16.4.13

LA POESIA DI ROBERTO MIRABELLA

di Gabriele Mattacola *

Nato a Vallecorsa il 4.6.1952, Roberto Mirabella risiede a Frosinone in vicolo Moccia ed è uno dei poeti più significativi della nostra Ciociaria.

Maestro elementare ed in seguito docente di psicologia, dal 2005 è impiegato al provveditorato a seguito di problemi di salute. Nel 1988 pubblica la prima raccolta poetica "Esercizi di poesia " cui fanno seguito, tra le altre, le raccolte "La poesia fa male " ( 1990 ); "Della leggerezza" ( 2004 ); "Alimentari e diversi" ( 2005 ) e "Carezze (distolti) del 2007. Quest'ultima è una raccolta autobiografïca in quanto si parla del primo incontro tra lui e l'attuale moglie Maria Grazia Spaziani, chiamata affettuosamente Mara, avvenuto il 9.6.1972. In ogni lirica vediamo il tema dell'amore in tutte le varie sfaccettature: da quello manifestato dalle caramelle Sperlari e Nestlè all'imrnagine dei fiori durante il mese di maggio in cui, mentre loro sono intenti ad accarezzarsi reciprocamente, sono circondati dalla tenera irnrnagine di un uccello che vola. La donna viene paragonata dal poeta ad un angelo vestito di bianco ed è vista come una creatura innocente cui manca l'affetto materno ( la madre di Mara, infatti, è morta quando lei era ancora una bambina ). Il 15.6.1981 Roberto e Maria Grazia si sono sposati e dalla loro unione sono nate Chiara ( 1985 ) e Federica ( 1988 ) . Alle due ragazze il padre ha trasmesso la passione per la poesia e loro ne hanno seguito le orme come lo si può vedere nella breve raccolta del 2007 " Vi ho voluto per farvi vedere il mare ... " nella cui poesia d'apertura Roberto si rivolge alle figlie dicendo loro che, se nel loro peregrinare un giorno dovessero trovarsi in difficoltà, devono sempre fare afidamento al cielo in cui sorge dall'alto la luna fino a quando, all’alba, non troveranno un nuovo giorno. Le poesie della primogenita Chiara evidenziano l'amore per le piccole cose in cui bisogna credere in ogni istante, nella scrittura si possono esprirnere i pensieri che hai dentro simili ad una luce. Federica, nelle sue poesie, mostra l'amore per le rose e gli uccelli ma parla anche della solitudine di un bambino deriso da tutti e che si affeziona alla sua compagna di giochi. All'amore nei confronti della famiglia, nella poesia di Roberto è presente un altro grande amore e cioè quello per il suo paese natale Vallecorsa sempre citato nelle raccolte: "Com'era verde la mia valle"; "Era la mia valle" e "Gli avi della mia valle ". Nelle prime due ci parla della sua valle descrivendone, sia i luoghi caratteristici, sia il verde che la circonda dominato dagli uliveti; le querce e i castagni. L'ultima raccolta è dedicata ai familiari più intimi: la madre Lucia; la nonna Filomena ( Mena ) Bellincampi ed in essa riporta la lirica in vemacolo vallecorsiano, presente nella seconda raccolta "La poesia fa male ", "Je me recordo ". In essa, ricordando abitanti di ieri, vorrebbe che ritornassero quei tempi cosi belli in cui ci si divertiva e vi era spensieratezza rispetto all'oggi.

* Veroli 12 aprile 2013. Gabriele Mattacola.

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