Il Trenino del Liri si dirige verso Arpino |
ALFREDO GABRIELE LUIGI TAPARELLI D'AZEGLIO AD ARPINO
di Gabriele Mattacola
Il dottor Alfredo Gabriele, radiologo emerito e storico locale, ha pubblicato recentemente, sulla rivista "Lazio ieri ed oggi", un articolo sul
viaggio ad Arpino di Luigi Taparelli D'Azeglio. Questi, personalità ingiustamente dimenticata nella storia del Risorgimento Italiano, era
fratello del più noto Massimo. Gesuita, nel 1854 si recò a Sorrento per le cure termali e raggiunse la città di Arpino per salutare i suoi
confratelli e conoscere la patria che diede i natali a Cicerone. In questi anni vi era il colera, motivo per cui, nel territorio di Monte San
Giovanni, venne predisposto un severo controllo sul transito di persone e cose sul confine. In una lettera del 21.8.1854, il sacerdote
mostrò la sua preoccupazione, non tanto per il colera, quanto per un ritorno nella capitale in tempi rapidi. Nel 1850, quattro anni prima,
Luigi si trovava a Napoli assieme al fratello di Silvio Pellico, dove diede alle stampe il primo numero di "Civiltà Cattolica".
Precedentemente, nel 1848, Taparelli D'Azeglio andò a solidarizzare assieme ai suoi confratelli gesuiti con gli insorti a Palermo. Ritornò
a Roma prima che l'epidemia di colera colpisse la popolazione di Monte San Giovanni Campano.
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