi interpreta il film “Italian secret service” (
titolo originario “Il nostro agente segreto Natalino Tartufato”)
in cui ricopre il ruolo dell'ex-partigiano
analfabeta Natalino Tartufato . Questi viene a conoscere un
ufficiale inglese a cui ha salvato la vita durante la guerra ed ora
diventato agente segreto che gli propone di uccidere un pericoloso
neo-nazista. Natalino, inizialmente fiducioso, alla fine ci ripensa.
La moglie Elvira ( Francoise Prèvost ), impiegata al Monte di pietà,
gli suggerisce di passare l'incarico all'ex-pregiudicato Ottone (
Giampiero Albertini ), il quale, a sua volta, si fa sostituire da un
misero avvocato ( Gastone Moschin ), che lavora in un vicino bar.
L'incarico passa di mano in mano e l'ultimo di loro Femore ( Enzo
Andronico ), non se la sente perché il compenso si è ridotto a 200
euro. La vittima predestinata si scopre che è un idealista
statunitense il quale è l'unico a conoscere la segretissima formula
della “Coca-cola”. Natalino, infine, viene sottoposto al lavaggio
del cervello assieme alla moglie ed ai suoi complici e non sembra
ricordare nulla dell'evento cui è stato protagonista .
Marcello
Mastroianni, nel 1976, è protagonista della trasposizione
cinematografica dell'omonimo romanzo scritto da Carlo Fruttero e
Franco Lucentini
“La donna della domenica”. In questo film l'attore, nativo di
Fontana Liri,
interpreta il commissario Santamaria. L'architetto Garrone ( Claudio
Gora), viene assassinato nella sua abitazione con un grosso blocco di
marmo. Santamaria, che lavora nella questura di Torino, indaga
sull'omicidio. Saranno
coinvolti la bella, giovane e ricca Anna Carla ( Jacqueline Bisset )
e l'amico
Massimo Campi ( Jean Louis Trintignant ) ed in seguito altri tre indagati . Santamaria, prima di arrivare alla pista giusta, compie
varie indagini, Lello ( Aldo Reggiani ), suo fraterno amico, compie
delle indagini parallele
andando a frugare nel catasto del comune per poi essere ucciso.
Il
commissario scopre l'assassino per poi innamorarsi di Anna Carla.
L'attore, nel
1979, è nel cast del film “L'ingorgo-una storia impossibile” nel
ruolo dell'attore Marco Montefoschi il quale, liberandosi
dall'ingorgo cui è coinvolto, viene
ospitato da un contadino la cui astuzia lo porta a presentargli la
moglie incinta
con la speranza che la donna si innamori di lui dietro lauta
ricompensa.
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Veroli 14 giugno 2016. Di Gabriele Mattacola.
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