La dichiarazione dell'Amministratore Diocesano di
Sora, mons. Antonio Lecce, dopo le dimissioni del Papa. La notizia arrivata dopo mezzogiorno. L'Ansa ha fatto sapere delle dimissioni a sorpresa del Papa. Per problemi di salute (non ha più le forze per esercitare) ed età avanzata lascierà il pontificato il prossimo 28 febbraio. Lo ha comunicato lo stesso Benedetto XVI. Ma forse anche gli ultimi eventi negativi hanno determinato le dimissioni. Non era mai successo, bisogna risalire al medioevo per trovare un caso analogo. Le reazioni.
Il Comunicato Stampa, sulle dichiarazioni dell'Amministratore Diocesano, di Sora Aquino Pontecorvo, mons. Antonio Lecce dopo l'annuncio delle dimissioni di Benedetto XVI.
Il commento di mons. Antonio Lecce dopo l’annuncio delle dimissioni del Papa.
Il commento di mons. Antonio Lecce dopo l’annuncio delle dimissioni del Papa.
L’ Amministratore Diocesano: ”Sono stato la penultima persona
a parlarGli della nostra Diocesi”
“Come tutti, sono dolorosamente colpito dalla notizia delle
volontarie dimissioni dal pontificato di Papa Benedetto XVI. E pensare che
l’annuncio lo ha fatto personalmente tra le ore 11.30 – 11.40, esattamente
quarantotto ore dopo l’incontro con i Vescovi del Lazio di sabato 9 febbraio.
Sono stato la penultima persona a poter parlare al Papa dello stato della
nostra Diocesi e quindi anche la penultima persona ammessa al bacio dell’anello
per il saluto finale. Il Papa mi ha fatto dono di alcuni rosari, che adesso
terrò tanto cari. Non avevo notato in Lui niente di particolare che potesse far
pensare alla decisione che oggi ha preso, solo era evidente una certa
stanchezza, ma gli occhi erano vivi e penetranti. Ricordo il sorriso che gli è
venuto sulle labbra, ma anche sugli occhi, quando ho pronunciato il nome di
Aquino, evidentemente pensando a S. Tommaso. Come Diocesi siamo stati
fortunati, perché un mese fa Papa Benedetto aveva firmato il decreto di nomina
a nostro Vescovo di Mons. Gerardo Antonazzo, altrimenti tutto sarebbe ancora in
discussione. Esprimo a nome mio personale e della Chiesa locale il
ringraziamento al Santo Padre per il coraggio e la determinazione con cui ha
governato la navicella della Chiesa Cattolica, consapevole che l’ha lasciata in
un momento che non è tra i più entusiasmanti, ma nemmeno particolarmente rovinoso, altrimenti non sarebbe scappato,
come aveva scritto su “Luce del mondo”, il suo libro-intervista”.
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