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19.11.11
Fantasie Gastronomiche Sorane
E' l'ultimo libro di Gino Catenacci che è stato presentato questa mattina nella sala dell'auditorium a Sora. L'autore sta già lavorando ad una Grammatica sorana che vedrà la luce il prossimo anno. Presenti seduti al tavolo dei relatori, l'assessore alla Cultura Andrea Petricca, Bruno La Pietra già assessore nella passata amministrazione che aveva iniziato l'iter per la realizzazione del libro e Roberta Pugliesi, giornalista de "La Provincia" che ha coordinato i lavori. Un doppio impegno per la giornalista che ieri aveva diretto la conferenza con Miguel Gotor, scrittore, giornalista e docente universitario intervistato dagli studenti degli istituti scolastici. Il prossimo incontro con l'autore sarà a fine mese, ci sarà Marco Lodoli.
Il volume del "Professore", così viene chiamato Gino Catenacci, contiene le ricette tipiche della zona di Sora, ben 270 pagine, un lavoro che l'autore vuole regalare alla città.
Gestore di ristoranti ha trascritto le ricette aderenti alla tradizione sorana, altre non ha volute riportarle perché non ha voluto snaturare così il lavoro che ha realizzato. Ha trovato però difficoltà nello scegliere le "ricette autenticamente sorane". Ha trovato ricette diverse per lo stesso piatto e diversi modi di esecuzioni. "Perché ci sono famiglie diverse che hanno diverse tradizioni". Tradizione delle cucina sorana che si inserisce in quella più vasta dell'Italia centrale. E' una cucina genuina "ma non povera" per Catenacci, con molti prodotti della terra. Ha dovuto fare delle scelte ma ha privilegiato le tecniche esecutive di sua madre, "Maria la brecattèra".
Questo percorso troverà delle critiche ma, come scrive Catenacci, è stata "l'unica strada per me per portare avanti il lavoro".
Un libro che parte dagli "Antipasti d'antanne", col "Pane riàle", quelli di una volta che per l'autore "oggi non ci sono più. I "grossi" ristoratori", come li chiama lui, "hanno imbastardito questa sana abitudine: per venalissimi calcoli economici, oggi si tende ad abbuffare il cliente stordendolo con carrellate di verdure le più varia, frittatine di ogni tipo, salumi, sicchè al momento del pasto vero e proprio non si ha più voglia di nulla". Per finire ai liquori al caffè con una appendice sulle erbe ed odori utilizzati in cucina. Tante le ricette con gli ingredienti per 6 persone, alcune desunte da "La cucina di casa nostra " del prof. Vincenzo Paniccia, Edizione della Pro Loco, ma l'unica che si poteva risparmiare è quella dello Spezzatino di San Domenico.
In copertina il quadro di Annibale Carracci "Il mangiatore di fagioli". www.lacucinaitaliana.it
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