L'Argos Volley è lieta di congratularsi con uno dei suoi uomini dello staff medico, Antonio Ludovici, fisioterapista e osteopata presso la Fisioglobal di Isola del Liri, per il recentissimo successo di una sua personale invenzione.
A testimonianza delle eccellenze che ruotano attorno alla società bianconera, Ludovici diventa un esempio per tanti: dalla passione verso lo sport in generale e il suo lavoro, ha ideato e poi realizzato nella pratica un innovativo macchinario da
palestra, da poco brevettato e che
sostituisce, come spiega lui stesso, in tutta sicurezza, un complicato training per i glutei che esclude il coinvolgimento del quadricipite e sfrutta la flessione del ginocchio e l'estensione dell'anca.
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Ludovici |
"The Bridge, così come ho chiamato il mio macchinario, su suggerimento della mia collega Silvia, è stato progettato per palestra, per la difficile esecuzione dell'hip trust – spiega Antonio Ludovici. Quando le descrissi il macchinario lei mi disse "in italiano è il ponte" e così abbiamo pensato alla giusta denominazione. Solitamente l'hip trust si mette in pratica utilizzando un bilanciere sopra le cosce, ma è scomodo perché le ragazze non riescono, quindi chiamano l'istruttore, si carica poco peso, è molto complicato e viene spesso boicottato per tali motivi. Mi è venuto in mente perché, allenandomi in palestra, è successo quello che ho appena descritto: vedo una ragazzetta che chiama l'istruttore, sistemano il bilanciere, 10 minuti per eseguire i movimenti ed ho capito che non andava bene. Mi è venuto un lampo ed ho subito pensato ad una evoluzione dello stesso per facilitarne l'utilizzo. Mi sono fatto aiutare da un mio amico che è un tuttofare ed abbiamo realizzato ciò che avevo in mente e sinceramente è venuto bene, era proprio quello che mi serviva. L'esercizio viene svolto in maniera molto semplice e rapida, in piena sicurezza, perché abbiamo fatto in modo che si adatti alla persona, in modo che sia impossibile farsi male. Ho avuto vari contatti con aziende importanti, ho trovato un produttore di Padova che ha creduto molto nel prodotto, facendone un paio di esemplari da portare alla fiera del fitness di Rimini. Essendo un macchinario nuovo, che non esiste al mondo - cosa strana perché mi sono chiesto se nessuno ci avesse mai pensato - ha attirato molte persone e si è rivelata una scelta vincente. Al di là del macchinario in sé, l'esercizio è importante per le donne soprattutto perché allena i glutei ed è molto efficace, ma erano impossibilitate a farlo perché era complicato. Così, invece, avranno vita facile. E' esclusivamente da palestra, anche se in determinate situazioni potrebbe essere usato per la riabilitazione, seppure non sia lo scopo principale. Il primo che mi ha aiutato a costruire il prototipo è Angelo Sardellitti, e devo ringraziare anche Alessandro Lucarelli, proprietario della palestra di Avezzano che è riuscito a mettermi in contatto con il produttore e grazie a lui abbiamo reso realtà questa idea”.
* Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora.
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