9.4.13

UNA STUPENDA MARIANGELA MELATO ATTRICE CON VITTORIO DE SICA E NINO MANFREDI

di Gabriele Mattacola *

L'attrice Mariangela Melato, venuta a mancare il 14 gennaio dell'anno appena iniziato, ha avuto il privilegio di lavorare con Vittorio De Sica e Nino Manfredi nel film diretto dal primo nel 1972 " Lo chiameremo Andrea" in cui il discorso fantastico è spinto sulla scala della favola ecologica e dello universo infantile. Per quanto riguarda De Sica sarà I'unico film da lui diretto, in cui la Melato è protagonista mentre con Manfredi aveva già ricoperto il ruolo della giovane donna salvata dal primo a seguito del morso di una serpe nel film diretto dall'attore ciociaro nel 1971 "Per grazia ricevuta”.

Sarà la protagonista femminile del film diretto nel 1976 dallo scrittore Alberto Bevilacqua con protagonista ancora una volta Manfredi " Attenti al buffone". In "Lo chiameremo Andrea”, dove in un ruolo secondario recita Maria Pia Casilio scoperta da De Sica in "Umberto D" e scomparsa ad aprile scorso, i due attori ricoprono il ruolo dei coniugi Paolo e Maria Antonazzi, maestri elementari il cui edificio scolastico dove insegnano, anche se è bello sia al di fuori che al di dentro, è ubicato vicino ad un industria di calcestruzzo. Loro hanno un grande problema che è quello di non poter avere figli e per poter diventare genitori si arrampicano sugli specchi effettuando visite in una clinica Svizzera e studiando la procreazione. Una veggente consiglierà loro I'immersione in una notte di luna piena e loro si ritroveranno, infatti, sulla distesa di un prato, illuminati dalla luna. Forse avverrà il loro desiderio di diventare genitori? L'immagine che emerge in questo film dei due protagonisti e diversa in quanto la Melato ha una mentalità extraparlamentare mentre Manfredi spiega la storia del bambino che non nasce. 

La critica cinematografica nei confronti di questo film, uno degli ultimi diretti da Vittorio De Sica, non ha espresso giudizi favorevoli dicendoci che lo scandalo del film è in primo luogo il massacro della sceneggiatura di Zavattini, una poetica favola ecologica nel quadro di un'ltalia che sembrava mutare. La favola surrealista, quindi, sfuma in normale gag comica che risente delle inaudite prevaricazioni del sistema. 

II finale è la vera chicca del film che ci mostra i due protagonisti (cui di entrambi rimarrà viva la memoria) ritrovarsi nel campo aperto che gli aveva predetto l'indovina dove si pongono la domanda se è giusto generare dei figli nel degradato mondo odierno; un mondo senza piu pesci, né uccelli e nel quale siamo costretti a respirare lo smog della quotidianità . I maestri elementari, dall'alto, sono guidati dall'immagine della luna e da un treno che corre rapidamente ricordandoci il film diretto dal regista ne11950 "Miracolo a Milano". Guardando questo film, che ho inserito nella mia collezione di VHS, sono rimasto colpito dalla tenera immagine dei due maestri elementari riguardo all'amore che hanno nei confronti dei loro allievi (1).  

Di Nino Manfredi mi ha colpito il suo modo di porsi nei confronti della moglie Mariangela Melato dinanzi al desiderio di avere un figlio, manifestato dal nostro attore ciociaro in una delle ultime sequenze in cui, dopo aver bevuto un'eccessiva dose di champagne, brillo canta la canzone colonna sonora del film " Almeno una volta al mese" mentre tiene tra le mani un pupazzo di pelouche manifestando metaforicamente il desiderio di diventare padre. Mariangela Melato recita qui in un ruolo comico che dieci anni dopo ripropone nel film diretto da Maurizio Nichetti che in esso è anche suo partner maschile "Domani si balla".

* Veroli 3 aprile 2013. (1) Gualtiero De Santi Vittorio De Sica II Castoro cinema 2003 Pag 169 11 72. Articolo di  Gabriele Mattacola. Foto dai siti: www.filmtv.it www.giornalettismo.com

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