13.2.13

FEDERAZIONE NAZIONALE PENSIONATI CISL FROSINONE, IL CONGRESSO A CASSINO

I Pensionati aderenti alla FNP- CISL della Provincia di Frosinone, dopo un mese di consultazioni di base all’interno delle Leghe territoriali, si apprestano a celebrare il loro Congresso. 

I 150 delegati, eletti dalle assemblee, si incontrano il prossimo 15 Febbraio a Cassino con il duplice compito di mettere a punto le linee politiche che guideranno l’azione della FNP e di individuare la Dirigenza delegata alla loro attuazione. 

Dalle assemblee svolte si rilevano una serie di considerazioni...
A premessa alcune contraddizioni a carico dei pensionati: non è un mistero che gli anziani sono i veri ammortizzatori sociali nei confronti dei giovani, condannati  nella migliore delle ipotesi al precariato, ma si continua a sostenere che gli anziani sono un peso. Anziani sempre più tartassati da tasse, balzelli, aumenti di tariffe amministrate, ma senza alcun incremento delle pensioni da tempo immemorabile. Anziani quali elettori, corteggiati da molti, ma che lucidamente per un futuro diverso non seguiranno le sirene di una sterile protesta ma punteranno alla ricerca del bene comune. Queste premesse indirizzano l’azione della FNP su due filoni, in accordo con Cisl e in un rapporto unitario non subalterno o di fiancheggiamento, ma frutto  di confronto tra pari.

1. Imperativo Categorico è di  ricostruire il valore ed il potere d’acquisto delle pensioni, impoverito dalla riduzione//sospensione della indicizzazione annuale, dal peso dell’aumentata pressione fiscale,dal carico delle imposte indirette, dall’aumento di prezzi e tariffe. Lo stesso patto di stabilità non contiene alcun segnale positivo al riguardo. Noi siamo gli ufficiali pagatori nella distribuzione dei sacrifici “salva Italia” .
 Non si può non rimarcare con forza che siamo creditori di una revisione del peso fiscale, per aumentare il valore delle pensioni medio-basse, e che i margini di tolleranza sociale sul tema fisco sono sempre più ridotti. E’ l’ora di riproporre un patto sociale che dia certezze, che riveda i termini fiscali, con attenzione al mondo del lavoro, che è il vero volano della nazione e delle specificità degli anziani. Sulla sanità, la casta, i baroni, i fornitori e alcuni preposti hanno fatto “il grande Giuoco” ricordate il film, soldi pronti, facili e praticamente senza rischi. Si deve ripristinare un controllo sociale sugli atti delle ASL.

2. La crisi ha fatto esplodere fenomeni diffusi di fragilità e marginalità sociale, che toccano anche cittadini fino a ieri autosufficienti sul piano economico e della integrazione sociale; la dinamica demografica cambia l’ordine della domanda di tutela e di protezione. L’aumento dell’età e del numero degli anziani pone la questione della non autosufficienza come questione cruciale delle politiche sociali e dell’azione dell’organizzazione. La crisi paradossalmente impone di aprire una fase di confronto sulla  riduzione del nostro sistema di welfare causata dal continuo taglio di risorse pubbliche a partire dal 2008 e insieme riformulare regole e priorità. Occorre qualificare la tipologia dei servizi alla popolazione, a partire dai settori sociali più deboli; occorre un nuovo modello di regole e responsabilità per integrare il ruolo centrale del pubblico e le tante forme del privato profit e non-profit; occorre ripristinare le condizioni perché enti ed istituzioni territoriali possano esercitare una programmazione ed una diffusione integrata della rete di servizi e prestazioni socio-assistenziali-sanitarie.

Per questi obiettivi si valorizza l’azione di quanti operano sul territorio (capi lega e agenti sociali) per mantenere radicamento e rappresentanza nei comuni; sviluppando in forma per quanto possibile unitaria le esperienze di contrattazione sociale con le amministrazioni comunali e gli enti territoriali; dando sostegno al ruolo ed al contributo della FNP nel sistema dei servizi CISL; mettendo in comune risorse umane, organizzative ed economiche.

I servizi che vengono forniti è una parziale risposta ai problemi di  una crisi perdurante dai drammatici risvolti economici e sociali di cui avvertiamo la pesantezza, aggravata da una  caduta di credibilità delle rappresentanze politiche ed istituzionali degradate eticamente e moralmente.

I Pensionati avvertono di essere una porzione TRASCURATA,  ma non trascurabile della società,per cui sono pienamente convinti di essere abilitati a reagire in positivo elaborando un ventaglio di  idee da interpretare con coerenza nella azione sociale e politica. Una azione la nostra tesa a riscrivere le regole della politica, a ricercare un nuovo patto socio-economico-normativo che parta dalla consapevolezza del valore del collettivo non a danno ma come elemento di forza del singolo e fattore di coesione sociale.

La CISL presenta nella sua organizzazione specificità e servizi, vanno rafforzati come strumento di crescita civile e come volano alla partecipazione e al proselitismo.

Massiccia presenza dell’elemento femminile, inteso non come parte percentualizzata, ma come parte omogenea di un tutto in cui idee, proposte,azioni concrete, partono e si sviluppano in una decantazione che non è di genere , in un crogiuolo in cui tutti si riconoscono come eguali. Nella FNP i ruoli e le funzioni hanno superato gli sterili steccati, siamo tutti testimoni attivi e fattivi della condizione dell’Anziano.
L’azione dei Pensionati non è di pietire interventi, ma assunzione di responsabilità nelle scelte di cambiamento.

* Sora 13 febbraio 2013. Addetto Stampa FNP CISL Rodolfo Damiani.

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